Ruviano (Caserta)
“PIANETA COSTUME”
Riuniti in
associazione nel paesino casertano oggi(giovedì
11 novembre) scendono in piazza come ogni anno,
per mostrare il prodotto tipico del posto: le
corna.
Festa per i 25
anni di organizzazione ininterrotta
Invito speciale per Simona Ventura
NOZZE D’ARGENTO PER RUVIANO, IL
PAESE DEI CORNUTI
Orgogliosi di esserlo, sindaco in testa (con le
corna municipali e tricolore), sfileranno in
processione cantando l’inno.
Ruviano, il paese dei cornuti. Una leggenda,
divenuta “realtà”, alla fine degli anni
settanta, quando alcuni giovani pieni di
entusiasmo ed ardenti d’amore per la terra
natia, vollero dare seguito alla leggenda,
tramandata da secoli di generazione, in
generazione. Per diventare cornuti doc!
Una presa di coscienza sulla necessità di
difendere il “marchio”- in via d’estinzione. Per
non dimenticare il curioso e bizzarro rito,
verosimilmente già presente in era pagana, nel
minuscolo paesino della provincia di Caserta:
interrotto negli anni anche per lunghi periodi,
e di tanto in tanto ripreso . Quest’anno nozze
d’argento per organizzatori e adepti.
Venticinque anni di corna esibite con
disinvoltura.
Tutto iniziò come uno scherzo. Il cupo mese di
novembre. Si riunirono, si dettero da fare,
spesero la loro baldanza giovanile, ma anche i
pochi spiccioli che avevano da parte,
affrontarono diffidenze ed incredulità,
freddezze ed assenteismi, decisi a celebrare la
Festa dei Cornuti – collocata l’undici novembre,
in onore di S.Martino, noto protettore dei
portatori d’aculei.
Andò tutto per il meglio. Sfilando
coraggiosamente in processione per le strade del
paese, con mastodontiche corna sulla testa, in
una sorta di “autoflagellazione collettiva”.
Furono premiati da applausi e da lodi esterne-
ma anche dalla soddisfazione interna che la
coscienza del bene regala agli uomini di buona
volontà.
RIUNITI IN ASSOCIAZIONE
E
fu sull’eco del successo della festa, che l’anno
dopo i cornuti organizzati, diventati per
l’occasione una ventina, tornarono all’assalto.
Decisi a dare soluzione di continuità alla
tradizionale festa. La fine dell’estate di
quell’anno fu il preludio alla nascita di
un’associazione. L’ACR: Associazione Cornuti
Ruvianesi.
“Nata con lo scopo di far valere i propri
diritti, per alleviare le sofferenze delle
persone colpite dalla sindrome dei bernoccoli,
per aiutarle in modo corretto sul piano
neuro-riabilitativo, tramite un sereno confronto
con le altre vittime”- sottolinea divertito uno
dei soci fondatori. Associazione cresciuta negli
anni, per l’arrivo di nuovi adepti, ogni anno in
fila per ricevere il “battesimo” e la
conseguente patente di becco.
CORNUTI D’ITALIA A RACCOLTA
Cornuto è bello. I duemila abitanti del paesino
casertano sono orgogliosi di esserlo- e l’undici
novembre di ogni anno si ritrovano, provenienti
dall’intera penisola (qualcuno anche
dall’America) - per festeggiare il loro patrono,
sfilando in processione, con gioia e “speranza”-
con tanto di stendardo, santo, monaco,
chierichetto e presidente – tutti in costume
tipico, accompagnati dalla banda per cantare il
caratteristico inno dei cornuti: processione che
si conclude con l’incendio del fantoccio di
pezza, naturalmente munito di grossi aculei.
Uniti dalle armi portate sulla testa,
“mimetizzati” per gioco- con buona dose
d’ironia. “Terapia” per allontanare lo spettro
di “pesi” veri sulla fronte- per dribblare ed
esorcizzare l’incombente pericolo: l’anamnesi di
qualche “antropologo”del luogo.
In
passerella becchi di tutti i tipi- con corna
lunghissime, personalizzate, tecnologiche.
LA
PROCESSIONE
Goliardia, ironia, folklore- per valorizzare il
“prodotto tipico ruvianese”. Le corna.
Sicuramente anche quest’anno, “indossate”, dal
simpaticissimo sindaco, Giovanni Cusano,
ingegnere-imprenditore: un ottimo
professionista, sindaco benvoluto, incurante
delle critiche dei moralisti di professione,
scandalizzati dal mix corna-fascia tricolore.
Processione, inno, battesimo nuovi adepti,
discorso di Paolo Nicolella, Presidente
dell’Associazione, che elencherà le dieci buone
regole del cornuto doc.
Per finire, tutti cornuti e contenti al
ristorante, per una cena esclusiva.
L’ingresso riservato solo a persone con carico
pendente sulla testa, previa esibizione
certificato- cornuto-doc, “attestato
precedentemente dalle divertite consorti”.
Rimaste a casa a “produrre” il prodotto tipico
locale!
Ruviano, patria dei cornuti. A quando la festa
nazionale?
Festa terapizzante per milioni d’italiani spesso
alle prese con il fastidiosissimo peso sulla
testa: un buon metodo per alleviare il doloroso
carico pendente!
Voci incontrollate parlano di un invito speciale
spedito a Simona Ventura, la nota presentatrice
televisiva, in rotta di collisione con Stefano
Bettarini, proprio per question di corna.
Giuseppe Sangiovanni |