3 giugno 2005
Pubblicità privata, dubbi e richiesta di regole
Alfonso Grillo

 

 

PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA

Circolo "Vera Lombardi" - Telese Terme

 

Cartelloni pubblicitari privati. Richiesta di regolamentazione.

 

Negli ultimi anni abbiamo assistito alla proliferazione di enormi cartelloni pubblicitari sugli edifici privati in tutte le zone del centro abitato. Ultimamente il fenomeno ha assunto dimensioni grottesche ed è uscito fuori controllo. In taluni casi, questi cartelloni stazionano nelle zone più caratteristiche del paese, che dovrebbe essere a vocazione turistico-termale.

 

Naturalmente, i soggetti privati, mossi dalle prospettive di lauti e facili guadagni, non hanno alcun interesse a salvaguardare il decoro pubblico e la gradevolezza della visuale, per cui non hanno remore nell'impiantare dei tabelloni semplicemente mostruosi per dimensioni e fattura. Per tali motivi, chiedo alla S.V. di attivarsi per predisporre un regolamento comunale che disciplini la materia.

 

Giova ricordare, in quest'occasione, che addirittura nella relazione tecnica dei progetto esecutivo PIT - Filiera Termale denominato "Riqualificazione ambientale e tipologica del percorso storico stazione-terme", i progettisti affermano quanto segue: «Particolare attenzione va posta alle attività commerciali che si affacciano sul viale, proponendo, per le stesse, insegne pubblicitarie all'interno dei vani, conformi al contesto edilizio e soggette a parere da parte dell'organo di controllo comunale».

 

Questo dimostra la fondatezza della richiesta che viene avanzata alla S.V. con questa missiva, poiché gli stessi tecnici - fiduciari dell'Amministrazione Comunale - evidenziano la necessità di armonizzare addirittura le insegne già esistenti con il contesto urbano. Ovviamente, se il discorso vale per il Viale Minieri, vale, mutatis mutandis, per l'intero territorio comunale. Le chiedo inoltre se per questa pubblicità i soggetti privati pagano una tariffa adeguata e quale sia l'importo della stessa. In caso negativo, Le chiedo di provvedere ai più presto alla definizione di un tariffarlo che garantisca al Comune gli introiti dovuti, così come accade in ogni Comune civile. Non è superfluo sottolineare che le casse comunali hanno un estremo bisogno di essere rimpinguate...

 

Giova ricordare, infine, che da qualche anno sono stati sistemati nel centro urbano pannelli "informativi" sui quali compare ed è presente il logo del Comune di Telese Terme, questo sistema (denominato S.I.T.) dovrebbe, in realtà, servire per informare i cittadini di tutta una serie di servizi dì pubblica utilità, ma sin dai primi giorni di funzionamento di questi tabelloni luminosi sono comparsi messaggi e spot pubblicitari in numero sempre maggiore, tali da non garantire, in modo chiaro, i presupposti di utilizzo dì questo sistema informativo.

 

Le chiedo, quindi, qual’è la società che gode dei proventi derivanti dalla "vendita" della pubblicità e quali accordi e/o concessioni sono stati stipulati con eventuali gestori di questi impianti.

 

In attesa di sollecito riscontro, La saluto cordialmente

 

Telese Terme,- 31 maggio 2005

 

Il segretario dei Circolo

Alfonso Grillo


Dei tabelloni luminosi si era occupato ViviTelese con questo servizio:

 

 


Da Il Mattino del 2 giugno 2005

«Stop ai cartelloni selvaggi»

Telese Terme. È necessario regolamentare la cartellonista pubblicitaria privata. È quanto afferma il circolo ”Vera Lombardi” di Rifondazione Comunista in una nota inviata all’amministrazione comunale.

«Negli ultimi anni abbiamo assistito alla proliferazione di enormi cartelloni pubblicitari sugli edifici privati, in tutte le zone del centro abitato - si afferma in un documento - e ultimamente il fenomeno ha assunto dimensioni grottesche ed è uscito fuori controllo. In taluni casi, questi cartelloni stazionano nelle zone più caratteristiche del paese, che dovrebbe essere a vocazione turistico-termale. Naturalmente, i soggetti privati, mossi dalle prospettive di lauti e facili guadagni, non hanno alcun interesse a salvaguardare il decoro pubblico e la gradevolezza della visuale, per cui non hanno remore nell0impiantare dei tabelloni semplicemente mostruosi per dimensioni e fattura».

Nel documento firmato dal segretario Alfonso Grillo, si auspica che «l’amministrazione si attivi per predisporre un regolamento comunale che disciplini la materia. Giova ricordare, in quest’occasione, che addirittura nella relazione tecnica del progetto esecutivo Pit-filiera termale denominato "Riqualificazione ambientale e tipologica del percorso storico stazione-terme", i progettisti affermano che una particolare attenzione va posta alle attività commerciali che si affacciano sul viale, proponendo, per le stesse, insegne pubblicitarie all’interno dei vani, conformi al contesto edilizio e soggette a parere da parte dell'organo di controllo comunale».

Proprio alla luce di tali considerazione, Rifondazione Comunista, dopo aver evidenziato, quindi, la necessità di armonizzare addirittura le insegne già esistenti con il contesto urbano, chiede «se per questa pubblicità i soggetti privati pagano una tariffa adeguata e quale sia l’importo della stessa. In caso negativo si chiede che venga predisposto un tariffario che garantisca al Comune gli introiti dovuti».

 

 

 

    

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