Nuovo capitolo per la truffa via internet dei
cosiddetti dialer. Dopo le migliaia di denunce
con gli uffici della Polizia postale di
Benevento e delle associazioni di consumatori
sannite intasati da utenti alle prese con
megafatture telefoniche per chiamate con i
prefissi 709, sembrerebbe che l'azienda
telefonica intenda recuperare le centinaia di
migliaia di euro congelate a causa delle
denunce.
Il
movimento difesa dei cittadini ha appreso che il
credito dei fornitori di servizi è stato assunto
in proprio e liquidato dalla Telecom ai
cosiddetti olo, le società titolari dei numeri a
pagamento. I cosiddetti fornitori di servizi,
cui sarebbe dovuta andare la quota maggiore
degli importi contestati, escono così di scena
avendo intascato in parte e direttamente dalla
Telecom quanto avrebbero dovuto ricevere suo
tramite dagli utenti. Come sottolineato dal
beneventano Francesco Luongo - responsabile
nazionale delle telecomunicazioni per
l'associazione, «il paradosso consiste nel fatto
che quasi tutte le denunce degli utenti sono
state archiviate proprio per l'impossibilità di
reperire le società fantasma che avevano messo
in rete i dialer».
La
Telecom, dopo aver pagato queste società
fornitrici di servizi intenderebbe naturalmente
rivalersi sugli utenti cui, in questi mesi,
aveva congelato le fatture. L'MDC di Benevento
invita alla calma gli utenti sanniti e
sottolinea come gli importi derivanti dai Dialer
non sarebbero comunque dovuti civilmente poiché
frutto di prestazioni on-line in netto contrasto
con il Decreto legislativo n. 70 del 9 aprile
2003 in materia di e-commerce. L'archiviazione
delle denunce penali da parte della Procura di
Benevento non preoccupa affatto l'associazione,
visto che in sede civile sussiste una palese
illiceità della pretesa. A ciò si aggiunge che
la Telecom dovrebbe peraltro provare anche la
legittima titolarità del credito per prestazioni
on line svolte da terzi di cui dovrebbe svelare
la natura, il modo e l'identità della società
che le ha fornite inconsapevolmente all'utente.
Il
Movimento ha contestato all'azienda anche
l'invio in questi mesi di lettere di recupero
crediti e/o di richieste di informazioni sui
procedimenti giudiziari in corso che hanno
suscitato preoccupazioni e allarme in migliaia
di utenti. L'MDC, infine, invita tutti gli
utenti a non pagare eventuali richieste relative
alle bollette contestate e a non fornire alcuna
informazione sull'esito dei procedimenti
giudiziari avviati con le denunce, rivolgendosi
alle associazioni dei consumatori presenti in
città per essere tutelati. |