PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA
Circolo “Vera Lombardi” – Telese Terme
Lettera aperta al Sindaco di Telese Terme
Egregio Sindaco,
nelle scorse settimane alcuni operatori
commerciali della zona del lago di Telese hanno
riportato all’attenzione delle istituzioni lo
stato invivibile dello specchio d’acqua e della
strada che lo percorre circolarmente. Polvere
soffocante d’estate, allagamenti incredibili
alle prime piogge autunnali.
Già nella campagna elettorale delle
amministrative del 2004, Lei e la sua compagine
(con in testa l’ex Sindaco, Giuseppe D’Occhio)
non avevate perso occasione per lanciarvi contro
l’Amministrazione Provinciale e il Presidente
Nardone, rei di aver combinato un pasticcio
invece di apportare miglioramenti. Era stata la
Provincia, infatti, a mettere i soldi per alcuni
interventi di salvaguardia. Certo, nessuno
poteva negare che i lavori erano stati eseguiti
molto male, disattendendo le aspettative dei
cittadini, dei fruitori del lago e degli
operatori commerciali.
Ma
la politica, egregio signor Sindaco, è
innanzitutto operazione di verità, oltre che
assunzione di responsabilità. Per questo
facciamo alcune precisazioni.
Primo:
entro una quindicina di giorni, la Provincia
risponderà alle richieste più urgenti,
provvedendo a realizzare efficaci opere di
drenaggio e (purtroppo) ad asfaltare la strada.
Quest’ultima scelta, che non soddisfa nessuno, è
il prodotto dell’esasperazione dei cittadini e
degli esercenti, ma è chiaro che riporta il
progetto-lago indietro di decenni e non lascia
ben sperare per il futuro, poiché il lago tutto
potrà essere meno che un’oasi ambientale. Dopo
aver provveduto anche all’illuminazione pubblica
e dopo aver garantito almeno la pulizia delle
sponde mediante propri operatori ambientali, la
Provincia non ne vuole più sapere.
Foto di Giuseppe Grimaldi
Secondo:
un resoconto storico. Mentre per tutti i decenni
dell’Amministrazione D’Occhio (attuale Assessore
ai Lavori Pubblici) si accendevano decine di
miliardi di mutui per opere pubbliche di
discutibile valore, mai nessun intervento
analogo veniva previsto per il lago. Perché? In
altri termini: per quali arcani motivi il Comune
non investiva con fondi propri per la
riqualificazione del lago?
La
risposta che ci viene in mente è solo una:
perché a D’Occhio e ai suoi – molti dei quali si
trovano nella Giunta attuale – interessava solo
il piano particolareggiato della zona lago,
ulteriore occasione di speculazione edilizia
mentre mancano ancora le fogne.
Il
nefasto progetto di riqualificazione ambientale,
così come richiesto dal Comune alla Provincia
(che alla fine, è stata l’unica a metterci dei
soldi), prevedeva originariamente che la strada
circumlacuale venisse chiusa al traffico
veicolare e riservata soltanto ai pedoni e ai
residenti. Di qui le scelte dei materiali
imposti anche dalla Sovrintendenza ai Beni
Ambientali di Caserta. In astratto, quindi, la
soluzione era razionale e in perfetta linea con
quanto avviene in tutti i posti civili. Se una
strada è destinata ad accogliere soltanto i
piedi dei passanti può essere realizzata con
materiali di scarso impatto ambientale,
piuttosto che con l’asfalto.
Peccato, però, che l’Amministrazione Comunale di
Telese non abbia pensato alla necessità di
attrezzare la zona con parcheggi e aree di
sosta, chiedendo alla Provincia di provvedere a
progettarle e a pagarle. Nelle condizioni
attuali, naturalmente, non essendoci un piano
organico di interventi sulla viabilità e
sull’accessibilità alternativa alla zona, le
auto (ma anche i mezzi pesanti) non possono che
passare attorno al lago, aggravando il dissesto
progressivo delle sponde.
A
tutto questo si aggiunga l’ultimazione, da parte
del Comune di Solopaca, dei lavori di
costruzione del ponte sul fiume Calore, che
termina su via Scafa, proprio a ridosso del
lago. Giova ricordare come già l’anno scorso il
nostro gruppo amministrativo lamentava la
mancanza di coordinamento tra i due Comuni
interessati, poiché il territorio telesino non
appariva in grado, in assenza di una accorta
pianificazione urbana e veicolare, di accogliere
il nuovo, importante flusso di mezzi. Anche in
quella circostanza avevamo visto giusto.
L’aggravio per il lago e per la disastrata via
Scafa è assolutamente ingestibile.
Terzo
(e qui sta il punto): le
competenze gestionali sono del Comune di Telese
Terme. Permanendo tutti i dubbi circa la reale
vocazione della zona lago, sin da ora
rimarchiamo che al Comune di Telese Terme spetta
il compito di garantire la vigilanza del lago,
troppo spesso ridotto a terra di nessuno in cui
i vandali hanno agibilità indisturbata. Solo in
questo caso, infatti, sarà possibile prefigurare
un futuro se non di eccellenza almeno di
normalità. Infatti, dopo i lavori della
Provincia, l’Amministrazione Comunale – e solo
essa – avrà il compito di garantire le opere, i
beni, la manutenzione e la pulizia dell’area, al
di là del libro dei sogni che ogni tanto viene
aperto davanti alle proteste dei cittadini, e
che, siamo pronti a scommettere, decanterete
anche nei prossimi giorni.
Per quanto argomentato, Le avanziamo, egregio
signor Sindaco, le seguenti
proposte e richieste:
-
Attivazione immediata di un sistema di
vigilanza e controllo da parte della Polizia
Municipale, il cui Comandante deve prestare
maggiore attenzione all’area lacuale e alle
zone periferiche più in generale;
-
Richiesta immediata, al Comune di Solopaca,
di provvedere alla chiusura dell’accesso al
ponte sul fiume Calore, che allo stato non
risulta omologato ed è finanche privo di
adeguate barriere di protezione. In caso di
disinteresse da parte dell’Amministrazione
comunale limitrofa, Lei può e deve
intervenire provvedendo a chiudere l’accesso
in territorio telesino. In tal modo,
attendendo che Lei e la Giunta riusciate
finalmente e rendervi conto del grave stato
di via Scafa, agli abitanti di quella zona
si potrà perlomeno assicurare un periodo di
minore pressione veicolare;
-
Elaborazione di un programma di manutenzione
ordinaria e di pulizia sistematica
dell’area, utilizzando personale del Comune;
-
Piantumazione razionale delle sponde. Vanno
cioè piantati alberi e vegetazione non
infestanti, come è stato fatto di recente,
ma tali da ostacolare il cedimento delle
sponde;
-
In ultimo, occorre seriamente mettere in
previsione l’accensione di un mutuo
finalmente utile, reperendo i fondi
necessari ad assicurare gli interventi di
cui sicuramente ci sarà ancora bisogno.
Soprattutto se le richieste di finanziamento
avanzate alla Regione non andranno a buon
fine.
Nella speranza che questa lettera non sia
ignorata come quella dell’8 settembre 2004, alla
quale non ha mai risposto, Le porgiamo i nostri
saluti.
Telese Terme, 07 maggio 2005
Il
Direttivo del Circolo PRC “Vera Lombardi”
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