GENIUS LOCI
fonte:
http://www.fondazioneravello.it/
Giovanni
Boccaccio:
«Credesi che la marina da Reggio
a Gaeta sia quasi la più dilettevole
parte d'Italia. Nella quale, assai
presso a Salerno, è una costa sopra
'l mare riguardante, la quale gli
abitanti chiamano la Costa d'
Amalfi, piena di piccole città, di
giardini e di fontane e d'uomini
ricchi e procaccianti in atto di
mercatanzia, sì come alcuni altri.
Tra le quali cittàdette, n'è una
chiamata Ravello».
André Gide:
«Lasciando la costa, avevamo
raggiunto Ravello. Là, L'aria più
pungente, la seduzione delle rocce
piene di anfratti e sorprese, la
profondità misteriosa dei precipizi,
accrescendo le mie forze e la mia
gioia, favorirono nuovi slanci».
Edward M.
Forster:
«Ravello è un delizioso paese
con un delizioso piccolo albergo nel
quale incontrammo persone piene di
charme».
Theodor W.
Adorno:
«La bizantina Ravello - alta
sopra Amalfi - per una sera ti
lascia guardare l'Oriente, poi, di
nuovo italiana, si chiude con le sue
fontane fredda sul suo monte».
Gore Vidal:
«Mi fu chiesto da una rivista
americana quale era il luogo più
bello che io avessi mai visto in
tutti i miei viaggi e io risposi: il
panorama del belvedere di Villa
Cimbrone in un luminoso giorno
d'inverno».
Musica
Nel 1880 Richard Wagner ha
trovato a villa Rufolo sia gli
spunti per la scenografia del
secondo atto del Parsifal, sia le
idee per migliorare l'intera trama
musicale del suo ultimo capolavoro.
I concerti sinfonici che da
cinquant'anni si tengono nella
stessa villa, ne celebrano
degnamente il ricordo. Anche
Giuseppe Verdi è stato ospite di
villa Rufolo; Grieg ha
soggiornato all'albergo Toro;
grandissimi esecutori e direttori
d'orchestra - da Bruno Walter
a Toscanini, da Stokowski
a Kempf, da Bernstein
a Penderecki, da Prètre
a Maazel - qui hanno
soggiornato e hanno fatto musica.
Questa vocazione musicale
costituisce ancora oggi il cuore
dell'intensa vita culturale
ravellese: la "Scuola di
perfezionamento musicale" diretta da
Michele Campanella, la
Ravello Concert Society diretta da
Pasquale Palumbo, i "Concerti
di mezzanotte" organizzati con la
consulenza di Alessio Vlad, i
celeberrimi concerti del Festival
Musicale di Villa Rufolo organizzati
con la consulenza di Roman Vlad,
l'orchestra Città di Ravello animata
da Elio Macinante, hanno
accompagnato ogni estate con momenti
di intensa emozione.
Arti figurative
Anche nel campo della pittura,
grandi personaggi hanno soggiornato
e si sono ispirati a Ravello: basti
ricordare, per l'Ottocento, la
presenza di Ruskin e, per il
Novecento, la presenza di Mirò
e di Vedova. Escher
qui soggiornò più volte all'albergo
Toro, maturò il suo stile
labirintico e incontrò Jetta, la
ragazza che sarebbe poi diventata
sua moglie. Oggi Ravello vanta
un'intensa attività di mostre
fotografiche, all'insegna di
Robert Capa, che qui lavorò come
fotografo di scena per il film "Il
tesoro dell'Africa" di John Huston.
Letteratura
La letteratura costituisce il
settore che da più tempo e con
maggiore intensità ha intrattenuto
fecondi rapporti con la cittadina.
Nel Decamerone, Giovanni
Boccaccio ispira ai giardini di
Ravello la descrizione dei luoghi
incantati che fanno da sfondo alle
novelle e ne dedica una
delicatissima (la quarta tra quelle
raccontate nella seconda giornata)
alle venture di Landolfo Rufolo
ravellese: "Credesi che la marina da
Reggio a Gaeta sia quasi la più
dilettevole parte d'Italia; nella
quale assai presso a Salerno è una
costa sopra 'l mare riguardante, la
quale gli abitanti chiamano la costa
d'Amalfi, piena di picciole città,
di giardini e di fontane...Tra le
quali cittadette n'è una chiamata
Ravello...". La dovizia di
particolari cui Boccaccio fa
riferimento dimostra che, con molta
probabilità, egli stesso visitò
Ravello e ne rimase incantato.
Più vicino a noi, nei primi anni del
Novecento, André Gide
ambienta a Ravello alcune pagine
centrali de L'immoralista; Edward
M. Forster trascorre nel paese
una sua vacanza e ambienta a fontana
Carosa e in villa Episcopio il
lungo, racconto bellissimo Storia di
un panico. Sempre qui, molti membri
del gruppo di Bloomsbury - tra cui
Lytton Strachey - soggiornano
a più riprese nell'albergo Caruso,
mentre Lord Grimthorpe creò
villa Cimbrone (ispirandosi alla
villa Rufolo restaurata da
Francis Neville Reid) e ne fece
un cenacolo di intellettuali
convenuti da tutto il mondo.
D.H.Lawrence è più volte a
Ravello, all'albergo Rufolo, proprio
nel periodo in cui compone il suo
capolavoro L'amante di Lady
Chaterly. Paul Valery lascia
un suo bel pensiero nel libro degli
ospiti dell'albergo Palumbo. Dopo la
seconda guerra mondiale arrivano a
Ravello Graham Green; poi
Tennessee Williams e Gore
Vidal, poi Truman Capote
che scrive per John Huston i
dialoghi del film "Il tesoro
dell'Africa"; poi William Styron
(che ambienta nella frazione di
Sambuco il suo lungo romanzo Set
This House on Fire), Giuseppe
Prezzolini (che alloggia a Villa
Maria e dedica a Ravello alcune
caustiche pagine dei suoi Diari),
Guido Piovene (che lo descrive
in Viaggio in Italia), Domenico
Rea (che all'albergo Rufolo
porta a termine Ninfa plebea). A
Ravello hanno pure soggiornato
Thomas Mann e Theodor Adorno.
A Ravello Rafael Alberti ha
dedicato una poesia molto intensa. A
villa Rondinaia Gore Vidal ha
scritto molti suoi capolavori.
Cinema
Nel Novecento, molto stretti sono
stati i legami tra Ravello e il
cinema: già nel 1938 Greta Garbo
ebbe a villa Cimbrone una
movimentata vicenda d'amore con il
direttore d'orchestra Leopold
Stakowski.
Humphrey Bogart, King
Vidor, John Huston,
Jennifer Jones, Paul Newman,
Tim Robins, Susan
Sarantong e tanti altri divi
hanno soggiornato e lavorato a
Ravello. I panorami ravellesi hanno
fatto da sfondo a innumerevoli film,
tra cui Ninfa Plebea di Lina
Wertmuller.
Scienze
Anche le scienze sono presenti ad
altissimo livello nel panteon
culturale di Ravello: l'economista
Keynes ha soggiornato
all'albergo Caruso, il biologo
Crick a villa Cimbrone, il
pedagogista Piaget a villa
Maria. A Ravello ha sede permanente
il Centro Europeo per i Beni
Culturali che organizza ogni
anno importanti meeting. A Ravello
si tiene da molti anni un seminario
sulla creatività animato dalla
S3-Studium, cui hanno preso parte
grandi personalità da Huberto
Maturana a Ivo Pitanguy,
da Chris Meyer a F.H.
Cardoso.
Storia
Occorre ricordare almeno una delle
vicende storiche legate a Ravello.
Qui hanno soggiornato con entusiasmo
capi di stato come Einaudi
(alla villa del Pendolo) e
Mitterant (al Palumbo). Ma qui -
soprattutto - nel febbraio 1943,
Vittorio Emanuele III fissò la
sua residenza a villa Episcopio dove
si tennero sedute del governo
Badoglio; dove vennero più
volte, nei loro ruoli politici,
Croce, Togliatti e De
Gasperi; dove il Re affidò la
luogotenenza a suo figlio Umberto.
Le grandi presenze
Come si può vedere da questi pochi
cenni, è straordinaria la forza
d'attrazione che Ravello - un paese
di 2500 abitanti - ha saputo
esercitare per secoli su una catena
fitta e ininterrotta di personalità
geniali che qui hanno tratto
ispirazione per opere tra loro
diversissime ma parimenti
straordinarie. Così come rari e
straordinari sono il rispetto per il
lavoro intellettuale e l'intensità
della vita culturale.