L’assessore all’Ecologia delinea un bilancio dei
primi tre mesi di impegno in Giunta
«I
risultati? Non si ottengono con imposizioni,
occorre un raccordo continuo con la
cittadinanza»
Un
bilancio dei primi tre mesi di lavoro. A
Vincenzo Fuschini il sindaco Gennaro Capasso, al
momento della distribuzione delle deleghe ai sei
componenti dell’esecutivo, assegnò il compito di
ricoprire l’incarico di assessore all’Ecologia e
quindi al Servizio di Nettezza Urbana. Senza
dubbio si tratta di una delega non di poco conto
nell’ambito della vita amministrativa di una
cittadina come Telese Terme, soprattutto in
considerazione dei gravi problemi che a livello
regionale investono tale servizio.
«Quando il sindaco mi ha comunicato di delegarmi
al Servizio di NU non ho avuto dubbi e ho subito
accettato con entusiasmo perché, conscio della
difficoltà dell’incarico, ho ritenuto che questo
era un settore dove c’è molto da fare e
soprattutto dove bisogna cercare di creare un
rapporto di stima e rispetto reciproco con la
cittadinanza se si vuole che determinate scelte
dell’amministrazione possano essere seguite e
attuate dai cittadini».
Si riferisce alla raccolta differenziata?
«Anche. La raccolta differenziata, come
richiamato sul manifesto affisso in questi
giorni, è non solo un obbligo di legge, ma
soprattutto un dovere morale dei cittadini.
Certo è che se si vogliono ottenere dei
risultati, questi non passano attraverso
imposizioni, ma soprattutto attraverso un
raccordo continuo con la cittadinanza. Esistono
anche le sanzioni per chi trasgredisce le
regole, ma c’è bisogno soprattutto di stabilire
delle regole chiare e precise per tutti, farle
conoscere, promuoverle, ed in ultima anali
anche, se è il caso, sanzionare».
Quali le iniziative in cantiere?
«In piena sintonia con il sindaco Capasso stiamo
valutando l’opportunità di istituire un tavolo
di concertazione permanente composto oltre che
da amministratori anche da rappresentanti di
alcune categorie presenti sul territorio, dalle
associazioni ambientaliste e dai cittadini per
discutere preventivamente le iniziative che
intendiamo porre in essere. Ma tutto questo
passa per primo attraverso la redazione di un
Piano comunale della raccolta differenziata
integrale e del relativo Regolamento di Gestione
e l’introduzione della tariffazione anziché
della tassazione».
Fondamentale quindi è l’azione di
sensibilizzazione?
«E’ questo un aspetto molto importante dal quale
non si può prescindere. Grazie alla
collaborazione di una importante associazione
ambientalista, opereremo nelle scuole affinché
il problema dei rifiuti penetri nelle famiglie
in maniera proficua. Confidiamo molto sulla
collaborazione dei bambini per ottenere la
partecipazione degli adulti. Altre attività
faranno da corollario alla raccolta
differenziata integrale che, spero possa
perdere, entro la fine dell’anno, il suo
carattere sperimentale e provvisorio ed entrare
a pieno regime».
Cosa può dirci in merito ad alcune
segnalazioni di discariche abusive sul
territorio comunale?
«Questo, purtroppo è un annoso problema che
riguarda un modo di fare tutto italiano: ovvero
quando non si sa dove consegnare i propri
rifiuti li si abbandona sulla proprietà dei
vicini ed in qualche modo il problema è
risolto;un po’ come dire: lontano dagli occhi
lontano dal cuore. Per scendere nel merito, è
già da qualche settimana che ho fatto richiesta
scritta al Responsabile dell’UTC affinché esegua
un censimento delle discariche abusive, con
l’indicazione della proprietà sulla quale queste
si trovano. Successivamente prenderemo tutti i
provvedimenti previsti e consentiti dalla legge.
Vede, l’amministratore non può essere un agente
in borghese pronto a fotografare, denunciare e
multare il singolo cittadino che infrange le
regole. L’amministratore deve invece prendere
atto di una serie di problematiche che esistono
e dare una risposta complessiva per la
risoluzione generale. D’altronde, se così non
fosse, dovremmo vivere in uno stato di polizia
permanente; basterebbe verificare chi non è
ancora venuto a ritirare le buste al Comune per
la raccolta differenziata. Questo ovviamente non
significa tollerare atteggiamenti illeciti,
bensì prendere le dovute contromisure affinché
questi possano essere evitati. Ritengo che il
controllo del territorio non debba avere un
significato repressivo, ma preventivo».
Il problema, però, spesso è legato allo
smaltimento degli ingombranti. Esistono servizi
comunali che vengono incontro a tali esigenze?
«Il Comune ha attivato già dall’anno scorso un
servizio di raccolta degli ingombranti in
maniera gratuito e con intervento a domicilio.
Basta chiamare in Comune e fare richiesta in
merito. Chiaramente è impensabile che il
servizio possa prevedere tempi di intervento
istantanei: dovremmo avere degli operatori
pronti dodici ore al giorno per ogni singola
utenza. Capisce che questi sono costi
insopportabili per qualsiasi collettività. Il
servizio, inoltre, è vincolato dalla
disponibilità di sversamento nelle discariche
regionali ancora attive. Il nostro attuale
gestore, ad inizio agosto ci ha comunicato la
sospensione momentanea del servizio per blocco
di alcune discariche. Il problema dei rifiuti
non è circoscritto all’ambito cittadino, ma
purtroppo noi dipendiamo fortemente dalle
problematiche regionali».
Può dirsi soddisfatto allora del lavoro
svolto in questi primi tre mesi di
amministrazione?
«Beh mi sto impegnando al massimo in un settore
particolarmente delicato e distinguendo tra
legittime critiche e atteggiamenti faziosi, nel
rispetto delle idee altrui, ritengo che tra
l’amministrare ed il giudicare ci sia una bella
differenza: a tal proposito penso addirittura
che tra le due, la cosa più difficile sia
appunto il giudicare, quando questo viene fatto
in maniera scevra da ogni pregiudizio». |