L’intervista
registrata la settimana scorsa nel bosco della
frazione Vaccheria, in onda questa mattina
L’ODISSEA DI RIVETTI OGGI SU CANALE 5
Nel programma “Tutte le Mattine”, condotto da
Maurizio Costanzo
Delle condizioni allucinanti di Alfredo Rivetti,
l’uomo che vive peggio di un randagio nel bosco
della frazione Vaccheria, si occupa questa
mattina, (9:35) Maurizio Costanzo.
Una storia che ha colpito la redazione di “Tutte
le Mattine”- segmento mattutino del Costanzo
Show.
Una storia difficile, al limite della
credibilità, quella di Rivetti- un uomo senza
diritti, per mesi domiciliato in un’orrida suite
stradale, in una macchina parcheggiata sul
ciglio della strada, tra la Vaccheria e San
Leucio.
Di
lui tutti sapevano, Comune, Asl e Assistenti
Sociali. Il protocollo era stato attivato. Ma
nulla era cambiato. Una vergogna inaudita,
lasciarlo vivere in quelle condizioni, con
quattro randagi a due passi dal Real Belvedere,
del miliardario Leuciana Festival.
In
verità, dopo la denuncia sui giornali locali
qualcosa era successo: qualcuno “si era
occupato” di Rivetti, caricato in macchina e
parcheggiato in ospedale, complice un TSO
(Trattamento Sanitario Obbligatorio).
Ma
più amare sorprese, attendevano Rivetti
all’uscita dal San Sebastiano: “La sua casa”, la
Tipo bianca, contenente tutti i suoi effetti
personali, indumenti, qualche pentola, documenti
e persino la parte superiore della sua dentiera.
Tutto sparito.
Vergogna cancellata rapidamente- senza
restituire alcun effetto a Rivetti, nessuna
notifica-costretto ora a dimorare peggio di una
bestia, nel bosco della Vaccheria.
Vicenda triste, che ha messo in evidenza il
fallimento delle politiche sociali, fatte di
screening, ricerca e censimento di soggetti che
vivono ai margini della società casertana.
Caserta non è una metropoli, meno che meno una
piccola comunità, come la Vaccheria- dove tutti
si conoscono, tutti sanno, ma neanche hanno
mosso un dito: per scelta, per pregiudizio, nei
confronti di un uomo che va accettato,
nonostante vizietti e difetti tipici di una
persona malata, sfiduciata, senza affetti e
punti di riferimento, depressa, abbandonata da
tutti al suo destino- che qualcuno ha tentato di
“spedire” in comunità del Nord Italia.
Persone che hanno creduto di aver fatto il
proprio dovere, di avere la coscienza a posto:
mentre Rivetti albergava nel bosco- con i cani,
risultati determinanti per essere localizzato
dalla troupe di Canale 5 (nella foto con lui
durante l’intervista)- che ha realizzato un
servizio che farà rabbrividire i telespettatori.
La
legge va applicata con buonsenso, quando ci si
trova di fronte una situazione drammatica e
straordinaria come quella di Alfredo- nemmeno
“abbeverato e ristorato”, con un bicchiere di
acqua, un semplice cappuccino o un piatto di
minestra- nell’attesa della flemma burocratica
di Ferraro e company.
Una situazione allucinante, a partire dal
profilo igienico-sanitario.
L’Asl,
gli assistenti sociali, la chiesa locale, le
organizzazioni di volontariato, la Caritas:
tutti desaparecidos, come il sindaco,
l’assessore competente e l’ufficio stampa,
contattati inutilmente dall’inviato di Canale 5.
Con quale coraggio si è preteso finora il voto
da quest’uomo? Il prete durante la benedizione
pasquale, si è accorto di lui, della sua casa
sotto le stelle?
Storia che ricorda il caso Palumbo, l’anziano di
Caiazzo che viveva in un tugurio con i topi.
A
denunciare prima sulla stampa locale, poi in tv,
anche in quella occasione come ora, Giuseppe
Sangiovanni, giornalista freelance di Caiazzo, a
caccia di storie di disagio, vivibilità e
burocrazia.
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