17 settembre 2004
Licenza edilizia illegittima, paga il comune
da Il Mattino

 

 

Il Mattino - Giovedì 16 Settembre 2004

 

TELESE TERME

 

Licenza illegittima bocciata dal Tar, paga il Comune

 

SABATO LEO Telese Terme. Licenza edilizia illegittima, paga il comune. È quanto emerge da una curiosa vicenda giudiziaria che è stata definita dal Tribunale amministrativo regionale di Napoli che, proprio ieri, ha depositato nella segreteria di piazza Municipio la relativa sentenza. Oltre a bocciare, sotto il profilo della conformità alle leggi ed ai regolamenti comunali, la concessione edilizia «incriminata», il Tar (quarta sezione) ha anche condannato il comune, unitamente al controniteressato, a pagare le spese (2.162 euro).

 

La somma equivale al compenso da corrispondere ad un ingegnere del Genio Civile di Benevento, incaricato dai giudici amministrativi di redigere consulenza tecnica di ufficio. La vertenza prende le mosse nel 1997, quando tre cittadini (Leucio Vitale, Michele Sanzari e Lucia Vitale) misero sotto accusa il comune, «reo» di aver rilasciato illegittimamente a Rito Edmondo Maglione l'autorizzazione per realizzare un piano sopraelevato e la ristrutturazione interna di un fabbricato sito al civico 126 di via Roma.

 

Il collegio giudicante (presidente Nicolò Monteleone, a latere Pierluigi Russo e Carlo Polidori) ha sentenziato che il comune ha violato la normativa contenuta in un decreto del 1996 del ministero dei Lavori pubblici, che riguarda le costruzioni in zone sismiche. La disposizione ha per oggetto l'altezza massima dei fabbricati in relazione alla larghezza delle strade sulle quali prospettano. Secondo il Tar, sussiste contrasto tra le suddette norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche e la concessione edilizia impugnata che è stata, pertanto, annullata.

 

L'edificio oggetto dei lavori di sopraelevazione è posto all'angolo tra via Roma e la traversa via Roma. Già nell'udienza del 17 luglio del 1997, il Tribunale aveva accolto la domanda sospensiva presentata contestualmente al ricorso. Nella causa sono intervenuti gli avvocati Ezio Maria Zuppardi e Giuseppe De Vincentis (ricorrenti), Pietro Mauro Piccirillo (comune) e Giulio D'Andrea (controinteressato).

 

    

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