22 settembre 2004
Tasse, Capasso insorge ma non rimborsa
Giuseppe Grimaldi

 

 

Da Il Sannio quotidiano, del 21 settembre 2004.

Confermato per la settimana prossima il vertice degli amministratori sanniti a Palazzo Mosti per discutere del contributo

Termovalorizzatore, i comuni insorgono

Nardone (San Giorgio Del Sannio): «Non pagheremo un cent».

Capasso (Telese): «Quella tassa non ci convince».

(oc) - Dovrebbe slittare soltanto di qualche giorno - quasi certamente alla prossima settimana - il vertice dei sindaci e degli assessori al bilancio dei Comuni sanniti convocati a palazzo Mosti per valutare la questione del pagamento della contestata tassa riconosciuta al Comune che ospita l’impianto di termovalorizzazione (nel nostro caso. Santa Maria la Fossa, in provincia di Caserta, ndr) anche se l’impianto in questione non esiste ancora. L’idea di convocare nella sede del Comune capoluogo un vertice dei sindaci o degli assessori al bilancio delle comunità sannite, e partita da Pietro Di Lorenzo, responsabile finanziario del Comune di Limatola.

“Ho accolto con grande interesse la richiesta di Di Lorenzo - spiega il sindaco di Benevento, Sandro D’Alessandro - e nei prossimi giorni cercheremo di fissare anche la data dell’assemblea”. Sulla contestata tassa per la termovalorizzazione, Palazzo Mosti, d’altronde, si sta già muovendo: il Comune di Benevento, infatti, ha deciso di continuare a pagare la tassa ma di chiedere il risarcimento danni alla Fibe, la società concessionaria del servizio di smaltimento che gestisce anche gli impianti di trattamento dei rifiuti tra cui il cdr di Casalduni.

La richiesta di risarcimento del Comune, così come illustrato al “Sannio” dal direttore generale Nicola Boccalone, si basa sulla lamentata circostanza che il mancato smaltimento dei rifiuti, un servizio che la Fibe avrebbe dovuto garantire come controprestazione al pagamento della tassa versata dal Comune, avrebbe causato, infatti, un grave danno alla città. Ma l'idea di dover aprire un contenzioso legale con la Fibe spaventa, tuttavia, molti sindaci sanniti, ancora divisi sul da farsi.

Pagare la tassa e poi chiedere i danni, così come ha deciso di fare il Comune capoluogo, o contestare il contributo e 'congelare' del tutto i pagamenti?

Giorgio Nardone, primo cittadino di San Giorgio del Sannio, non ha dubbi: "La settimana scorsa - dichiara - ho inviato una lettera al Commissariato di Governo con la quale ho scritto a chiare lettere che il mio Comune non pagherà più un centesimo. Ci siamo stancati di versare tasse e tariffe senza ricevere uno straccio di servizio degno di questo nome".

Gennaro Capasso, sindaco di Telese Terme, è più cauto: "Nei giorni scorsi abbiamo incaricato della questione un nostro legale di fiducia e attendiamo un suo parere prima di formalizzare un'eventuale richiesta scritta alla Fibe o al Commissariato di Governo. Come amministrazione comunale - confida il sindaco - saremmo propensi a contestare il contributo, piuttosto che avanzare una richiesta di risarcimento, viste anche le ristrettezze di bilancio dei nostri Comuni e considerato che quella tassa non ci convince affatto. Secondo noi, quel contributo, non va proprio versato. Anche per fugare questi dubbi - conclude - siamo interessati a confrontarci con gli altri Comuni sanniti". Ed è quanto auspicano i promotori del vertice di palazzo Mosti.


Giuseppe Grimaldi - 22 settembre 2004

Caro Gennaro Capasso,

desidero ricordarti che NOI, tuoi concittadini, continuiamo da anni a pagare una tassa sulla depurazione delle acque di scarico. Sai bene che il depuratore non funziona e che quindi paghiamo un servizio che non c'é.

Tu insorgi contro una tassa ingiusta, questo ti fa onore; non pensi che NOI tuoi cittadini, dovremmo avere gli stessi tuoi diritti di insorgere verso il pagamento di un servizio inesistente?

Alla luce delle tue dichiarazioni odierne non pensi sia opportuno rimborsare quanto, da NOI, già versato alle casse comunali dal momento che il depuratore non ha mai funzionato?

Dove sono i soldi versati? Chi ha goduto fino ad oggi dei benefici provenienti da questi NOSTRI onerosi ed inutili tributi?

Sarebbe gradita una qualsiasi forma di risposta. In qualità di primo cittadino non puoi esimerti dal rispondere; dovresti spiegare a NOI cittadini perché, di fronte a due problemi identici, assumi due comportamenti diametralmente opposti.

Cordialmente.

Giuseppe Grimaldi

 

 

 

 

    

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