LA
CURIOSITÀ
Il
sindaco non risponde a un cittadino, condannato
dal TAR
SABATO LEO
Quando il sindaco non risponde ad un cittadino,
il comune rischia il commissariamento. E' quanto
accaduto al comune di Benevento cui il TAR ha
lanciato un vero e proprio ultimatum,
dichiarando l'obbligo di adottare un
provvedimento esplicito, qualsivoglia contenuto
esso abbia.
Con la sentenza, depositata il 5 ottobre, il
collegio giudicante ha assegnato a Palazzo Mosti
30 giorni di tempo per fornire la risposta
richiesta. Per il caso di inerzia, interverrà
quale commissario ad acta il prefetto di
Benevento, Mario D'Ambrosi. Il verdetto si
chiude con la condanna alle spese
dell'Amministrazione comunale.
Il
sindaco, Sandro D'Alessandro, pertanto, dovrà
disporre il pagamento delle spese di giudizio
che sono state quantificate in euro 500. A
firmare il ricorso, presentato il 6 agosto
scorso, è stata la signora Clementina Gallo la
quale aveva sollecitato l'adozione, da parte del
comune, di una disciplina urbanistica per l'area
di proprietà, sita nei pressi dell'uscita
”Stadio” della tangenziale sud, lungo l'asse
stradale di collegamento Benevento-Contrada
Casale Maccabei.
La
ricorrente aveva evidenziato che l'area aveva la
destinazione vincolata ”E2” (fascia di rispetto
stradale in ambito comunale) del Piano
regolatore e che il vincolo di inedificazione
assoluta era decaduto, come deliberato, nel
1996, dal commissario prefettizio. Aveva
lamentato, poi, il grave danno per il fatto che
sul fondo, attualmente sprovvisto di disciplina
urbanistica, ricompreso nel perimetro del centro
abitato ed ubicata in area completamente
urbanizzata ed esclusivamente destinata ad uso
residenziale, è preclusa qualsiasi edificazione.
Sebbene in più occasioni sollecitata e persino
diffidata, l'Amministrazione comunale non
riscontrava la richiesta della signora
Clementina Gallo. Da qui la clamorosa bocciatura
del TAR che ha dichiarato l'obbligo di
concludere il procedimento amministrativo con un
provvedimento positivo o negativo che sia.
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