12 settembre 2004
A Telese solo turismo di basso profilo
Carlo Franco

 

 

Da Realtà Sannita n° 13 1/15 settembre 2004

Più che negativa la stagione estiva

A Telese solo turismo di basso profilo

Manca un progetto di alto livello e le manifestazioni svolte danneggiano l’immagine della città. La Festa dell’UDEUR potrebbe essere un’occasione da sfruttare con intelligenza

Tradizionalmente, con la chiusura della festa dell’UDEUR a Telese Terme si fa il primo bilancio sull’andamento della stagione estiva che è ormai agli sgoccioli. La festa dell’UDEUR ha chiuso i battenti il giorno cinque di questo mese con grande soddisfazione degli organizzatori sia per quantità di pubblico intervenuto, sia per qualità dei dibattiti organizzati. Volendo esprimere qualche considerazione sull’andamento della stagione turistico-termale telesina forse non si può essere molto soddisfatti.

Da un punto di vista termale, non c’è che dire: l’affluenza ai padiglioni delle cure è ancora oggi molto alto e lo sarà certamente fino alla chiusura degli stabilimenti, almeno così è stato anche negli anni passati. Le note dolenti vengono fuori quando si considera la voce “turismo” nella cittadina termale; è lì che non si riesce a fare il salto di qualità e la dimensione turistica di Telese rimane sempre modesta, disperatamente modesta, entro i confini provinciali, al massimo regionali.

Spesso si dice che non c’è mentalità adeguata e questo è forse, anzi senza forse, vero. Se si pensa che il lago è ancora un cantiere aperto, con tutti i disagi del caso, ci si convince che l’affermazione di cui sopra è sacro¬santa.

Se si pensa che le manifestazioni realizzate a Telese in questa estate sono state di una modestia esasperata, con un cartellone predisposto in collaborazione tra l’Impresa Minieri che gestisce le terme, il Comune e la PRO LOCO di Telese, ci si convince ancora di più che non c’è mentalità adeguata, ma potrebbe ben dirsi anche che non c’è volontà e capacità. C’è viceversa un pressappochismo che fa paura.

In merito al lago va detto che in un incontro avutosi ad inizio d’estate (intanto già tardi per preparare la stagione estiva ...) tra i tecnici dell’Amministrazione Provinciale (ing. Foschini ) e gli amministratori comunali telesini ci fu l’impegno da parte della Provincia a completare i lavori. Questo non c’è stato, anzi, siccome i lavori sono in itinere, è successo quello che purtroppo di norma succede in casi del genere, e cioè che la mano teppistica ha fatto enormi danni.

Ha quasi sfasciato quei box in legno appoggiati lì e che certamente sarebbero serviti a qualcosa ad opera compiuta. In merito al discorso più generale del turismo a Telese, c’è molta approssimazione. Si son fatte delle iniziative quasi per dovere istituzionale, senza motivazione giusta, senza crederci insomma.

Il cartellone preparato e realizzato ispirerebbe tanti giudizi negativi ma è sufficiente dire che certamente non era adeguato ad un centro termale che ha la presunzione (legittima) di fare anche turismo in collegamento stretto con gli altri paesi della valle.

Ci si continua ad ostinare a non voler ideare per Telese una manifestazione importante da realizzare con continuità negli anni, a cui legare il nomi di Telese e della valle telesina, e che possa essere conosciuta oltre i confini regionali. La festa dell’ UDEUR da un punto di vista turistico, procura questo ritorno di immagine, ecco perché si dovrebbe lavorare ad affiancare un valido progetto di promozione turistico-termale a partire appunto, da poche ma valide manifestazioni.

Telese per il passato era tutt’altra cosa in questo campo. I responsabili di questo delicato settore dovrebbero sapere che nel turismo non si può realizzare la politica del tirare a campare: o ci si crede, o no. Se sì, bisogna darsi da fare seriamente

CARLO FRANCO

 

    

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