Telese, residenti nuovamente in rivolta per i
fumi emessi dagli oleifici
VITTORIO VALLONE
Telese Terme.
Tornano ad imperversare, ammorbando l’aria, le
esalazioni di esano e la puzza terribile della
sanza. A distanza di anni, la cittadina viene
ancora inondata da fumi e puzza dovuti alla
combustione degli scarti della lavorazione delle
olive.
A
lanciare l’allarme, puntuale in questo periodo
dell’anno, sono numerosi cittadini di Telese
Terme che, soprattutto nelle ore serali, non
riescono neanche più a far arieggiare le proprie
abitazioni. Tra le ipotesi più probabili c’è
sempre quella che gli odori possano venire da
centri di elaborazione della sanza situati alle
porte di Telese. Qualche settimana fa, infatti,
la Legambiente Valle Telesina, con una nota
inviata al Responsabile del Dipartimento dell’Arpac
di Benevento, al responsabile del Distretto
Sanitario 21 di Telese Terme e al sindaco di
Solopaca, ha invitato nuovamente gli organi
competenti ad effettuare controlli presso un
oleificio che si trova nel territorio di
Solopaca.
L’associazione ambientalista, in particolare, ha
segnalato più volte che l’oleificio svolge la
propria attività esponendo enormi cumuli di
sanza sul piazzale e che analoghi problemi sono
probabilmente dovuti ad una cattiva gestione
dell’impianto. Tuttavia ad oggi nonostante
l’interessamento manifestato a più riprese da
parte degli enti competenti il problema non ha
trovato alcuna soluzione, anzi, i disagi per la
popolazione sembrano aggravarsi di anno in anno.
È
il caso di sottolineare che a suscitare il
malcontento e le proteste non è certo solo il
disagio causato dal cattivo odore: il dato più
allarmante e preoccupante sarebbe infatti la
presenza, nei fumi della combustione della sanza,
di un elemento ritenuto altamente tossico,
l’esano, che viene utilizzato proprio per la
lavorazione degli scarti della premitura delle
olive. Altra ipotesi da non scartare è la
possibilità che l’odore nauseabondo possa
provenire da alcune caldaie a sanza utilizzate
da alcune famiglie telesine. |