Nessuna depenalizzazione per chi condivide ma
passa il principio dell'oblazione. Ecco il
quadro della normativa così come esce modificata
dal disegno di legge appena approvato. FIMI:
bene così
24/03/05 - News - Roma - Dopo lunga, lunghissima
attesa sono finalmente state approvate dalla
Camera in via definitiva le sospirate modifiche
alla
Legge Urbani,
modifiche contenute nel DDL 3276-B che trasforma
la normativa contro il file sharing. Novità
assai limitate rispetto a quanto a suo tempo
promesso dallo stesso ministro Urbani e
successivamente dai suoi colleghi di Governo.
La
normativa così modificata prevede le sole
sanzioni amministrative per chi si limita a
scaricare dalla rete contenuti protetti. Le
sanzioni diventano penali se l'utente invece
condivide con altri utenti via Internet
materiali tutelati dal diritto d'autore.
Va
sottolineato che il penale viene attribuito
anche alla condivisione che non abbia scopo di
lucro oltreché, più ovviamente, a chi condivide
a scopo di profitto.
Nei fatti questo significa che l'uso dei
principali sistemi di file sharing può inguaiare
penalmente l'utente che li utilizzi con
contenuti protetti: che si tratti dei software
eDonkey o BitTorrent, vale a dire due delle
piattaforme più utilizzate, infatti, chi li usa
condivide anche quando scarica, un fatto che non
ha però condizionato in alcun modo i promotori
del provvedimento.
Le
modifiche comprendono anche l'oblazione di cui a
lungo si è parlato, ovvero la possibilità di
pagare un'ammenda e le spese procedurali per
estinguere il reato commesso, quello appunto di
condivisione. Una misura che non cancella però
il reato in quanto tale, destinato a rimanere
nel certificato penale del soggetto.
L'oblazione potrà essere effettuata o prima del
procedimento o prima del decreto penale di
condanna. In questo secondo caso le possibilità
di avvalersene sono assai ridotte: non è infatti
infrequente che solo quando si riceve la
notifica del decreto penale si viene a
conoscenza che questo è stato emesso. È dunque
arduo capire come o quando una persona accusata
di tale reato dovrebbe essere in grado di
ricorrere all'oblazione.
Un
quadro completo della nuova normativa è stato
realizzato dall'avv. Daniele Minotti:
Legge Urbani, ecco cosa cambia.
Dell'approvazione della nuova legge Punto
Informatico ha potuto parlare con Enzo Mazza
della FIMI, la Federazione dell'industria
musicale italiana, secondo cui "le modifiche
alla legge Urbani come approvate con il recente
Decreto legge mettono definitivamente ordine nel
sistema sanzionatorio garantendo un meccanismo
di deterrenza graduato e che mantiene
l'efficacia penale contro le violazioni legate
al file sharing".
Secondo Mazza "le iniziative antipirateria
online, che stanno continuando anche nel nostro
paese, potranno così ricevere nuovo impulso in
un contesto di maggiore certezza legislativa".
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