Saldi: due settimane dopo l’inizio della
”campagna d’inverno” 2005, dai beneventani
arriva una prima bocciatura rispetto alla
politica dei prezzi praticata dai negozianti.
Questo è quanto emerge dal sondaggio
commissionato dal Codacons di Benevento alla
società specializzata Multiservice srl. Gli
operatori hanno sottoposto a 500 beneventani -
uomini e donne, di età compresa tra i 18 e i 60
anni, residenti in vari quartieri della città ed
appartenenti a diverse categorie professionali -
cinque quesiti preparati d’intesa con
l’associazione dei consumatori.
Obiettivo, capire innanzitutto se i consumatori
hanno riscontrato un miglioramento nella qualità
dell’offerta commerciale rispetto allo scorso
anno; se è risultata chiara l’offerta proposta
dalle attività commerciali; se i beneventani
hanno finora effettuato più o meno acquisti
rispetto allo scorso anno; se quest’anno i saldi
vengono considerati più o meno convenienti; e,
infine, qual è il giudizio rispetto all’anticipo
del periodo dei saldi.
Ebbene, mentre la maggioranza degli intervistati
ha dichiarato di aver gradito l’avvio anticipato
della stagione degli sconti, rispondendo invece
al primo quesito, quello sul miglioramento
dell’offerta, in 70 su 100 si sono detti
convinti che sui beni in vendita non vi sia
realmente lo sconto che si pubblicizza; e che al
momento gli sconti più forti siano stati
applicati solo sulla merce di rimanenza e di
scarsa qualità.
In
circa l’80 per cento delle risposte si ribadisce
l’opinione che le offerte apparentemente più
convenienti riguardino merce delle passate
stagioni.
«Non si capisce da dove i consumatori traggano
la loro impressione che i prodotti molto
scontati siano essenzialmente rimanenze: mai
come quest’anno - per la crisi, per le
temperature miti, per lo stesso anticipo dei
saldi - i negozianti hanno bisogno di smaltire
grandi quantitativi di merce della stagione
corrente», replica Giovanna De Vita, leader
della Confesercenti sannita.
m.s.p.
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