15 maggio 2005
Allarme per il degrado della Valle Telesina
da Il Mattino

 

 

ALLARME PER IL DEGRADO DELLA VALLE TELESINA, RIFONDAZIONE ALL’ATTACCO

VITTORIO VALLONE Telese Terme.

Dopo l’iniziativa di un gruppo di cittadini ed imprenditori di Telese atta ad avviare una raccolta di firme per aiutare il Lago, si registra sulla tematica l’intervento del Partito della Rifondazione Comunista. Gianluca Aceto, consigliere di minoranza comunista della lista ”Insieme per Telese”, con una missiva indirizzata al sindaco Gennaro Capasso, rileva come la problematica legata allo stato di abbandono dello specchio lacustre telesino non sia da addebitare, così come sostenuto, solo all’amministrazione provinciale di Benevento. «Entro una quindicina di giorni, la Provincia risponderà alle richieste più urgenti, provvedendo a realizzare efficaci opere di drenaggio e ad asfaltare la strada. Quest’ultima scelta, che non soddisfa nessuno, - dichiara Aceto - è il prodotto dell’esasperazione dei cittadini e degli esercenti, ma è chiaro che riporta il progetto-lago indietro di decenni e non lascia ben sperare per il futuro, poiché il lago tutto potrà essere meno che un’oasi ambientale. Dopo aver provveduto anche all’illuminazione pubblica e dopo aver garantito almeno la pulizia delle sponde mediante propri operatori ambientali, la Provincia non ne vuole più sapere».

A questo punto, secondo Rifondazione Comunista, dovrebbe entrare in gioco il Comune di Telese Terme: «Le competenze gestionali sono dell’amministrazione comunale. Permanendo tutti i dubbi circa la reale vocazione della zona lago, sin da ora rimarchiamo che al Comune spetta il compito di garantire la vigilanza del lago, troppo spesso ridotto a terra di nessuno in cui i vandali hanno agibilità indisturbata. Solo in questo caso, infatti, sarà possibile prefigurare un futuro se non di eccellenza almeno di normalità. Infatti, dopo i lavori della Provincia, l’amministrazione comunale, e solo essa, avrà il compito di garantire le opere, i beni, la manutenzione e la pulizia dell’area, al di là del libro dei sogni che ogni tanto viene aperto davanti alle proteste dei cittadini, e che, siamo pronti a scommettere, decanterete anche nei prossimi giorni». Rifondazione Comunista passa poi a formulare alcune proposte: «A nostro avviso - spiega Aceto - bisogna provvedere all’attivazione immediata di un sistema di vigilanza e controllo da parte della Polizia Municipale; inoltrare immediatamente richiesta al Comune di Solopaca affinché provveda alla chiusura dell’accesso al ponte sul fiume Calore, che allo stato non risulta omologato ed è finanche privo di adeguate barriere di protezione.

In caso di diniego da parte del Comune di Solopaca, si potrà provvedere a chiudere l’accesso in territorio telesino. Fondamentale anche l’elaborazione di un programma di manutenzione ordinaria e di pulizia sistematica dell’area, utilizzando personale del Comune; e la piantumazione razionale delle sponde; per coprire le spese - conclude Aceto - si può ipotizzare l’accensione di un mutuo».

 

 

 

    

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