6 novembre 2004
Il digitale terrestre bocciato dall'Antitrust
Sandro Forlani

 

 

Non nego che il digitale terrestre potrà essere un passo importante in avanti nella visione casalinga di televisione. Aumentando la qualità e la quantità dei canali, ci sarà sicuramente da trarne vantaggi in termini di soddisfazione e potremo pagare l'esoso canone alla RAi con meno dispiacere.

Ho contestato dal primo minuto la propaganda di regime,di questo regime,che, fortemente ingannevole, millantava qualità del digitale terrestre per ora solo sulla carta.

Articoli come questo che riporto qui sotto, pubblicato in questi giorni su Vnunet.it, al di là del titolo ottimista, dimostra come siamo ancora ai progetti, ai prodromi,alle promesse di vantaggi imminenti ma che sono ancora ben lontani (2006-2007). Queste manovre, affidate a personaggi dal passato purtroppo non brillante nel campo della televisione,confermano solo che siamo  ancora nel momento delle illusioni, delle ricerca di quelle caratteristiche performanti che il digitale terrestre ancora non possiede.

Un settore, quello del digitale terrestre, da seguire con attenzione,ma da trattare con le molle, per non scottarsi.                      

Sandro Forlani.


Tv digitale terrestre: scatta l'ora dei contenuti
Vnunet.it
| 04-11-2004
 

Nasce Input, associazione per dare voce e immagini al digitale terrestre finora accusato di essere soltanto un decoder privo di contenuti
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Input, presieduta da un veterano della Tv come Enrico Manca , è l'associazione per contenuti della televisione digitale terrestre . È stata presentata ieri a Roma un'iniziativa permanente Isimm-Fub per la produzione di idee per una nuova televisione: l'Associazione Input-Contenuti digitale è sorta su iniziativa di ISIMM e Fondazione Ugo Bordoni per favorire tutte le figure professionali che possono contribuire all'ideazione di contenuti e prodotti innovativi di qualità per il digitale terrestre. Input, nella fase iniziale, opera in quattro aree: informazione e formazione, contatti e networking, ideazione e produzione, analisi e documentazione. Alla presentazione, avvenuta all'Arciliuto e coordinata dal giornalista Guido Barlozzetti, sono intervenuti per Isimm il Presidente Enrico Manca e il Vice Presidente vicario Massimo Fichera e, per la Fondazione Bordoni, il Presidente Giordano Bruno Guerri e il Direttore Generale Guido Salerno. Presidente di Input è Enrico Manca, ma alla guida si alterneranno ogni anno i presidenti delle due società fondatrici. Input si propone di costituire un tavolo di riflessione comune dove far confluire e dialogare i diversi operatori della convergenza: studiosi, artisti, autori e tutte le figure professionali che possono lavorare per il digitale terrestre. Solo intrecciando competenze e diffondendo saperi, formando nuove professionalità, ideando, sperimentando e monitorando noi stessi e ciò che ci accade intorno, sarà possibile realizzare una televisione digitale terrestre che rappresenti un salto sul piano dell'innovazione e della qualità. Input si propone di realizzare un osservatorio permanente delle trasformazioni in atto nel settore televisivo e dei media digitali. In particolare, oggetto di monitoraggio saranno i nuovi format e i servizi interattivi. Innovazioni tecnologiche e dinamiche di convergenza, best practice internazionali, situazione nazionale e locale.

 

Il digitale terrestre bocciato dall'Antitrust
Vnunet.it
| 02-11-2004

Mediaset ha già pronto il ricorso contro la decisione che ha giudicato fuorvianti gli spot sul digitale terrestre. Ma si profilano nuove nubi all'orizzonte del Dtt, anche da parte di Adiconsum
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Sembrava tutto filare liscio per la nuova era del digitale terrestre : dopo la celebrazione in pompa magna a Smau 2004, la riconferma degli incentivi nella nuova Finanziaria. Invece non è tutto oro quel che luccica, e il digitale terrestre sta attirando strali su di sé da molteplici parti. Innanzitutto la decisione dell'Antitrust: è stata condannata Mediaset, insieme ad altre imprese, per i messaggi pubblicitari giudicati ingannevoli sulla promozione della televisione digitale terrestre e dei decoder offerti con il contributo statale di 150 euro. Mediaset ha già fatto sapere che intende ricorrere contro la decisione dell'Antitrust in quanto ha sempre considerato di pubblico dominio la conoscenza della “sperimentalità del servizio e la limitatezza della copertura”. Ora però anche Adiconsum ribadisce i concetti alla base della sua denuncia contro gli spot ingannevoli all'Antitrust: la televisione digitale terrestre è in fase sperimentale, non è accessibile a tutti, non è gratuita e non è ancora interattiva. Nel frattempo al coro dei no, questa volta contro i finanziamenti pubblici al Dtt, si stanno unendo anche associazioni di categoria di player del settore che denunciano la mancata conversione degli impianti da analogico a digitale. C'è molta confusione, e tutto è ancora da chiarire.Come da più parti si dice da mesi con forza.
 

    

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