15 aprile 2004
Quando i bambini fanno ooh!!
Federico Di Mezza

 

 

Da quando ho memoria ho sempre pensato che a Telese i ragazzi fossero ignoranti. C’è sempre stato qualcosa che non andava, non era mai tutto perfetto. Li ricordo quando ancora bambini li vedevo a scuola, ed erano pressappoco gli stessi che conosco ora. Allora non avrei mai pensato, non avrei potuto pensare, che sarebbero diventati così.

 

Chi avrebbe mai immaginato che quei bambini un giorno avrebbero fumato?! Chi avrebbe mai immaginato che sarebbero stati in grado di lasciare le persone con cui si sarebbero messi, come degli animali?! Chi avrebbe mai pensato che le ragazze avrebbero dato tanta superficialità al mettersi con qualcuno?! Lo scenario che mi figuravo io era abbastanza, considerevolmente, diverso, o, per meglio dire, completamente opposto. Chi avrebbe mai pensato che avrebbero passato i loro sabati sera dei migliori anni della loro vita a camminare incessantemente sul Viale Minieri?! Chi avrebbe pensato a tanta irragionevolezza in ogni loro singola azione?! Essere capaci di alzare la voce verso qualcuno… Essere capaci di pensare di alzare le mani verso qualcuno… Essere capaci di arrabbiarsi con qualcuno, con quella foga disumana e incivile… Oppure che i videogiochi delle sala-giochi sarebbero diventati il loro principale obiettivo, prima ovviamente di imparare a fumare come dei dannati. E chi avrebbe pensato che le ragazze sarebbero state attratte da questo e da questi. Proprio questi. Per non parlare della prepotenza che li ha sempre caratterizzati, la loro superbia.

 

Ha proprio ragione Liverini, non è società questa per creare persone normali. Penso anche che sia giusto sbattergliela in faccia la realtà e dirgli che sono prodotti di scarto della società, chissà che non decidano di cambiare. Esaltati, chi li avrebbe mai immaginati così esaltati?! Forse evidenziazioni chiare già c’erano da quando facevano le elementari, ma è incredibile pensare che dei neonati, che sono così buoni alla nascita, possano trasformarsi in questi agitati. Qual è il passaggio? Forse è lo stress stesso della scuola, quelle nevrosi derivate dal dover così piccoli imporsi degli obblighi, dover fare i compiti e per forza. La prima nevrosi del dover alzarsi ad un orario prestabilito e fuori luogo la mattina. Dovere imporre a se stessi regole che vanno contro la propria volontà. Io penso che ogni forzatura porti ad una malattia. Oppure benissimo potrebbe derivare dall’ignoranza di un padre e di una madre che litigano o dalle loro stesse ipocrisie che passano ai figli…

 

Ma andiamo nello specifico: come si può amare qualcuno e poi con tanta facilità dimenticarlo? o, se vogliamo essere più precisi, secondo quale disturbo mentale si è in grado di stare con una persona per poi lasciarla? Questo cosa vuol dire allora? che è solo un gioco quindi per questi ragazzi mettersi con qualcuno. Esperienze, avventure, storie, queste sono le parole preferite dai ragazzi telesini. Così come delle ragazze sono: primo ragazzo, secondo ragazzo, terzo ragazzo, ecc… È curioso come formalmente questi ragazzi adempiano alla chiesa (costretti anche in questo fin da piccoli ovviamente) avendo questi comportamenti e non solo in campo affettivo.

 

Ma forse per far capire meglio la situazione sarebbe meglio elogiare le opere di questi ragazzi: come è bello a Telese poter baciare una ragazza, baciarla nella stessa bocca in cui ovviamente hanno baciato prima altri 3 o 4, ma come è bello, comunque! Come è bello dare pugni a qualcuno se questo ha offeso il nostro orgoglio di superuomo! Come è bello fumare e tramare di nascosto sulla roba che si ha, avere un gruppo con cui si possono fare delle belle rimpatriate per rovinarsi i polmoni e quant’altro, tutti insieme, aspirando la roba buona che si ha appena comprato e come è bello ripetere questo rito ogni volta che ci si trova insieme, chiedendo se qualcuno ha una sigaretta, il che ha molto senso, e continuare proprio perché ci sono quelli che dicono che non bisogna fumare e continuare perché bisogna continuare, perché si è sempre fatto così e perché… si vabbè.

 

E vestirsi tutti con quei bei pantaloni larghi, con le mutande di fuori, con quelle belle cinturone rosa, con quei bei occhialini neri, con quelle bellissime sciarpe, con quei stupendi berretti e soprattutto con quello splendido taglio di capelli! E con le maglie aderenti ovviamente… altrimenti, come si rimorchia?! E ovviamente tutti in discoteca a sentire la musica house (diversa dalla dance perché se questa ha un po’ di melodia almeno, la house è tutta: bum bum bum…). Fine elogio.

 

Per quanto mi riguarda andrebbero tutti curati, e causa la scuola, genitori o società che sia, vanno sicuramente tirati fuori dalla loro concezione di libertà, felicità e amore che ritengono corretta. Quando i bambini fanno ooh, a Telese, stanno dicendo: “Ooh…mò t’ vatt!” Che civili!

 

    

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