Nuova chiesa,
Liverini sfoggia la cultura del no a tutti i
costi
(rvt) "Insieme
per Telese": è la firma in calce al manifesto
di recente pubblicato dall'opposizione sul
progetto della nuova chiesa in contrada Piana.
Da qui parte l'assessore ai Lavori Pubblici ed
ex sindaco della cittadina termale, Giuseppe
D'Occhio, per criticare la posizione del gruppo
politico.
"Ci sarebbe
voluta maggiore cautela nell'usare la parola
"Insieme" - commenta - dopo che due consiglieri
hanno abbandonato il gruppo". Una spaccatura che
ricalca, ricorda l'ex sindaco, le posizioni già
espresse tre anni fa - sempre sulla questione
chiesa - da un'altra opposizione che, però,
aveva gli stessi partiti politici di oggi come
riferimento. Su quattro componenti del gruppo
tre votarono contro (Ds e Re) e uno a favore.
"Ridicolo, quindi - aggiunge D'Occhio - parlare
di necessità di approfondire la riflessione. E
lo è ancor di più quando Provincia e Regione
(enti gestiti dagli stessi partiti che
rappresentano l'opposizione a Telese) hanno dato
la loro adesione formale al progetto".
D'Occhio è il
vero artefice di questa iniziativa: "l'addebito"
è del gruppo di minoranza. "Mah... probabilmente
non si rendono conto che mi fanno un gran
complimento; sì sono il vero artefice, c'ho
lavorato per anni e non possiamo non rilevare
che l'intera diocesi ha investito, con questa
iniziativa, a Telese e per questo ringraziare
sua eccellenza il vescovo per la sensibilità
avuta verso la nostra comunità. Io non dubito
della moralità di nessuno, dico solamente che
per noi cattolici è una iniziativa fondamentale:
aperta a tutti i cittadini ma in particolare per
chi segue il nostro credo.."
E spiega così
l'atteggiamento del gruppo: "E' solo la cultura
del no a tutti i costi, dimenticando che al loro
interno c'erano degli ex consiglieri comunali...
chissà se il capogruppo si è posto il problema
che tra i suoi candidati c'erano persone che
avevano votato in consiglio comunale a favore:
Umberto Cazzulo che era stato consigliere
comunale con me e che poi si era candidato in
quella lista è uno che nel precedente consiglio
comunale aveva votato a favore della chiesa. Lui
s'è posto il problema che da capogruppo doveva
rappresentare l'intero gruppo?
E' la politica
del "no comunque e in ogni caso"... dire che
bisognava approfondire per decidere, significava
solo dilazionare per non decidere nulla. Ho
apprezzato molto il comportamento di coerenza di
Maglione e Di Mezza (i due consiglieri
dell'opposizione che hanno preso le distanze dal
resto del gruppo, ndr) che anche facendo un
grande sforzo personale sono riusciti a porsi in
una posizione equilibrata per ragioni morali...
Una posizione individualmente assunta - conclude
D’Occhio - che nessuno ha chiesto, che nessuno
ha contrattato e che è la migliore risposta ai
commenti "volgari" uditi tra il pubblico
presente all'ultimo consiglio comunale". |