20 gennaio 2005
Beha vince in Tribunale, la Rai lo reintegri
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Beha vince in Tribunale. ''La Rai lo reintegri''  
19.01.2005  
   
MA BRUNO SOCILLO DICHIARA: LUI NON FARA' PIU' RADIO A COLORI
da www.articolo21.com
Il tribunale di Roma, sezione lavoro, ha dato nuovamente ragione al giornalista Oliviero Beha nella vertenza contro la Rai, rigettando il ricorso dell'azienda al provvedimento del 5 ottobre scorso che ingiungeva di dargli una mansione adeguata dopo la chiusura della sua trasmissione 'Radioacolorì. Un'invito che, dopo l'ingiunzione del giudice, alla Rai era stato rivolto anche dalla commissione di vigilanza. Viale Mazzini aveva però fatto ricorso, prospettando tra l'altro di aver offerto a Beha l'incarico di seguire le iniziative legate al digitale terrestre. Incarico che il giudice -informano i legali di Beha, avvocato Domenico e Giovanni D'Amati- ha ritenuto «inadeguato» perchè «generico e non di natura giornalistica».
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Ieri, in vigilanza, c'era invece Bruno Socillo che, senza mezzi termini, ha affermato: «Non c'è nessuna possibilità che Oliviero Beha torni a fare 'Radioacolorì». «Poi il suo rapporto più in generale con la Rai - ha aggiunto - è altra cosa».

«Beha ha una concezione del conduttore - ha detto ancora Socillo - che io non accetto. Non comunica gli argomenti delle puntate della sua trasmissione, non offre il diritto di replica alle persone che vengono accusate nel suo programma, e considera gli interventi della direzione come un attacco personale, e questo anche se mi è capitato solo due volte di chiamarlo al telefono». Alla Vigilanza - che ha chiesto il reintegro di Beha e del suo programma in Rai - Socillo ha ricordato che «esiste una analoga trasmissione, 'La radio ne parlà. Un programma che tratta gli stessi argomenti di quella di Beha, e che è condotta da Margherita Di Mauro, non certo accusabile di essere una sfrenata sostenitrice del centrodestra. Poi su quello che attiene ai rapporti tra me e Beha - ha concluso il direttore - io credo che la mia posizione sia legittima». Intanto ieri il Tribunale di Roma ha dato nuovamente ragione al conduttore chiedendo alla Rai di farlo lavorare e il presidente della Commissione di Vigilanza Claudio Petruccioli ha detto oggi di aver chiesto di acquisire la sentenza del Tribunale.
 

 

 

 

    

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