28 settembre 2004
Scuola, ecco la perizia che alimenta i dubbi
da Il Sannio Quotidiano del 28-09-2004

 

 

Il coordinamento dei genitori presenta le «esplorazioni cognitive» di parte sull’edificio elementare

Il lavoro è stato recapitato ai vertici dell’istituto con una richiesta: il dirigente convochi un’assemblea

Il «Coordinamento dei genitori per la sicurezza della scuola elementare di Telese Terme» che si costituì il 3 dicembre del 2002 dopo un’assemblea che si tenne a ridosso degli eventi sismici che distrussero la scuola elementare di San Giuliano di Puglia, ha presentato una perizia tecnica di parte «sulla morfologia dell’assetto statico-strutturale dell’edificio scolastico». Il lavoro, redatto dall’ingegnere Fiorentino Gaetano, è stato inviato al dirigente del CSA di Benevento, al dirigente scolastico, al presidente e componenti del Consiglio d’istituto, ai rappresentanti eletti nei consigli d’interclasse della scuola elementare.

La relazione denuncia la mancanza di elementi «... che approvino l’avvenuta verifica di congruenza del sistema e dei subsistemi costruttivi...» con una ipotesi di «disubbidienza alla quasi totalità dei livelli di sicurezza iscritti alla Norma UNI 8289».

«Preoccupanti incertezze» sulla garanzia della messa in sicurezza dell’edificio; dubbi sull’impianto strutturale in muratura tufacea e malta comune; dubbi per la tipologia d’intervento effettuato sui solai in latero-cemento tipo SAP (a volte citati come «solai in latero-cemento tipo SAP» altre volte come «travetti in cemento armato precompresso») che sono stati posti al bando perché ritenuti estremamente pericolosi. Poi quelle che il tecnico dei genitori definisce le «incongruenze»: la «verifica in fondazione» da cui emerge «una incongruenza inconciliabile, secondo cui i valori tollerabili assunti riportati negli elaborati (50Kg/cmq alla rottura e di 34 Kg/cmq alla compressione) sarebbero inconciliabili con quelli di gran lunga inferiori riportati nel laboratorio di analisi; la colleganza tra la relazione geologica (secondo cui le fondazioni «possono dar luogo a cedimenti differenziati») e l’ammissione esplicita dei progettisti: già si sono verificati «lievi cedimenti». Impossibile analizzare i valori analitici di verifica delle fondazioni in fase dinamica perché il fascicolo annesso agli atti progettuali depositati al Genio Civile non riporterebbe tale prospetto.

Nella relazione ci si chiede: perchè tale verifica viene omessa pur mantenendo la sequenza di numerazione delle pagine? Dov’è finita la verifica della «sigma reagente di fondazione in fase dinamica»? I valori di reale stato tensionale delle murature sarebbero stati ignorati e sostituiti empiricamente da valori incongrui. Mancherebbe la dimostrazione analitica degli effetti delle tensioni e dei campi elastici e non si riuscirebbe a capire come siano stati ridistribuiti i carichi sulle murature.

Viene contestata infine l’affermata opinione dei tecnici progettisti che minimizzano il peso delle putrelle ritenendolo «trascurabile» sulla «massa sismica tagliante» quando; secondo il tecnico di fiducia dei genitori, il peso delle putrelle è tutt’altro che marginale (100 kg per ogni metro lineare) in quanto «l’esercizio delle medesime genera inevitabili carichi concentrati di profilo statico che schiacciano i sottostanti setti murari rendendo incomprensibile (in assenza di un’accurata analisi) l’interazione tra il differente comportamento delle strutture in caso di sisma.

 

    

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