ECCO COM’E’ FINITA
Caserta: Cave e cementifici sigillati e arresti
per disastro ambientale, omissione e abuso in
atti d’ufficio, falso e truffa
Felice epilogo per migliaia di cittadini
casertani, costretti da decenni a vivere nella
polvere, causata dalle cave e cementifici
sigillati nei giorni scorsi dalla guardia di
finanza.
Dieci ordinanze di custodia in carcere eseguite
dalla guardia di finanza del nucleo provinciale
della polizia tributaria, e sigilli a sette cave
e due cementifici che da decenni hanno reso la
vita invivibile a migliaia di persone(In
archivio il servizio completo da noi
pubblicato). Operazione che ha bloccato tutte le
attività e gli insediamenti connessi,
assicurando alla giustizia i primi indagati,
ritenuti responsabili di un danno ambientale,
quantificato in oltre sessantasette milioni di
euro: omissione e abuso in atti d’ufficio,
inquinamento ambientale, falso e truffa.
I
provvedimenti sono stati emessi dal gip Silvio
Marco Guarriello, del Tribunale di Santa Maria
Capua Vetere, su richiesta del procuratore
aggiunto Paolo Albano e del pubblico ministero
Donato Ceglie. L’illecita attività ha
determinato nel tempo la scomparsa vera e
propria di intere montagne, deturpando
irrimediabilmente il paesaggio, provocando
gravissime ripercussioni nella salute pubblica.
Le investigazioni sono state condotte attraverso
meticolose intercettazioni telefoniche ed
ambientali- che hanno inchiodato proprietari di
cave e dirigenti del Genio Civile di Caserta.
Giuseppe Sangiovanni
Servizio con foto sullo
stesso argomento
del 25
settembre 2004
Ventimila persone
flagellate dalla polvere |