8 ottobre 2004
Animata inconcludenza e "cyber politic"
Rosario Lavorgna

 

 

La politica delle “puerili” circostanze e della congegnata macchinazione anti sviluppo e anti progresso. Il Sannio gran maestro della ‘cyber politic’.

Di Rosario Lavorgna

 

Il Sannio principe del Foro, imperatore indiscusso delle diatribe verbali inconcludenti e anacronistiche, sommo Oracolo di sventure per l’uno e l’altro fronte, sofisticatissima macchina anti sviluppo ed anti progresso, Imbonitore unico di verità –dogmi imposte e radicate in una società poco incline all’iniziativa privata, per la quale la verità era, è e sarà solo Roma, mentre la politichetta locale s’accapiglia su risibili circostanze rese lance acuminate per colpire questo e quello indistintamente, procurando gioia e danaro solo ad editori ed edicolanti.

 

Questo lancinante odio personale, prima che politico, non solo ha portato ad ‘alzheimizzare’ lo sviluppo dell’intera area geografica, ma ha fatto di peggio, creando i presupposti del blocco totale dell’interlocutorio vero e finalizzato allo sviluppo reale e tangibile di un territorio in preda ai padri padroni di turno che non hanno alcun interesse nella crescita sociale ed economica, dovendo mantenere un potere che altrimenti finirebbe con l’agognata conquista.

 

E allora inizia a piovere, a diluviare promesse di benefici, di grandi opere, di lavoro, di una vita dignitosa e meno disonorevole. In tutto ciò il Sannio è gran maestro, dopotutto se si fosse verificato almeno 10% di ciò che è stato promesso dal 1999 ad oggi, il nostro territorio dovrebbe essere una minuscola ma ricchissima Svizzera del sud. Ma ciò non è avvenuto e non avverrà in un prossimo futuro, almeno fino a quando la politica, quella strana arte di filosofare sulla la vita altrui, non cesserà di essere unicamente ricettacolo di consensi reali, a fronte di promesse virtuali.

 

Non è altro che una ‘cyber politic’, finalizzata a combattere e combattersi vicendevolmente senza infamia e senza lode, sapendo già in anticipo che lo sviluppo voluto dal popolo sovrano è impraticabile perché impatta con gli interessi elettorali dei partiti e della partitocrazia, la vera ed unica sovrana di questa strana ma affabile democrazia.

 

    

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