20 novembre 2004
Dirigenza pubblica, limiti della normativa
Billy Nuzzolillo

 

 

Comune di Benevento

- Comunicato Stampa n. 1191 del 19 novembre 2004
 
 RAPPORTO DI LAVORO DELLA DIRIGENZA PUBBLICA, GLI ESPERTI A CONFRONTO SOTTOLINEANO I LIMITI DELL'ATTUALE NORMATIVA
 
 "Oggi è possibile ipotizzare una controriforma del rapporto di lavoro della dirigenza pubblica nel senso di ripubblicizzare il rapporto precedentemente privatizzato. Ciò consentirebbe di dare maggiori garanzie alla collettività in relazione al rispetto dei canoni di buona amministrazione,efficienza ed efficacia dell'azione pubblica". Ad affermarlo è stato stamani il professore Luca Tamassia, Docente presso l'Università di Urbino e Consulente di varie Amministrazioni Pubbliche, intervenendo al convegno "La Dirigenza Pubblica: una riforma incompleta", organizzato dall'Assessorato alle Risorse Umane del Comune di Benevento presso la Sala "Gianni Vergineo" del Museo del Sannio di Benevento.
 Dopo l'introduzione del Sindaco di Benevento, Sandro D'Alessandro, che ha ripercorso l'iter giuridico della riforma, è intervenuto il Direttore Generale Comune di Benevento, Nicola Boccalone, secondo il quale "la Pubblica Amministrazione necessita di una saldatura tra la parte politica e quella amministrativa. Una saldatura - ha chiarito Boccalone - che deve trovare le sue radici sin dl primo atto che la parte politica pone in campo, il programma di mandato. Atto che deve contenere le linee direttive della parte politica, che poi la parte amministrativa è chiamata ad attuare. In questo modo verrebbero ridotti ad atti di mera gestione anche i bilanci di previsione e si esalterebbe lo spirito di speditezza dell'azione amministrativa, rafforzando in questo modo la cultura del risultato".
 Per il Dirigente della Regione Campania, Giovanni Zarro, "sarebbe molto utile riarticolare le previsioni legislative in materia di dirigenza pubblica, separando la dirigenza di carriera da quella cosiddetta "politica", in modo da assicurare alla dirigenza di carriera le condizioni per una valutazione attenta ed equa delle prestazioni. Andrebbero, inoltre, previsti una valutazione  di seconda istanza ed un processo di formazione adeguato al ruolo ed alla funzione svolta".
 Il Direttore Generale del Personale della Corte dei Conti, Italo Guarente, dal canto suo ha, invece, sostenuto che con la "pubblicizzazione del rapporto i dirigenti vedrebbero garantita la loro imparzialità, anche al di là dei limiti segnati dalla giurisprudenza della Corte Costituzionale. In questo modo verrebbe eliminato alla radice il problema della "precarizzazione" con la piena garanzia della continuità del rapporto di lavoro. Proprio in considerazione della maggiore stabilità - ha proseguito Guarente - potrebbe essere decisamente affermata la distinzione concettualmente pacifica tra la posizione dei ruoli, con qualifica dirigenziale di prima e seconda fascia, e l'effettivo esercizio delle funzioni dirigenziali".
 Per Rosario Scalia, Consigliere Giuridico del Sottosegretario alla Funzione Pubblica, Learco Saporito, "bisogna invece ripartire dai valori della Costituzione, ed in particolare dal principio di legalità e buon andamento dell'azione amministrativa, previsto dall'articolo 97. Buon andamento - ha concluso Scalia -, che oggi viene definito con il termine "total quality", dal quale bisogna quindi partire per riscoprire valori che già esistono".
 Il convegno è stato concluso dall'Assessore alle Risorse Umane del Comune di Benevento, Gennaro Santamaria, secondo il quale "bisogna verificare, a dieci anni dall'avvio, sei il processo di riforma della Pubblica Amministrazione, che poggia molto sul nuovo ruolo affidato alla dirigenza pubblica, non sia stato completamente realizzato a causa delle carenze strutturali della normativa o per scarsa capacità di ricezione da parte degli organi tecnici e politici".

 

Nelle foto, da sx a dx: D'Alessandro, Santamaria e Tamassia


 


 


 
 - Comunicato Stampa n. 1192 del 19 novembre 2004
 
 IL SINDACO D'ALESSANDRO: "LA RICERCA DEL RUR-CENSIS CONFERMA IL BUON GOVERNO DELLA CITTÀ DELL'ULTIMO DECENNIO"
 
 "I risultati che emergono dalla classifica dei 103 capoluoghi italiani realizzata dal Rur-Censis in occasione della "Seconda Convenzione delle città italiane" sono indubbiamente importanti per la città di Benevento e confermano il trend di crescita che si è innescato nell'ultimo decennio, grazie alle amministrazioni di centro-destra guidate da Pasquale Viespoli e dal sottoscritto".
 A dichiararlo è stato stamani il Sindaco di Benevento, Sandro D'Alessandro, che ha aggiunto: "Il rating del Rur-Censis ci pone infatti tra le realtà dinamiche, ma prive di una solidità di fondo. Le cosiddette "città rondini" , individuate come "i poli della rincorsa", che hanno lo stesso dinamismo delle città del "benessere maturo", ma mancano ancora di solidità. Una posizione intermedia, insomma, tra le realtà in pieno sviluppo e le realtà in difficoltà. Un passo in avanti notevole, quindi, rispetto alla precedente ricerca realizzata  dal Rur-Censis nel 1994, che, è bene ricordarlo, ci aveva collocato nell'ultimo gruppo, e cioè tra le cosiddette "città lontane dallo sviluppo" E, soprattutto, uno stimolo in più a rafforzare l'azione amministrativa a favore dello sviluppo, che abbiamo portato avanti con tenacia in questi anni".
 
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 ADDETTO STAMPA: Dr. William Nuzzolillo (
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