AMOROSI
I
ds denunciano: epidemia colpisce i randagi nel
canile
Amorosi.
I
diessini, con un documento indirizzato
all'autorità sanitaria, al sindaco a
all'assessore competente, hanno riaffrontato il
problema della tutela dell'animale e della
prevenzione del randagismo, facendo precisi
riferimenti alla Dichiarazione dei diritti
dell'animale (Londra fine settembre 1977) e alle
successive leggi che promuovono e disciplinano
il controllo del randagismo.
Secondo questo documento, munito di supporto
fotografico, molti cani randagi sono stati
alloggiati al depuratore comunale in box privi
dei requisiti previsti dalle leggi vigenti sulla
tutela dell'animale. A dire dei diessini, i cani
vivrebbero «in condizione di sovraffollamento,
in spazi completamente inadeguati, senza sistema
di drenaggio delle acque e dei liquami e quindi
in condizioni assolutamente inadeguate alle loro
necessità fisiologiche e biologiche».
Inoltre, segnalano l'assenza di «locali
finalizzati alla profilassi di animali portatori
di malattie infettive, diffusive e in
particolare delle zoonosi particolarmente
prolifere in queste stagioni». Ma l’allarme più
grave è per una presunta «epidemia di origine
virale che sta decimando gli animali in
questione».
I
diessini, nell'indicare il problema alle
autorità competenti, chiedono la disinfezione
dei box e dei luoghi circostanti, il
trasferimento «degli animali ammalati presso una
clinica veterinaria», le «dovute terapie
preventive per evitare il propagarsi della
suddetta virosi».
Intanto molti amorosini vorrebbero sapere se
esistono le condizioni per costruire sul
territorio un funzionale rifugio comunale per
cani.
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