PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA
Circolo "Vera Lombardi" - Telese Terme
Cartelloni pubblicitari privati. Richiesta di
regolamentazione.
Negli ultimi anni abbiamo assistito alla
proliferazione di enormi cartelloni pubblicitari
sugli edifici privati in tutte le zone del
centro abitato. Ultimamente il fenomeno ha
assunto dimensioni grottesche ed è uscito fuori
controllo. In taluni casi, questi cartelloni
stazionano nelle zone più caratteristiche del
paese, che dovrebbe essere a vocazione
turistico-termale.
Naturalmente, i soggetti privati, mossi dalle
prospettive di lauti e facili guadagni, non
hanno alcun interesse a salvaguardare il decoro
pubblico e la gradevolezza della visuale, per
cui non hanno remore nell'impiantare dei
tabelloni semplicemente mostruosi per dimensioni
e fattura. Per tali motivi, chiedo alla S.V. di
attivarsi per predisporre un regolamento
comunale che disciplini la materia.
Giova ricordare, in quest'occasione, che
addirittura nella relazione tecnica dei progetto
esecutivo PIT - Filiera Termale denominato
"Riqualificazione ambientale e tipologica del
percorso storico stazione-terme", i progettisti
affermano quanto segue: «Particolare attenzione
va posta alle attività commerciali che si
affacciano sul viale, proponendo, per le stesse,
insegne pubblicitarie all'interno dei vani,
conformi al contesto edilizio e soggette a
parere da parte dell'organo di controllo
comunale».
Questo dimostra la fondatezza della richiesta
che viene avanzata alla S.V. con questa missiva,
poiché gli stessi tecnici - fiduciari
dell'Amministrazione Comunale - evidenziano la
necessità di armonizzare addirittura le insegne
già esistenti con il contesto urbano.
Ovviamente, se il discorso vale per il Viale
Minieri, vale, mutatis mutandis, per l'intero
territorio comunale. Le chiedo inoltre se per
questa pubblicità i soggetti privati pagano una
tariffa adeguata e quale sia l'importo della
stessa. In caso negativo, Le chiedo di
provvedere ai più presto alla definizione di
un tariffarlo che garantisca al Comune gli
introiti dovuti, così come accade in ogni
Comune civile. Non è superfluo sottolineare che
le casse comunali hanno un estremo bisogno di
essere rimpinguate...
Giova ricordare, infine, che da qualche anno
sono stati sistemati nel centro urbano pannelli
"informativi" sui quali compare ed è presente il
logo del Comune di Telese Terme,
questo sistema (denominato S.I.T.) dovrebbe, in
realtà, servire per informare i cittadini di
tutta una serie di servizi dì pubblica utilità,
ma sin dai primi giorni di funzionamento di
questi tabelloni luminosi sono comparsi messaggi
e spot pubblicitari in numero sempre maggiore,
tali da non garantire, in modo chiaro, i
presupposti di utilizzo dì questo sistema
informativo.
Le
chiedo, quindi, qual’è la società che gode
dei proventi derivanti dalla "vendita" della
pubblicità e quali accordi e/o concessioni
sono stati stipulati con eventuali gestori di
questi impianti.
In
attesa di sollecito riscontro, La saluto
cordialmente
Telese Terme,- 31 maggio 2005
Il
segretario dei Circolo
Alfonso Grillo
Dei tabelloni luminosi si era occupato
ViviTelese con questo servizio:
Da
Il Mattino del 2 giugno 2005
«Stop ai cartelloni selvaggi»
Telese Terme. È necessario regolamentare la
cartellonista pubblicitaria privata. È quanto
afferma il circolo ”Vera Lombardi” di
Rifondazione Comunista in una nota inviata
all’amministrazione comunale.
«Negli ultimi anni abbiamo assistito alla
proliferazione di enormi cartelloni pubblicitari
sugli edifici privati, in tutte le zone del
centro abitato - si afferma in un documento - e
ultimamente il fenomeno ha assunto dimensioni
grottesche ed è uscito fuori controllo. In
taluni casi, questi cartelloni stazionano nelle
zone più caratteristiche del paese, che dovrebbe
essere a vocazione turistico-termale.
Naturalmente, i soggetti privati, mossi dalle
prospettive di lauti e facili guadagni, non
hanno alcun interesse a salvaguardare il decoro
pubblico e la gradevolezza della visuale, per
cui non hanno remore nell0impiantare dei
tabelloni semplicemente mostruosi per dimensioni
e fattura».
Nel documento firmato dal segretario Alfonso
Grillo, si auspica che «l’amministrazione si
attivi per predisporre un regolamento comunale
che disciplini la materia. Giova ricordare, in
quest’occasione, che addirittura nella relazione
tecnica del progetto esecutivo Pit-filiera
termale denominato "Riqualificazione ambientale
e tipologica del percorso storico
stazione-terme", i progettisti affermano che una
particolare attenzione va posta alle attività
commerciali che si affacciano sul viale,
proponendo, per le stesse, insegne pubblicitarie
all’interno dei vani, conformi al contesto
edilizio e soggette a parere da parte
dell'organo di controllo comunale».
Proprio alla luce di tali considerazione,
Rifondazione Comunista, dopo aver evidenziato,
quindi, la necessità di armonizzare addirittura
le insegne già esistenti con il contesto urbano,
chiede «se per questa pubblicità i soggetti
privati pagano una tariffa adeguata e quale sia
l’importo della stessa. In caso negativo si
chiede che venga predisposto un tariffario che
garantisca al Comune gli introiti dovuti».
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