30 agosto 2004
Perché Liverini?
Ilario Franco

 

 

Cari amici di ViviTelese, l'ultimo intervento di Sandro Forlani ha richiamato una esperienza politica, per me particolare. Mi riferisco all'Elezioni del '95 quando a contendersi l'amministrazione del Comune vi erano tre liste, di cui due capeggiate rispettivamente da Pasquale Massaro e Maria Prevete.

 

La prima delle due, come ricorda correttamente Sandro, era una Lista fortemente trasversale sostenuta da uomini e donne con esperienze politiche molto diverse. Al contrario la Lista di Maria era, anche se non ufficialmente, molto caratterizzata politicamente essendo sostenuta dall'allora Partito Popolare, dal PDS e dal gruppo dei tesserati di Rifondazione (il circolo del PRC nascerà solo nel Novembre dello stesso anno).

 

Ovviamente molte persone, che aderirono a questo progetto, non avevano nessuna tessera di partito e, francamente, per molti di loro avrei difficoltà a collocarli. Ho aderito con convinzione a quest'ultimo progetto ed insieme ad altri ci sembrò opportuno uscire pubblicamente con un manifesto in cui si criticava pesantemente il modo in cui era stata composta la Lista "Massaro".

 

La nostra critica non metteva in dubbio le singole persone in quanto tali, ma il progetto in sé, visto come il risultato di una incapacità di analisi per cui la Destra si distingue dalla Sinistra e viceversa. Ancora oggi sono convinto delle notevoli differenze per le quali Bertinotti può risultare "simpatico" ma non per questo se ne posso condividere gli obiettivi e la strategia politica. Che si abbia la forza di guardare oltre le barricate è un segno di maturità e rispetto per l'individuo visto come cittadino della propria comunità, comportamento da non confondere con la disponibilità ad annullare le proprie convinzioni.

 

Fatta questa premessa mi sembra opportuno chiarire perchè ho condiviso, sin dall'inizio, il progetto Liverini, sostenuto da una Lista trasversale che, per alcuni aspetti, ricorda l'esperienza "Massaro".

 

Gli anni di amministrazione D'Occhio hanno rappresentato la demolizione del  rapporto tra chi amministra e chi delega, basato sul semplice e corretto principio che gli interessi del singolo non dovrebbero mai prevalere su quelli generali.

 

Al contrario il Sindaco D'Occhio non si è mai opposto alla richiesta del singolo cittadino. Il risultato è stato che negli anni i singoli interessi si sono sommati, creando un un falso sviluppo le cui conseguenze sono ricadute direttamente sui cittadini: le tasse comunali sono l'esempio più tangibile insieme al debito contratto dal Comune.

 

Per non parlare del caotico sviluppo urbano. Il tutto non per migliorare la vivibilità, che pure ha un costo, ma per dar conto al proprio elettorato, in uno scenario dove la Politica perde di valore, diventando il mezzo per i raggiungere il proprio obiettivo: forza contrattuale che possa assicurare visibilità personale ed incarichi di rilievo (vedi Autorità di Bacino).

 

Ecco, la Lista Liverini ha rappresentato la possibilità di rompere il "giocattolo", di riaprire le finestre avendo la voglia di affacciarsi, con la consapevolezza di un proprio ruolo, quello di cittadini partecipi ed attendi. Con un intervento sulle pagine di questo Sito, durante la campagna elettorale, auguravo una "Stagione di svolta", intesa come la possibilità di creare un corretto rapporto tra cittadini, forze economiche ed Amministrazione. Un obiettivo che riguarda tutti, forze di Destra come di Sinistra e che oggi rappresenta la priorità.

 

Non vi nascondo che il mio desiderio era ed è la possibilità di rivedere, un giorno, una chiara e naturale contrapposizione politica, dove gli schieramenti sono il frutto di un comune percorso e non la conseguenza di un sistema malato. Queste mie considerazioni non sminuiscono affatto il compito della Lista Liverini. Al contrario le davano un ruolo ancora più carico di responsabilità: non solo amministrare correttamente ma anche ricostruire una coscienza civile. Mi auguro che questo possa essere raggiunto anche dai banchi dell'opposizione, con tutte le difficoltà presenti.

 

Questo mio intervento non è stato solo stimolato dai ricordi di Sandro ma anche da una discussione avuta con amici di Telese. Commentando i risultati elettorali mi dissero di aver votato solo per l'Europee in quanto non vi era una Lista che potesse rappresentarli. Spero che le suddette mie motivazioni siano un valido argomento per rivedere le loro posizioni.

 

Buon lavoro,

Ilario.

 

    

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