Il
coordinamento dei genitori presenta le
«esplorazioni cognitive» di parte sull’edificio
elementare
Il
lavoro è stato recapitato ai vertici
dell’istituto con una richiesta: il dirigente
convochi un’assemblea
Il
«Coordinamento dei genitori per la sicurezza
della scuola elementare di Telese Terme» che si
costituì il 3 dicembre del 2002 dopo
un’assemblea che si tenne a ridosso degli eventi
sismici che distrussero la scuola elementare di
San Giuliano di Puglia, ha presentato una
perizia tecnica di parte «sulla morfologia
dell’assetto statico-strutturale dell’edificio
scolastico». Il lavoro, redatto dall’ingegnere
Fiorentino Gaetano, è stato inviato al dirigente
del CSA di Benevento, al dirigente scolastico,
al presidente e componenti del Consiglio
d’istituto, ai rappresentanti eletti nei
consigli d’interclasse della scuola elementare.
La
relazione denuncia la mancanza di elementi «...
che approvino l’avvenuta verifica di congruenza
del sistema e dei subsistemi costruttivi...» con
una ipotesi di «disubbidienza alla quasi
totalità dei livelli di sicurezza iscritti alla
Norma UNI 8289».
«Preoccupanti incertezze» sulla garanzia della
messa in sicurezza dell’edificio; dubbi
sull’impianto strutturale in muratura tufacea e
malta comune; dubbi per la tipologia
d’intervento effettuato sui solai in
latero-cemento tipo SAP (a volte citati come
«solai in latero-cemento tipo SAP» altre volte
come «travetti in cemento armato precompresso»)
che sono stati posti al bando perché ritenuti
estremamente pericolosi. Poi quelle che il
tecnico dei genitori definisce le
«incongruenze»: la «verifica in fondazione» da
cui emerge «una incongruenza inconciliabile,
secondo cui i valori tollerabili assunti
riportati negli elaborati (50Kg/cmq alla rottura
e di 34 Kg/cmq alla compressione) sarebbero
inconciliabili con quelli di gran lunga
inferiori riportati nel laboratorio di analisi;
la colleganza tra la relazione geologica
(secondo cui le fondazioni «possono dar luogo a
cedimenti differenziati») e l’ammissione
esplicita dei progettisti: già si sono
verificati «lievi cedimenti». Impossibile
analizzare i valori analitici di verifica delle
fondazioni in fase dinamica perché il fascicolo
annesso agli atti progettuali depositati al
Genio Civile non riporterebbe tale prospetto.
Nella relazione ci si chiede: perchè tale
verifica viene omessa pur mantenendo la sequenza
di numerazione delle pagine? Dov’è finita la
verifica della «sigma reagente di fondazione in
fase dinamica»? I valori di reale stato
tensionale delle murature sarebbero stati
ignorati e sostituiti empiricamente da valori
incongrui. Mancherebbe la dimostrazione
analitica degli effetti delle tensioni e dei
campi elastici e non si riuscirebbe a capire
come siano stati ridistribuiti i carichi sulle
murature.
Viene contestata infine l’affermata opinione dei
tecnici progettisti che minimizzano il peso
delle putrelle ritenendolo «trascurabile» sulla
«massa sismica tagliante» quando; secondo il
tecnico di fiducia dei genitori, il peso delle
putrelle è tutt’altro che marginale (100 kg per
ogni metro lineare) in quanto «l’esercizio delle
medesime genera inevitabili carichi concentrati
di profilo statico che schiacciano i sottostanti
setti murari rendendo incomprensibile (in
assenza di un’accurata analisi) l’interazione
tra il differente comportamento delle strutture
in caso di sisma. |