11 ottobre 2004
C.so Garibaldi, intervento di Salvatore Zotti
da Realtà Sannita

 

 

  1. A quanto pare l’amministrazione attiva non ha colto alcuna delle vostre osservazioni, mentre i lavori al corso Garibaldi sono ormai iniziati……

Non mi meraviglio. Non è la prima volta che l’opposizione interviene per dare il suo contributo ma i nostri amministratori, di fronte a proposte serie e costruttive, si irritano, rispondono con arroganza e respingono, pregiudizialmente, qualsiasi confronto. Sanno bene che in un confronto democratico verrebbe evidenziata la bontà delle nostre proposte a fronte dei loro progetti scadenti e improvvisati;

  1. Mi può dire che cosa in particolare non piace ai DS  di questo progetto?

Ai DS, in primo luogo, non piace il metodo. Infatti, i cittadini non sono stati coinvolti in decisioni che riguardano il futuro della città e che cambieranno drasticamente abitudini e modalità d’uso degli spazi pubblici. Non piace, quindi, l’imposizione del nuovo piano traffico senza aver attivato alcuno strumento di partecipazione, neanche quelli previsti dalla legge come la discussione in Consiglio Comunale. Non piace che il traffico venga rivoluzionato senza realizzare preventivamente i parcheggi necessari. Non piace, soprattutto, la mancanza di un progetto complessivo di rivalutazione urbanistica e funzionale del Centro Storico, all’interno del quale poter individuare la tipologia d’uso, non solo del corso, ma anche dei vicoli e delle piazze. Non piace, infine, la rimozione della preziosa pietra lavica esistente, che ha anche un notevole valore storico e che il Piano Particolareggiato prescrive di conservare; non si sa neanche dove verrà depositata o riutilizzata.  

  1. Ma perché non vi siete mossi quando il progetto venne approvato per la prima volta ?

Perché il progetto non è stato mai reso noto; i consiglieri comunali non l’hanno mai visto; hanno  richiesto una copia ma ancora non l’hanno avuta; io ho chiesto di visionarlo e mi hanno risposto che non ne ho il diritto; non è stato mai portato all’attenzione del Consiglio Comunale; non è neanche munito del parere obbligatorio della Commissione Beni Ambientali. E’ vero, sui totem propagandistici installati lungo alcune strade  si nota una strisciolina colorata, ma solo un esperto in materia, con l’ausilio di una lente d’ingrandimento, può vagamente interpretarla: è forse questo lo strumento di partecipazione attivato dall’amministrazione Comunale? In realtà, il progetto è stato presentato per la prima volta il 26 luglio scorso, ormai a cose fatte e con il bando di gara alla scadenza, quando, per la prima volta, è stato illustrato anche il nuovo Piano Traffico: non perdemmo neanche un minuto e stesso in quella sede facemmo numerose osservazioni, però rimaste inascoltate;

  1. Come vi muoverete nel prossimo futuro, continuerete ad opporvi o vi fermerete ?

Abbiamo fatto il possibile per far ragionare gli amministratori ma è stato inutile, come sarebbe inutile qualsiasi altra iniziativa: non si può colloquiare con chi non sente o non vuol sentire. In ogni caso, ci sono alcune migliaia di persone, oltre il 70% di quelle che siamo riusciti a consultare, che non condividono il progetto: abbiamo perciò il dovere morale di restare vigili per evitare ulteriori irreversibili danni alla città e ai suoi abitanti;

  1.  I nuovi dispositivi di traffico hanno creato un po’ di problemi; non c’è stato quel caos che avevate preventivato, è così ?

E’ presto per poter esprime un giudizio, sia in positivo che in negativo. Infatti, da un lato si comprendono i disagi prodotti dalle novità, dall’altro lato però dobbiamo anche considerare che non ci saranno sempre tanti vigili urbani, polizia provinciale e polizia stradale a regolare il traffico e ad apportare continue modifiche alla circolazione in funzione degli ingorghi che, di volta in volta, si formano in diversi punti della città, anche lontano dal centro storico. E poi andiamo incontro alla stagione invernale, con condizioni climatiche non sempre favorevoli. In ogni caso, le numerose modifiche già apportate al piano traffico confermano l’attendibilità delle nostre osservazioni. Peraltro, molte delle indicazioni riportate sui depliants, distribuiti a decine di migliaia, non sono più valide e costituiscono oramai solo un serio pericolo per l’automobilista disciplinato che intendesse rispettarle;

  1. Secondo lei il progetto andrà avanti o verranno fuori problemi che ne impediranno l’esecuzione ?

Non ci sono certezze in merito ma, certamente, molti dubbi. Il progetto esecutivo, quello che prevede lo scavo alla profondità di un metro per circa 1300 mq, non è stato mai trasmesso alle Soprintendenze. In mancanza delle indagini archeologiche, che si sarebbero dovute eseguire prima dell’inizio dei lavori, si corre il rischio di rallentamenti e lunghe sospensione con enormi danni per tutti.

 

    

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