Una petizione promossa dagli esercenti dell’area
contro i guasti di un progetto realizzato dalla
Provincia
Strada sconnessa, tombini inadeguati, materiali
utilizzati scadenti, polvere: le colpe dello
scempio
di
Antonio Vecchiarelli
Quanti anni servono ancora al centrosinistra che
governa la Provincia per risolvere le
"schifezze" realizzate con un progetto che
doveva riqualificare il lago di Telese? La
domanda arriva a quasi due anni dagli
interventi, dopo "l'ammissione di colpa" da
parte di alcuni politici locali e provinciali e
in piena campagna elettorale per le regionali in
cui i rappresentanti locali dell'Unione (la
stessa che guida la Provincia di Benevento)
s'affannano a presentare opportunistiche
elargizioni regionali per lavori prossimi sulla
cui utilità assoluta c'è da discutere, ma
dimenticano lo scempio lago.
A
ricordare i danni arrecati all'area lacustre da
un progetto tutt'altro che azzeccato - se n'è
lamentato perfino il presidente della Provincia
Carmine Nardone e il consiglio comunale di
Telese Terme all'unanimità - c'è una petizione
popolare promossa dai titolari di esercizi
commerciali presenti nell'area lacustre che sarà
recapitata al numero uno della Rocca de' Rettori
e al sindaco di Telese Terme, Gennaro Capasso.
"Strada panoramica dissestata, respiro con buona
dose di polvere per chi s'avventura a
percorrerla a piedi; inadeguatezza dei tombini
di scarico: puntualmente, da qualche anno a
questa parte, ogni scaricata di pioggia provoca
l'allagamento della sede stradale, impedendo
agli scriteriati che ancora non si sono dotati
di idonei mezzi anfibi, la circolazione attorno
il lago; mancanza di panchine e recipienti per
la spazzatura, che a seguito dei recenti lavori
sono stati rimossi e mai sostituiti; scarsa
manutenzione: le banchine galleggianti, sono
semidistrutte; le casupole di legno, fatte
piazzare dalla Provincia, hanno resistito solo
poche settimane...
Resistono intatte solamente le casette di legno
per uccellini, sugli alberi: per fortuna!"
Questi i contenuti salienti della nota che
accompagna il grido: "Aiutiamo il lago"
sottoscritta già da svariate decine di persone.
Un urlo... un disappunto.. che, ormai, ha
gettato alle ortiche anche le scuse pronunciate
a suo tempo da qualche politico locale per i
danni arrecati agli esercizi commerciali.
Troppo tempo è trascorso, troppi i silenzi...
per non parlare, oggi, di mortificazione per
l'ambiente e per gli stessi operatori
commerciali che hanno atteso interventi
risolutori che, al contrario, sono stati solo
abbozzati.
Disattenzione dell'ente Provincia e cos'altro
ancora? Domani è Pasquetta. Il lago offrirà
un'amenità condizionata dai risultati del
pessimo progetto. E gli esercizi commerciali
faranno i conti con la possibilità di fuga dei
vacanzieri. All'Unione o centrosinistra che dir
si voglia, ai politici locali, non
interesserà... presi come sono dalla campagna
elettorale delle solite promesse rigorosamente
non mantenute che servono, però, al compimento
dell'azione, tutt'altro che edificante, dei
trasversalisti in doppio petto. |