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24
agosto 2004 |
Abusi Dialer, contestate le lettere Telecom |
Fonte:
www.punto-informatico.it |
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Dialer, contestate le lettere Telecom
L'azienda scrive agli abbonati
che hanno sporto denuncia contro
i dialer gonfiabolletta per
tentare di appropriarsi, questa
l'accusa dei consumatori, dei
denari dei dialer |
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23/08/04 -
Telefonia & C.
- Roma - Diverse le
segnalazioni giunte a Punto Informatico
da parte di abbonati Telecom che hanno
presentato
denuncia contro i
gestori di dialer gonfiabolletta
e che stanno ricevendo dall'operatore
telefonico una singolare lettera.
Lettera che, secondo l'associazione dei
consumatori
ADUC
rappresenta una manovra di Telecom per
incassare i denari dei dialer.
Si tratta di una missiva indirizzata a
chi ha pagato parzialmente le bollette
senza versare, come consigliato a suo
tempo dalla stessa Telecom, quella
parte di addebiti
legati ai dialer. Nella lettera, Telecom
chiede di sapere se, sulla base della
denuncia presentata, l'autorità
giudiziaria abbia o meno disposto il
rinvio a giudizio degli imputati "per
l'accertata frode". "Come noto - spiega
Telecom - (...) gli atti (...) le
vengono notificati in qualità di persona
offesa dal reato".
Telecom annuncia che, in mancanza di
risposta dell'utente, contatterà
l'abbonato direttamente "per la
definizione del reclamo", e sottolinea
che fino a quando ciò non avverrà "restano
sospese le azioni di recupero del
credito degli importi".
La lettera non è piaciuta agli utenti
che l'hanno segnalata a Punto
Informatico i quali temono sia una
manovra dell'azienda per
iniziare le operazioni di recupero
di un credito che a suo tempo lo stesso
operatore aveva ritenuto necessario
sospendere. Una forte critica in questo
senso è stata espressa nelle scorse ore
anche da ADUC, l'associazione dei
consumatori e degli utenti, che si dice
convinta degli intenti di Telecom.
"Gli imputati di accertata frode
- spiega ADUC - sono nella maggior parte
dei casi ignoti, oppure con domicili in
località tipo Papuasia, isoletta/Stato
dei Carabi o del Pacifico. E non ci
risulta che lo status di "ignoto" nel
frattempo sia cambiato per alcuno,
oppure che la "giustizia postale"
italiana sia arrivata in Papuasia, etc.."
Secondo ADUC "la richiesta di Telecom di
informarsi sullo stato dei fatti è solo
fumo negli occhi per
accreditare il proprio presunto
interessamento dalla parte dell'utente
oltre ad una perdita di tempo per
l'utente stesso, perchè se le indagini
fossero terminate il denunciante ne
avrebbe avuto notifica, e sulle indagini
in corso non si possono avere
informazioni". "Questo - continua ADUC -
vuol dire che la prossima comunicazione
di Telecom a questi utenti sarà
la richiesta del pagamento di quanto era
stato decurtato dalla bolletta,
gravato ovviamente di interessi e more,
pena il distacco della linea". |
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Per intervenire:
invia@vivitelese.it |
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