Movimento Difesa del Cittadino Onlus
Associazione Nazionale di Consumatori e
Utenti – L. 281/98
(D.M. Att. Prod. del 06.11.2003)
COMUNICATO STAMPA
Prezzi&Tariffe.
Lombardia: Borsa della spesa, blocco dei
prezzi di prodotti di largo consumo
prorogata al 30 novembre.
Come previsto nell'Intesa per il
contenimento dei prezzi di beni e
servizi dopo nove mesi dall'avvio della
iniziativa "Borsa della Spesa", la
Regione Lombardia e le Associazioni
degli imprenditori commerciali hanno
deciso di proseguire sino alla fine del
prossimo novembre, il blocco del prezzo
di un paniere di prodotti di largo
consumo.
I consumatori lombardi potranno così
continuare a trovare gli oltre 50000
prodotti a prezzo bloccato dal mese di
novembre dello scorso anno 2003, nei
2500 esercizi commerciali lombardi che
hanno aderito all'iniziativa.
L'Assessore al Commercio Fiere e Mercati
della Regione ha sottolineato
l'importanza di questa iniziativa, che
ha coinvolto tutti i soggetti
interessati nella responsabilità del
contenimento dell'inflazione, con una
concreta azione rivolta a tutti i
cittadini, indicando un obiettivo e una
linea d'azione, che poi è stata ripresa
- anche in forme autonome - da diversi
operatori commerciali.
La Regione, in collaborazione con le
Associazioni del settore, è inoltre
impegnata ad ammodernare la normativa
del commercio, raccogliendo le esigenze
e le proposte degli operatori. In
particolare è stata raccolta la priorità
di intervenire sulla legislazione
concernente la disciplina delle vendite
straordinarie e promozionali nonchè
degli orari di apertura degli esercizi,
così da aggiornarli - in termini di
flessibilità - alle moderne necessità
dei cittadini lombardi.
Lazio: monitorati i prezzi dei prodotti
ortofrutticoli.
«Nel Lazio i prezzi della grande
distribuzione sono bloccati già da un
anno, ed in questo la nostra regione ha
anticipato le strategie annunciate dal
Governo per arginare la spirale
inflattiva».
Lo afferma l’Assessore alle attività
produttive Francesco Saponaro,
comunicando che, secondo le stime
dell’Osservatorio del commercio,
nonostante l’aumento dei prezzi per la
benzina e per il “prodotto turistico”,
la spesa delle famiglie laziali mostra
segnali positivi.
L’Osservatorio, struttura gestita da
Sviluppo Lazio, ha rilevato come
all’interno delle catene di ipermercati,
supermercati e discount operanti nel
Lazio, i prezzi dei prodotti alimentari,
dal grocery alle carni, dai derivati del
latte alla gastronomia, nel mese di
giugno hanno evidenziato una lenta
discesa rispetto ad un anno fa, di circa
il 2%.
Il calo dei consumi registrato nei primi
mesi dell’anno ha indotto naturalmente,
senza alcuna imposizione, al lancio di
offerte promozionali per contenere i
prezzi ed incoraggiare le vendite.
«A conferma del buon andamento delle
vendite nella grande distribuzione
organizzata, prosegue Saponaro, c’è una
analisi di Unioncamere, che nel terzo
bimestre 2004 assegna al fatturato delle
imprese laziali il terzo posto in
Italia, alle spalle solo di Campania e
Sardegna; un aumento che viaggia con una
proporzione maggiore rispetto
all’apertura di nuovi punti vendita».
«Per monitorare l’andamento
dell’inflazione, annuncia inoltre
Saponaro, a partire dal mese di
settembre l’Osservatorio del commercio
avvierà una analisi sui prezzi al
dettaglio dei prodotti ortofrutticoli
nei mercati giornalieri di Roma ed in
quelli settimanali operanti nel resto
del Lazio.
I mercati romani individuati per la
rilevazione sono: Esquilino, piazza
Gimma, via Catania, Trionfale, Ponte
Milvio, Alberone, via Orvieto, piazza
Epiro, val Melaina, Colli Aniene, Villa
Gordiani, Garbatella, Montagnola,
Laurentino, Magliana, via Bonfante,
largo Capitolino, piazza S. Giovanni di
Dio e, ad Ostia, Orazio dello Sbirro e
Appagliatore.
Saranno interessati circa venti mercati
della Capitale ed i mercati di
Civitavecchia, Fiumicino, Ciampino,
Frosinone, Cassino, Latina, Aprilia,
Fara Sabina, Poggio Mirteto, Viterbo e
Civita Castellana.
«Lo scopo della rilevazione, conclude
l’Assessore, è anche quello di offrire
strumenti attendibili per la
comprensione delle tensioni sui prezzi e
per individuare le eventuali
responsabilità di rincari lungo la
catena distributiva nei vari comparti,
dalla produzione ai grossisti e fino ai
dettaglianti».
(L’Ufficio stampa del MDC)