Movimento Difesa del Cittadino Onlus
Associazione Nazionale di Consumatori e
Utenti – L. 281/98
(D.M. Att. Prod. del 06.11.2003)
Sicurezza alimentare. Operazione "Estate
Sicura" dei NAS: controllato il mercato
del pesce. Sequestri di quintali di
prodotti e chiusura di strutture. I
consigli al consumatore per pesce e
frutti di mare.
Sono 163 le persone denunciate dai
carabinieri del Nas in 483 controlli in
pescherie, mercati all'ingrosso e
acquaculture. Accertate 173 infrazioni
penali e amministrative. Nell'ambito
della piu' grande operazione estate
sicura i Nas, su indicazione del
ministro della Salute Girolamo Sirchia,
hanno sequestrato 6000 chili di prodotti
ittici e alcune strutture e attrezzature
per 757 mila euro. Fra gli illeciti piu'
frequenti la vendita di molluschi senza
il bollo sanitario.
IL PESCE
Il pesce occupa un posto importante tra
gli alimenti leggeri e salutari. I
nutrizionisti ne consigliano un consumo
costante almeno 2-3 volte la settimana e
le campagne di educazione alimentare ne
hanno messo in luce le proprietà
protettive per la salute. Infatti gli
acidi grassi insaturi contenuti in
questo alimento sembrano possedere
proprietà anticoagulanti,
anti-ipertensive e anti-infiammatorie
con influenze positive sul mantenimento
del livello ematico ottimale di
“colesterolo buono” nel sangue.
Per beneficiare dei preziosi vantaggi di
questo alimento è necessario saper
riconoscere il pesce fresco.
Leggiamo il cartellino del pesce
Acquistando il pesce è necessario porre
particolare attenzione alle indicazioni
presenti sulle etichette per i prodotti
preconfezionati e sui cartellini di
vendita per quelli sfusi.
Le informazioni obbligatorie debbono
fornire al consumatore, in ottemperanza
alle recenti normative nazionali e
comunitarie, tutte quelle indicazioni
necessarie per l’identificazione del
prodotto acquistato.
La vendita deve avvenire al netto
dell’eventuale tara.
Nel caso di pesce allo stato sfuso
fresco o congelato il cartellino
deve contenere le seguenti indicazioni:
- la denominazione commerciale della
specie, il metodo di produzione (pescato
o allevato), la zona di cattura per il
pescato e il Paese di provenienza per
l'allevato;
- il prezzo di vendita per unità di
misura (Kg) riferito al peso netto;
- nel caso di pesce congelato, coperto
da glassatura, la percentuale della
glassatura considerata tara.
Nel caso di prodotti ittici surgelati,
venduti esclusivamente in confezioni,
l'etichetta deve riportare le seguenti
indicazioni:
- la denominazione di vendita o la
denominazione commerciale della specie
completata dal termine “surgelato”;
nonchè il metodo di produzione (pescato
o allevato), la zona di cattura per il
pescato ed il Paese di provenienza per
l'allevato;
- l’elenco degli ingredienti e cioè
delle specie in caso di miscuglio (per
es. preparato per risotto alla
pescatora);
- la quantità netta o, nel caso di
prodotti preconfezionati in quantità
unitarie costanti, la quantità nominale;
- il termine minimo di conservazione
(TMC) completato dall’indicazione del
periodo in cui il prodotto può essere
conservato presso il consumatore. Il TMC
si indica “da consumarsi preferibilmente
entro”;
- il nome o la ragione sociale o il
marchio depositato e la sede del
fabbricante o del confezionatore o di un
venditore stabilito nella Comunità
economica europea;
- la sede dello stabilimento di
produzione o di confezionamento;
- una dicitura che consenta di
identificare il lotto di appartenenza
del prodotto;
- le modalità di conservazione del
prodotto dopo l’acquisto, completata
dall’indicazione della temperatura di
conservazione e della attrezzatura
richiesta;
- l’ avvertenza che il prodotto una
volta scongelato non deve essere
ricongelato e le istruzioni per l’uso;
- la quantità di taluni ingredienti e
categorie di ingredienti, quando
l’ingrediente figura nella denominazione
di vendita o sia messo in rilievo con
parole o immagini nell’etichettatura
(es. zuppa di pesce all’aragosta: in
questo caso è obbligatorio indicare la
percentuale di aragosta presente);
- l prezzo di vendita della confezione.
Molluschi bivalvi e mitili
Un capitolo a parte meritano i mitili
destinati al consumatore diretto.
Essi devono provenire da un centro di
depurazione o da un centro di spedizione
e devono essere accompagnati, in
qualsiasi fase del trasporto o della
distribuzione, compresa la vendita al
dettaglio, da un bollo sanitario
contenente:
-il Paese speditore;
- la specie dei molluschi bivalvi con la
denominazione scientifica e in lingua
italiana;
- l’identificazione del centro di
depurazione o di spedizione a mezzo del
numero di riconoscimento rilasciato
dalla competente autorità sanitaria;
- la data di confezionamento riportante
almeno il giorno e il mese;
- la data di scadenza o, in alternativa,
la menzione “i molluschi bivalvi devono
essere vivi al momento dell’ acquisto”.
Il bollo sanitario può essere
stampigliato sul materiale di
confezionamento, apposto su un’etichetta
separata e fissata a detto materiale o
posta all’interno della confezione. Può
essere del tipo a fissazione mediante
torsione o gancio; non deve essere
trasferibile; i caratteri devono essere
leggibili, indelebili e facilmente
decifrabili; deve essere utilizzato una
sola volta.
Le principali frodi:
- vendita di prodotti scongelati per
freschi (classico);
- vendita di prodotti di allevamento per
prodotti di cattura in mare;
- vendita di specie diverse da quelle
dichiarate (esempi: totani per calamari,
melù per merluzzi, zanchette per
sogliole, ecc.);
- vendita di prodotti congelati coperti
da glassatura senza l’indicazione del
peso netto o della percentuale di
glassatura;
- vendita di prodotti trattati con
additivi per mascherare un preesistente
stato di alterazione.
Consigli per il consumatore
° Verificate le caratteristiche che il
pesce fresco deve presentare:
compattezza delle carni, scaglie
lucenti, branchie rosse e occhi vivi.
Quello scongelato ha le carni mollicce,
gli occhi cotti e le scaglie non
brillanti.
° Controllate che nell’etichetta dei
prodotti ittici congelati sia indicata
la quantità di glassatura per evitare di
acquistare un prodotto di peso netto
inferiore a quello dichiarato. Ricordate
che dal 1° gennaio 2002 la vendita al
dettaglio deve essere differenziata tra
i prodotti pescati in mare e quelli di
acquacoltura.
° Curate la conservazione domestica del
prodotto. Una volta acquistato il pesce
fresco va conservato rigorosamente nella
zona più fredda del frigorifero, dopo
averlo eviscerato, e consumato entro le
24 ore.
Per maggiori informazioni, consultate
anche il dossier “Truffe a Tavola 2004”
presente sul sito web del Movimento
Difesa del Cittadino (www.mdc.it
), cliccando sul banner del progetto
“Salute& Gusto”.
(L’Ufficio stampa del MDC)