Da
Realtà Sannita n° 13 1/15 settembre 2004
Più che negativa la stagione estiva
A
Telese solo turismo di basso profilo
Manca un progetto di alto livello e le
manifestazioni svolte danneggiano l’immagine
della città. La Festa dell’UDEUR potrebbe essere
un’occasione da sfruttare con intelligenza
Tradizionalmente, con la chiusura della festa
dell’UDEUR a Telese Terme si fa il primo
bilancio sull’andamento della stagione estiva
che è ormai agli sgoccioli. La festa dell’UDEUR
ha chiuso i battenti il giorno cinque di questo
mese con grande soddisfazione degli
organizzatori sia per quantità di pubblico
intervenuto, sia per qualità dei dibattiti
organizzati. Volendo esprimere qualche
considerazione sull’andamento della stagione
turistico-termale telesina forse non si può
essere molto soddisfatti.
Da
un punto di vista termale, non c’è che dire:
l’affluenza ai padiglioni delle cure è ancora
oggi molto alto e lo sarà certamente fino alla
chiusura degli stabilimenti, almeno così è stato
anche negli anni passati. Le note dolenti
vengono fuori quando si considera la voce
“turismo” nella cittadina termale; è lì che non
si riesce a fare il salto di qualità e la
dimensione turistica di Telese rimane sempre
modesta, disperatamente modesta, entro i confini
provinciali, al massimo regionali.
Spesso si dice che non c’è mentalità adeguata e
questo è forse, anzi senza forse, vero. Se si
pensa che il lago è ancora un cantiere aperto,
con tutti i disagi del caso, ci si convince che
l’affermazione di cui sopra è sacro¬santa.
Se
si pensa che le manifestazioni realizzate a
Telese in questa estate sono state di una
modestia esasperata, con un cartellone
predisposto in collaborazione tra l’Impresa
Minieri che gestisce le terme, il Comune e la
PRO LOCO di Telese, ci si convince ancora di più
che non c’è mentalità adeguata, ma potrebbe ben
dirsi anche che non c’è volontà e capacità. C’è
viceversa un pressappochismo che fa paura.
In
merito al lago va detto che in un incontro
avutosi ad inizio d’estate (intanto già tardi
per preparare la stagione estiva ...) tra i
tecnici dell’Amministrazione Provinciale (ing.
Foschini ) e gli amministratori comunali
telesini ci fu l’impegno da parte della
Provincia a completare i lavori. Questo non c’è
stato, anzi, siccome i lavori sono in itinere, è
successo quello che purtroppo di norma succede
in casi del genere, e cioè che la mano
teppistica ha fatto enormi danni.
Ha
quasi sfasciato quei box in legno appoggiati lì
e che certamente sarebbero serviti a qualcosa ad
opera compiuta. In merito al discorso più
generale del turismo a Telese, c’è molta
approssimazione. Si son fatte delle iniziative
quasi per dovere istituzionale, senza
motivazione giusta, senza crederci insomma.
Il
cartellone preparato e realizzato ispirerebbe
tanti giudizi negativi ma è sufficiente dire che
certamente non era adeguato ad un centro termale
che ha la presunzione (legittima) di fare anche
turismo in collegamento stretto con gli altri
paesi della valle.
Ci
si continua ad ostinare a non voler ideare per
Telese una manifestazione importante da
realizzare con continuità negli anni, a cui
legare il nomi di Telese e della valle telesina,
e che possa essere conosciuta oltre i confini
regionali. La festa dell’ UDEUR da un punto di
vista turistico, procura questo ritorno di
immagine, ecco perché si dovrebbe lavorare ad
affiancare un valido progetto di promozione
turistico-termale a partire appunto, da poche ma
valide manifestazioni.
Telese per il passato era tutt’altra cosa in
questo campo. I responsabili di questo delicato
settore dovrebbero sapere che nel turismo non si
può realizzare la politica del tirare a campare:
o ci si crede, o no. Se sì, bisogna darsi da
fare seriamente
CARLO FRANCO |