..."La pura verità, evidente per chi vuole
vederla, è che l'Occidente in generale e gli
Stati Uniti in particolare hanno creato la più
grandiosa macchina economica che l'uomo conosca.
Il
comunismo, il sistema che promette ricchezza per
tutti, ha in pratica trasformato l'abbondanza in
scarsezza, il sovrappiù in mancanza e la
ricchezza in miseria. La Russia zarista era
un'importante esportatrice di grano,tanto che la
chiamavano la cesta del pane d'Europa; ora la
sua agricoltura è la malattia della cesta. Oltre
il 30% della sua forza-lavoro è occupato nei
campi, mentre negli USA è soltanto il 3 per
cento: eppure l'URSS deve importare decine di
milioni di tonnellate di grano per nutrire il
suo popolo.
Il
"miracolo economico" della Cina, che ingenui
corrispondenti occidentali hanno esaltato per
anni, si è ora rivelato un affare posticcio. Il
"Quotidiano del Popolo" di Pechino ha ammesso di
aver pubblicato molti articoli falsi e
ingannevoli per fare apparire le cose migliori.
Oggi la Cina riconosce che il popolo dispone di
mene grano e riso di vent'anni fa. In Cambogia
la campagna di "purificazione" dei Khmer Rossi
ha portato alla virtuale distruzione di tutte le
forme di civiltà moderna, un ritorno letterale
alla barbarie.
La
quantità di cambogiani sacrificati sull'altare
dell'ideologia ammontava a milioni, anche prima
della più recente invasione vietnamita .
Dovunque vi è un paese diviso, la parte libera
prospera. I tedeschi occidentali sono ricchi due
volte di più di quelli orientali, i cinesi
liberi tre volte rispetto ai cinesi comunisti.
Gli Stati Uniti producono il doppio dell'Unione
Sovietica. Nel complesso, l'Occidente produce
quattro volte di più del blocco sovietico. Il
Giappone, vicino all'URSS e con meno della metà
della sua popolazione, un sessantesimo del suo
territorio e scarsissime risorse naturali, ha
buone prospettive di sorpassare L'Unione
Sovietica nella produzione. La bancarotta
economica del comunismo lo ha costretto a
chiedere aiuto all'Occidente.
Quantunque si sia vantata a lungo dei propri
successi, fin dagli Anni Venti l'URSS dipende
economicamente dall'Occidente. Trovatosi di
fronte al caos economico postrivoluzionario, lo
stesso Lenin invitò le fabbriche occidentali a
impiantare "concessioni" economiche; La mossa fu
salutata come "coesistenza pacifica"
nell'Occidente, ma Lenin la spiegò in modo
diverso affermando a una riunione del partito
comunista:"Le concessioni non significano pace
con il capitalismo, ma guerra su un nuovo
piano".
Le
fabbriche occidentali abboccarono all'amo,
accorrendo numerose e avide per sfruttare quello
che consideravano un ricco, nuovo mercato.
Furono accordate più di trecento "concessioni" e
verso il 1930, secondo un'analisi approfondita,
ogni importante sviluppo industriale nell'Unione
Sovietica era derivato dalla tecnologia
occidentale. Ma appena i sovietici ebbero
carpito il capitale e la tecnologia di cui
abbisognavano, costrinsero le ditte occidentali
ad andarsene.
Nel 1933 non vi erano più concessioni
industriali straniere. Tuttavia in quel breve
periodo di "coesistenza" economica il contributo
Occidentale all'industrializzazione russa fu
così largo che nel 1944 lo stesso Stalin
commentava che i due terzi dei grandi complessi
industriali dell'URSS erano stati costruiti con
assistenza americana. Tale assistenza continuò
durante la Seconda Guerra Mondiale, quando gli
USA inviarono nell'Unione Sovietica aiuti per un
valore di undici miliardi di dollari con il
Lend-Lease.
Dopo la guerra la ricostruzione dell'URSS fu
raggiunta in larga misura saccheggiando la
Germania conquistata. Stabilimenti industriali
che valevano dieci miliardi di dollari furono
smontati trasportati e rimontati. Tra essi vi
era il fior fiore, come la fabbrica Karl Zeiss
(strumenti ottici di precisione), l'industria
automobilistica Opel e lo stabilimento di
Nordhausen dei missili V-2,che servì di base ai
programmi dello SputniK sovietico.
Complessivamente Stalin si impossessò di oltre
il quaranta per cento della capacità industriale
della Germania del 1943. Né tralasciò di
prendersi il talento creativo della Germania:
seimila scienziati, ingegneri e le loro
famiglie, in tutto ventiseimila persone, vennero
trasferiti in una sola notte. Ma quando deve
reggersi da sola l'URSS diventa un incubo per
l'economista. Nel 1969 Breznev inviò una lettera
riservata al Comitato Centrale specificando la
disperata situazione dell'industria.
Il
petrolio, quasi metà del commercio estero, si
sta esaurendo; la Siberia, potenzialmente ricca
di risorse, resta inaccessibile e proibitiva. Il
tasso di crescita della forza-lavoro si sta
contraendo e molti di coloro che ora diventano
maggiorenni sono i musulmani poco istruiti
dell'Asia Centrale sovietica. Le indicazioni
prevedono un più lento tasso di crescita nel
futuro. Il sistema economico comunista,
fortemente centralizzato, con i suoi limitati
incentivi, è incapace di generare nuove
tecnologie creative al ritmo dell'Occidente".
PS.:Il primo navigatore che leggendo questa
pagina ne indovina l'Autore riceverà in dono tre
volumi riguardanti la storia di Telese.
Ezio Esposito. |