La
newsletter tecnologica di MyTech - 13/9/2004
Iptv, accordo fra Microsoft e Telecom Italia
Anche il carrier italiano entra a far parte
della schiera di operatori che collaborano con
Redmond per lo sviluppo della televisione del
futuro, che sfrutta il protocollo Internet e la
banda larga per la trasmissione del segnale
di Fabio De Lorenzi MyTech
Nel corso dell'ultima
edizione dell'International Broadcasters
Convention,
la divisione che presso
Microsoft
si occupa del settore televisivo ha dato notizia
dell'accordo che porterà a collaborare con lei
nella
sperimentazione e nella distribuzione della
cosiddetta
Iptv,
cioè la televisione che sfrutta il protocollo
Internet.
Quest'ultima si appoggerà quindi anche alla
rete broadband
del carrier nostrano per veicolare i suoi
servizi in abbonamento.
Prima di
Telecom, a siglare un'intesa di questo genere
con
Microsoft
sono stati grandi gruppi media del calibro di
Bell Canada,
del provider indiano Reliance Infocomm, della
statunitense
Sbc Communications
e di Bluewin, sussidiaria del
gestore svizzero Swisscom.
Alla base della piattaforma
Microsoft
c'è un mix tecnologico che
include da un lato l'architettura per la
codifica e la protezione dei contenuti
Windows Media 9 Series e dall'altro il
sistema operativo
Windows Ce
che equipaggia gli "scatolotti" che permettono
di portare il segnale Tv sullo schermo.
Tra i servizi a valore proposti dal sistema,
oltre al supporto dell'alta risoluzione
video c'è la possibilità di gestire la
programmazione con il modello on-demand
e le guide interattive, oltre alla
modalità Pip (Picture-in-picture)
e alla possibilità di dividere lo schermo in
finestre multiple.
www.corriere.it
La televisione interattiva su Adsl sarà
sperimentata con clienti Alice Web tv: accordo
Microsoft-Telecom
Bill Gates avvia anche in Italia i test della
nuova piattaforma per trasmettere video via
cavo.
Bill Gates, numero uno di Microsoft (Ap)
AMSTERDAM - Presto la web tv anche in Italia.
Microsoft ha annunciato un'alleanza con Telecom
che prevede la sperimentazione della piattaforma
Microsoft Iptv (televisione su protocollo
Internet) da parte del più grande operatore
telefonico della Penisola. Per ora l'accordo
prevede la produzione della piattaforma Iptv per
un numero limitato di utenti Alice di Telecom
Italia. Nella prima fase, all'inizio del 2005,
circa un migliaio di utenti potranno quindi
sperimentare la tv interattiva che viaggia su
telefono.
La
soluzione Microsoft ha una doppia applicazione:
la prima riguarda Rosso Alice, la seconda, se
Telecom deciderà di accelerare in questa
direzione, potrà essere la vera tv su Adsl con
ricezione attraverso il televisore. L'annuncio è
arrivato durante la International Broadcasters
Convention (IBC) 2004 di Amsterdam, un'occasione
che ha consentito a Microsoft di rivelare
diverse novità sul fronte della cosiddetta «IPTV»
LA NUOVA TV - Che cos'è l'Iptv? Forse è un serio
concorrente al digitale terrestre. Forse è
qualcosa di meglio della televisione di oggi,
con una partecipazione dell’utente che va ben al
di là del vecchio telecomando. Forse entrambe le
cose insieme. «A differenza dei tradizionali
sistemi di pay-TV presenti oggi nelle nostre
case, la piattaforma di Microsoft TV permette ai
gestori di rete di integrare i servizi della
pay-TV con altri servizi a banda larga
utilizzabili tramite PC, console per videogiochi
e altre apparecchiature domestiche appoggiandosi
a comuni sistemi di back-office e di rete», ha
spiegato Microsoft in un comunicato.
LA
TECNOLOGIA - La piattaforma IPTV di
Microsoft si basa sulla tecnologia Windows Media
9 Series, utilizzata per la codifica e la
protezione dei contenuti, e sul sistema
operativo Windows CE, utilizzato invece
all'interno delle set-top box compatibili. La
pay-TV via Internet proposta dal colosso
americano offre servizi più avanzati come
cambiamento istantaneo del canale e visione
picture-in-picture (una finestra video
all'interno di un'altra immagine) utilizzando
flussi video multipli. La tv Microsoft, già
lanciata in via sperimentale da Bluewin (Swisscom),
oltre al video on demand su un numero illimitato
di canali, consente di mettere in pausa la
trasmissione e vederla in differita dopo qualche
minuto; può ospitare vetrine telematiche per il
tele-shopping; può trasformare il telecomando in
una sorta di tastiera per e-mail e messaggistica
istantanea. Un modello di «interattività spinta»
che presto sbarcherà anche da noi.
CONNESSI CONNESSI
Wind lancia TiVedo: pro e contro del
videotelefono
La
corsa all'oro della telefonia fissa con corredo
di immagini si fa sempre più interessante.
Nonostante il diffondersi e il moltiplicarsi dei
modelli in commercio l'offerta tricolore è
carente sul piano della connettività. Ecco
perché
di
Tommaso Pericle 9/9/2004
Wind risponde al videotelefono fisso di Telecom
Italia con TiVedo. Che non è un videotelefono,
in realtà, ma semplicemente uno schermo da 3,5
pollici, prodotto dall'americana Vialta che
incorpora una telecamera Cmos e un modem
piuttosto lento, a 33,6 Kbps. TiVedo si collega
tramite un jack Rj11 a qualsiasi telefono, fisso
o cordless, purché analogico - esclusi dunque i
centralini digitali - e consente di vedere e
farsi vedere dal proprio interlocutore, alla non
esaltante velocità di 3 frame al secondo, purché
il chiamato sia a propria volta in possesso di
un TiVedo o di un qualsiasi altro apparecchio
per videotelefonia compatibile con lo standard
internazionale Itu H324.
Connessi & connessi » Tutto sull'offerta di
collegamenti Internet I telefoni con lo schermo
vantano una crescente popolarità, tanto che c'è
anche chi, come Campho Advance, che propone di
modificare il Game Boy per trasformarlo in un
gadget per le videotelefonate: il progetto
riguarda al momento il solo Giappone, ma non è
escluso che presto lo vedremo anche dalle nostre
parti. Curiosamente, al momento non è garantita
la compatibilità con il videotelefono Telecom
Italia, tecnologicamente più ambizioso perché
capace di gestire anche Sms, e-mail e fax. In
compenso, le videochiamate di TiVedo sono più
convenienti, visto che gli utenti Wind le pagano
esattamente come le telefonate normali, mentre
chi usa il videotelefono di Telecom Italia paga
6 eurocent al minuto. Il videotelefono può
essere utilizzato anche dai clienti in Carrier
selection o Preselection con altri operatori. In
tal caso la videotelefonata sarà comunque
effettuata e fatturata con Telecom Italia,
sempre a 6 eurocent al minuto. Entrambi i
prodotti costano 199 euro, 299 se se ne acquista
una coppia.
Anche l'Italia sta dunque scoprendo la
videochiamata tra telefoni fissi, dopo averla
assaggiata sui telefonini. Il problema è che
l'intera operazione si basa sulla vecchia
tecnologia analogica e sul doppino in rame.
Altrove, dove le reti broadband (Dsl, cavo
ottico, etc.) sono più diffuse, la videochiamata
sfrutta il Voice over Ip e non solo permette di
vedere meglio il proprio interlocutore - con
video più fluido, più colori e maggior
risoluzione - ma di guadagnare in termini di
interattività: se la videochiamata corre lungo
una linea digitale, invece che arrancare su un
doppino, oltre al video possono transitare
documenti, file audio, fax e immagini in alta
risoluzione. Cioè tutti i mattoncini che, uniti
al software di groupware, costruiscono la
videoconferenza vera e propria. Non è
fantascienza: Time Warner Cable, il secondo più
grande gestore di reti a banda larga degli Stati
Uniti, ha già connesso in via sperimentale 140
mila famiglie texane, e si prepara a lanciare la
videoconferenza ad alta banda in modo massiccio
in tutti gli Stati Uniti. Che di conseguenza
stanno per sperimentare la videoconferenza di
massa, mentre noi ci accontentiamo di strizzare
il rame per far passare qualche fotogramma al
secondo e già ci sembra fantascienza. |