8 maggio 2005
Lago, lettera aperta del PRC a Capasso
Gianluca Aceto

 

 

 

PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA

Circolo “Vera Lombardi” – Telese Terme

 

Lettera aperta al Sindaco di Telese Terme

 

Egregio Sindaco,

nelle scorse settimane alcuni operatori commerciali della zona del lago di Telese hanno riportato all’attenzione delle istituzioni lo stato invivibile dello specchio d’acqua e della strada che lo percorre circolarmente. Polvere soffocante d’estate, allagamenti incredibili alle prime piogge autunnali.

 

Già nella campagna elettorale delle amministrative del 2004, Lei e la sua compagine (con in testa l’ex Sindaco, Giuseppe D’Occhio) non avevate perso occasione per lanciarvi contro l’Amministrazione Provinciale e il Presidente Nardone, rei di aver combinato un pasticcio invece di apportare miglioramenti. Era stata la Provincia, infatti, a mettere i soldi per alcuni interventi di salvaguardia. Certo, nessuno poteva negare che i lavori erano stati eseguiti molto male, disattendendo le aspettative dei cittadini, dei fruitori del lago e degli operatori commerciali.

 

Ma la politica, egregio signor Sindaco, è innanzitutto operazione di verità, oltre che assunzione di responsabilità. Per questo facciamo alcune precisazioni.

 

Primo: entro una quindicina di giorni, la Provincia risponderà alle richieste più urgenti, provvedendo a realizzare efficaci opere di drenaggio e (purtroppo) ad asfaltare la strada. Quest’ultima scelta, che non soddisfa nessuno, è il prodotto dell’esasperazione dei cittadini e degli esercenti, ma è chiaro che riporta il progetto-lago indietro di decenni e non lascia ben sperare per il futuro, poiché il lago tutto potrà essere meno che un’oasi ambientale. Dopo aver provveduto anche all’illuminazione pubblica e dopo aver garantito almeno la pulizia delle sponde mediante propri operatori ambientali, la Provincia non ne vuole più sapere.

 

Foto di Giuseppe Grimaldi

 

Secondo: un resoconto storico. Mentre per tutti i decenni dell’Amministrazione D’Occhio (attuale Assessore ai Lavori Pubblici) si accendevano decine di miliardi di mutui per opere pubbliche di discutibile valore, mai nessun intervento analogo veniva previsto per il lago. Perché? In altri termini: per quali arcani motivi il Comune non investiva con fondi propri per la riqualificazione del lago?

 

La risposta che ci viene in mente è solo una: perché a D’Occhio e ai suoi – molti dei quali si trovano nella Giunta attuale – interessava solo il piano particolareggiato della zona lago, ulteriore occasione di speculazione edilizia mentre mancano ancora le fogne.

 

 

Il nefasto progetto di riqualificazione ambientale, così come richiesto dal Comune alla Provincia (che alla fine, è stata l’unica a metterci dei soldi), prevedeva originariamente che la strada circumlacuale venisse chiusa al traffico veicolare e riservata soltanto ai pedoni e ai residenti. Di qui le scelte dei materiali imposti anche dalla Sovrintendenza ai Beni Ambientali di Caserta. In astratto, quindi, la soluzione era razionale e in perfetta linea con quanto avviene in tutti i posti civili. Se una strada è destinata ad accogliere soltanto i piedi dei passanti può essere realizzata con materiali di scarso impatto ambientale, piuttosto che con l’asfalto.

 

 

Peccato, però, che l’Amministrazione Comunale di Telese non abbia pensato alla necessità di attrezzare la zona con parcheggi e aree di sosta, chiedendo alla Provincia di provvedere a progettarle e a pagarle. Nelle condizioni attuali, naturalmente, non essendoci un piano organico di interventi sulla viabilità e sull’accessibilità alternativa alla zona, le auto (ma anche i mezzi pesanti) non possono che passare attorno al lago, aggravando il dissesto progressivo delle sponde.

 

 

A tutto questo si aggiunga l’ultimazione, da parte del Comune di Solopaca, dei lavori di costruzione del ponte sul fiume Calore, che termina su via Scafa, proprio a ridosso del lago. Giova ricordare come già l’anno scorso il nostro gruppo amministrativo lamentava la mancanza di coordinamento tra i due Comuni interessati, poiché il territorio telesino non appariva in grado, in assenza di una accorta pianificazione urbana e veicolare, di accogliere il nuovo, importante flusso di mezzi. Anche in quella circostanza avevamo visto giusto. L’aggravio per il lago e per la disastrata via Scafa è assolutamente ingestibile.

 

 

Terzo (e qui sta il punto): le competenze gestionali sono del Comune di Telese Terme. Permanendo tutti i dubbi circa la reale vocazione della zona lago, sin da ora rimarchiamo che al Comune di Telese Terme spetta il compito di garantire la vigilanza del lago, troppo spesso ridotto a terra di nessuno in cui i vandali hanno agibilità indisturbata. Solo in questo caso, infatti, sarà possibile prefigurare un futuro se non di eccellenza almeno di normalità. Infatti, dopo i lavori della Provincia, l’Amministrazione Comunale – e solo essa – avrà il compito di garantire le opere, i beni, la manutenzione e la pulizia dell’area, al di là del libro dei sogni che ogni tanto viene aperto davanti alle proteste dei cittadini, e che, siamo pronti a scommettere, decanterete anche nei prossimi giorni.

 

 

Per quanto argomentato, Le avanziamo, egregio signor Sindaco, le seguenti proposte e richieste:

 

  1. Attivazione immediata di un sistema di vigilanza e controllo da parte della Polizia Municipale, il cui Comandante deve prestare maggiore attenzione all’area lacuale e alle zone periferiche più in generale;

 

  1. Richiesta immediata, al Comune di Solopaca, di provvedere alla chiusura dell’accesso al ponte sul fiume Calore, che allo stato non risulta omologato ed è finanche privo di adeguate barriere di protezione. In caso di disinteresse da parte dell’Amministrazione comunale limitrofa, Lei può e deve intervenire provvedendo a chiudere l’accesso in territorio telesino. In tal modo, attendendo che Lei e la Giunta riusciate finalmente e rendervi conto del grave stato di via Scafa, agli abitanti di quella zona si potrà perlomeno assicurare un periodo di minore pressione veicolare;

 

  1. Elaborazione di un programma di manutenzione ordinaria e di pulizia sistematica dell’area, utilizzando personale del Comune;

 

  1. Piantumazione razionale delle sponde. Vanno cioè piantati alberi e vegetazione non infestanti, come è stato fatto di recente, ma tali da ostacolare il cedimento delle sponde;

 

  1. In ultimo, occorre seriamente mettere in previsione l’accensione di un mutuo finalmente utile, reperendo i fondi necessari ad assicurare gli interventi di cui sicuramente ci sarà ancora bisogno. Soprattutto se le richieste di finanziamento avanzate alla Regione non andranno a buon fine.

 

Nella speranza che questa lettera non sia ignorata come quella dell’8 settembre 2004, alla quale non ha mai risposto, Le porgiamo i nostri saluti.

 

 

Telese Terme, 07 maggio 2005

 

Il Direttivo del Circolo PRC “Vera Lombardi”

 

 

    

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