1 novembre 2004
Viviamo proprio in provincia. Meno male…
Sandro Forlani

 

 

Com’è bella la provincia,

com’è piccola la provincia,

com’è confusa la provincia,

com’è comica la provincia.

 

Piena di polemiche inutili,

piena di strade e di negozi,

con tante parole futili,

e di vetrine e di lamenti mai sazi.

 

Con tanta gente che lavora,

con tanta gente che produce,

con tanta gente che mormora,

che va in coma solo se gli pesti un alluce.

 

Con le reclame sempre più grandi,

coi magazzini e le scale vuote,

che ha paura delle fughe in avanti,

che non c’era giovedì,perchè aveva bucato le ruote.

 

Che ha paura di chi fa i capricci,

che non vuole vedere chi collabora,

che non vuole che ti impicci,

che dice di esistere ma deve provarlo,ancora.

 

Che dice di fare, per non fare niente,

che parla di sub-stanze della politica,

che solo sei mesi fa appoggiava apertamente,

e che adesso critica chi, oppositore,non sempre ci litiga.

 

C’è anche chi perde le coordinate spazio-temporali,

stigmatizza chi s’appassiona al suo lavoro,

e dal pulpito sbagliato lancia i suoi strali,

e fa comunicati sul Commercio di straforo.

 

Di questo passo gli sbandieratori di Firenze,

vorran sapere di che si è parlato giovedì,

senza sapere che le loro assenze,

molti dei presenti,certamente, strabenedì.

 

Ci siamo trovati in sessanta sereni e calmi,

senza pensare a tanti retroscena,

per poi scoprire, come al solito,colmo dei colmi,

che all’indomani sarebbe stata la solita cantilena.

 

Ma adesso basta, diciamo che ci siam stancati,

le chiacchiere a vuoto non voglion finire,

la prossima riunione,di malattia mando i certificati,

e resto a casa, a veder la Juve,per non rincretinire.

 

Intanto passerà anche questo Natale,

senza Presepe Vivente e con le strisce blù,

per le cose concrete deleghiamo Carnevale,

ma,oggi,per il Commercio,le parole non bastano più.

 

Per finire,chissà se servirà per sdrammatizzare,

e comunque è giusto dire,anche se mi addoloro,

che ha sbagliato l’Associazione Commercianti a non partecipare,

e ha sbagliato Marilia a non mandare la carrozza ad ognuno di loro.

 

Ha sbagliato un poco anche la Confartigianato,

abbiamo sbagliato noi che ci accaloriamo,

ha sbagliato Diego Vallone , Presidente indignato,

ma se ci prendiamo troppo sul serio,non mostriamo,

 

in fondo, troppo buon senso. Facciamo tutti un passo indietro,

e, finalmente, ricominciamo ad incontrarci con un altro metro.

Tutte queste cose, dette in rima,

faranno incazzare più o meno di prima ?

.

In fondo siam tutti contenti di vivere in provincia,

ci si vede ogni giorno ed alla fine tutto si acconcia.

Sandro Forlani, per perdere tempo,

e per far perdere tempo.

 

    

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