14 settembre 2004
BN, Petrucciano dice cose non vere
Gabriele Corona

 

 

SLAI COBAS

Sindacato dei Lavoratori Autorganizzati Intercategoriale

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Petrucciano dice cose non vere: non tutti i documenti su Piazza Duomo sono stati inviati alla Procura della Repubblica!

L'assessore all'Urbanistica del Comune di Benevento risponde in modo scomposto ma significativo, alla dichiarazione dello Slai Cobas che a proposito dell'incendio degli uffici si era limitato a dire che è stata data alle fiamme una stanza dove erano conservati importanti documenti e tra essi quelli relativi alla cosiddetta risistemazione di Piazza Duomo. Petrucciano si spinge fino al punto da dichiarare alla stampa che la dichiarazione del Cobas è assolutamente e clamorosamente falsa. Noi non possiamo avere nessun documento su Piazza Duomo e Piazza Orsini perché li abbiamo consegnati tutti alla magistratura nel luglio 2003 sia quello che riguardano il progetto pubblico, sia quello privato.

MA QUESTO NON E' AFFATTO VERO ! A questa organizzazione risulta che non sono stati inviati alla Procura della Repubblica nel luglio 2003, le perizie relative alla valutazione dei suoli pubblici e dei suoli privati e neppure l'incartamento relativo ai rapporti tra Consorzio Cepid e Comune di Benevento per la cessione delle aree che i privati non hanno ancora trasferito all'Ente nonostante una Convenzione del novembre 1999. Se quegli atti si sono salvati dall'incendio, ne siamo lietissimi, ma Petrucciano deve dire esplicitamente dove sono, visto che non sono stati inviati all'autorità giudiziaria.

Benevento, 12 settembre 2004

Il coordinamento provinciale


 

Da IL SANNIO QUOTIDIANO del 12 settembre 2004

 

Lepore: «Commissione d'inchiesta sull'Urbanistica»

«Paolucci, dichiarazioni farneticanti»

 

"Le dichiarazioni di Federico Paolucci, capogruppo di Alleanza Nazionale in Consiglio comunale, a proposito dell'incendio degli Uffici Urbanistica, sono farneticanti. Solo un irresponsabile può mettere in relazione l'attività dei consiglieri comunali con il clima di tensione che provocherebbe fatti criminosi".

 

Così il capogruppo della Margherita a Palazzo Mosti, Cosimo Lepore. Che ricusa, dunque, le affermazioni del collega alleatino. "Neppure dinanzi allo spettacolo raccapricciante del palazzo degli uffici comunali di via del Pomerio squarciato a seguito dell'incendio, il consigliere Federico Paolucci, riesce ad evitare atti di volgare strumentalizzazione politica", rincara l'esponente del partito di Rutelli. "Paolucci ha dichiarato alla stampa - prosegue Lepore - che non conosce le ragioni dell'attentato ma ritiene che le discussioni sulla pedonalizzazione del Corso Garibaldi 'rischiano di alimentare un pericoloso clima di tensione nei confronti dell'amministrazione'.

 

Si tratta di una dichiarazione gravissima perché le critiche legittime dei consiglieri di opposizione, dei commercianti e degli artigiani, degli ambientalisti e dei consumatori, dei sindacati e delle forze politiche di centrosinistra, non hanno nulla a che vedere con il clima di tensione e con gli attentati all'Amministrazione". Per il capogruppo rutelliano "vi è da tempo una grave tensione che riguarda il Settore Urbanistica (che non si occupa della pavimentazione del Corso Garibaldi), ma Paolucci che conosce bene le logiche politiche e le scelte di governo di questa Amministrazione, può spiegarla meglio di noi. Soprattutto può dirci perché è sempre il suo partito al centro degli scontri e delle tensioni in quel Settore".

 

Usa toni duri, Cosimo Lepore: "Paolucci deve spiegare, ad esempio, come mai vi è tanta difficoltà per i consiglieri comunali di opposizione a ricevere le carte richieste per l'espletamento del proprio mandato come più volte denunciato agli organi di stampa? Per non parlare degli errori amministrativi e delle scelte politiche sbagliate che hanno portato alla grande confusione a proposito della strumentazione urbanistica che ha incentivato tentativi ulteriori di abusi edilizi sul nostro territorio".

 

Ricorda, il consigliere d'opposizione, alcune delle ultime vicende che hanno interessato il settore Urbanistica del Comune: "Gli errori conseguenti alla presa d'atto di decadenza dei vincoli, la mancata definizione della variante urbanistica costata alcune centinaia di milioni, la vicenda dell'ipermercato e dei connessi capannoni in area destinata a parco, la scellerata autorizzazione alla costruzione del palazzo privato in Piazza Duomo, il Pru del Rione Libertà e per ultimo, la Spina Commerciale che si configura come opera abusiva in mancanza di legittimo titolo autorizzativi". Alla luce dell'ultimo attentato, Lepore ritiene "necessaria, e spero Paolucci converrà con me, una commissione d'inchiesta che chiarisca i tanti misteri del settore Urbanistica".

 


 

Eugenio Feleppa  - COMUNICATO STAMPA - Verdi BN

 

L'attentato al palazzo comunale, sede degli Uffici Urbanistica e Pianificazione, è un atto delinquenziale su cui deve essere fatta piena luce immediatamente e senza reticenze soprattutto perché non possono essere dei delinquenti a mettere la parola fine ad interessi che riguardano oramai la storia urbanistica della città che da anni si trascinano e su cui ne le amministrazioni che finora si sono succedute ne la magistratura, in alcuni casi, è riuscita ancora a dare risposte.

 

Il Sindaco D'Alessandro, a caldo, ha dichiarato che si tratta di un atto motivato da "egoismo" nel senso che gli autori sono da ricercare tra coloro i quali aspirano non tanto a piccole Concessioni Edilizie, quanto invece a grandi affari senza tener conto degli interessi collettivi. A che cosa e a chi, si riferisce? Aggiungono l'assessore Petrucciano e il Sindaco che gli attentatori vorrebbero bloccare la redazione della Variante al Piano Regolatore ma l'amministrazione non si farà intimidire.

 

Ma allora devono spiegarci perché quel lavoro è bloccato da anni? Perché il professore Forte consulente dell'Amministrazione dal 1998, non è riuscito a redigere quel progetto? Perché ha abbandonato l'incarico senza alcuna spiegazione? Chi ha stabilito, senza incendi, che il lavoro per il nuovo Piano Regolatore doveva rimanere fermo per 2 anni? Per arginare il pericolo di pressioni malavitose, occorre innanzitutto ridare certezza e trasparenza all'azione amministrativa.

 

Ed invece troppi misteri continuano ad avvolgere il Settore Urbanistica, da tempo sottoposto a gravi tensioni anche per la contraddittorietà delle decisioni relative ad alcuni grandi progetti. Continuiamo a chiederci, ad esempio, che cosa si sta trattando con Zamparini? E' stata annullata la Concessione per i Capannoni nella area destinata al Parco fluviale, ma non è stata annullata la Concessione per la costruzione dell'Ipermercato di Via Valfortore, nonostante i due progetti siano collegati da una ormai dichiarata Lottizzazione Abusiva.

 

Quale trattativa è in corso da quattro anni con i proprietari del Consorzio Cepid per la realizzazione del Museo e la acquisizione delle aree di Piazza Duomo? Perché viene consentito da una società napoletana l'inizio dei lavori per la realizzazione della Spina Commerciale al Rione Libertà Concessione nonostante le numerose illegittimità della Concessione? Ma c'è da chiedersi anche come mai sia stato possibile che accadesse un fatto così grave le cui conseguenze solo per un caso fortuito non sono state ancora più gravi.

 

 Perché non è scattato l'allarme e il sistema antincendio? È chiaro che ci sono delle responsabilità sia da parte dell'assessore all'urbanistica che da parte del dirigente per non aver messo in atto preventivamente tutte le misure di sicurezza tese a salvaguardare una struttura, e soprattutto dei documenti "scottanti", che già altre volte era stata oggetto di attenzione ed incursioni, da parte di qualcuno che probabilmente voleva lanciare degli avvertimenti.

 

Per questo noi Verdi chiediamo le dimissioni dell'assessore all'urbanistica e del dirigente in quanto non hanno messo in atto nessuna forma di sicurezza per atti tanto fondamentali e importanti per l'urbanistica e la storia della città .

 

Eugenio Feleppa

presidente provinciale dei Verdi

 

 

    

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