E' arrivato
l'autunno.
Qualcuno mi diceva "Vedrai non si supererà
settembre poi tutto finisce" e
già se ne avvertono i segnali.
L'altra sera sono stato al consiglio comunale,
la minoranza a ricordare
quanti e quali mali affliggono la nostra
cittadinanza e le nostre tasche,
la maggioranza a dire che "A Telese niente di
nuovo".
A Telese niente di nuovo, sono aumentate un pò
di tasse, ma purtroppo
sembra che la colpa sia del governo che ha
tagliato nei trasferimenti agli
enti locali e poi dopo il disappunto della prima
ora nessuno ha fatto
barricate, nessuno è sceso in piazza, nessuno ha
bruciato i bollettini: Ma come!?
Non avevamo sempre pensato che le persone si
indignano solo "se toccate
nella tasca" e poi, Macchiavelli non dice che
"Gli uomini dimenticano prima
la morte dei genitori che la perdita del
patrimonio".
A Telese niente di nuovo: o meglio la camorra
sembra essersi insinuata
nel tessuto economico dove sembra faccia grossi
affari con appalti e,
addirittura la mozzarella di bufala; io devo
dire sono un pò preoccupato ma soprattutto mi
prende lo sconforto a pensare che a Telese non
vi siano forze culturali, religiose, economiche,
imprenditoriali che non facciano una denuncia
precisa e circostanziata e che a dircelo sia
stato un giornalista di Caserta.
Sul muro del comune di San Luca in Aspromonte,
paese di Corrado Alvaro,
c'è una scritta che dice "E' perduto quel paese
dove i suoi abitanti pensano
che vivere rettamente sia inutile".
A Telese niente di
nuovo: Giuseppe continua a documentare le
piccole e
grandi disfunzioni, abusi, e quant'altro e
spesso scopri che a commetterle
sono persone con poco senso civico allora: Che
fare?
Beppe Grillo ai tempi di tangentopoli diceva che
"In fondo una mezza
giornata di galera dovremmo farcela un po'
tutti".
E' arrivato
l'autunno e come dice Falconieri "Non
bisogna essere dotati
di acume per rendersi conto che ViviTelese è
riuscito a porsi come foglio
bianco su cui chi lo desideri possa scrivere il
proprio pensiero", anche
senza essere iscritto nei saggi perché in fondo
come canta Masini in una
sua canzone "Io non posso insegnarti la
vita perché ognuno la impara da
sé".
Gino Di Vico
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