Dio mio quant’è noiosa, tediosa, inconcludente,
asfissiante, irriverente e gratuita la politica
sannita.
di
Rosario Lavorgna
Ma
è possibile che chi ci rappresenta in seno alle
istituzioni non abbia null’altro da fare che
tediarci dalla mattina alla sera con polemicucce
gratuite degne delle migliori osterie paesane?
Ma è possibile che le migliori intenzioni
proclamate, ribadite e sottolineate durante le
campagne elettorali debbano così miseramente
adeguarsi a faide politiche localizzate frutto
di livore e vendette personali della più bassa
delle leghe? Ma è mai possibile che sullo
scontro irrazionale su circostanze che
rappresentano solo ed unicamente eventi, Cerreto
Sannita docet, si possa far lucrare editori ed
edicolanti, beffandosi dell’intelligenza
collettiva e abusando della pubblica pazienza?
Ma vi pare mai possibile che il Sannio debba
crescere sulla scorta di argomentazioni tribali
perché quelle reali rappresentano un impegno
concreto ed attivo, termini rimossi dal
vocabolario politico della nostra terra?
Vi
sembra giusto che tutti noi cittadini siamo
costretti ad essere informati su argomentazioni
che posso tangere al massimo la nostra ilarità,
ma sono ben lontane dal nostro tornaconto?
Non ci sembra proprio di essere andati a votare
affinché gli eletti si raccontassero
quotidianamente le “corna”; viceversa il nostro
voto doveva essere finalizzato ad eleggere dei
rappresentanti che potessero prendere per mano,
nel senso reale e non figurato del termine, la
nostra provincia ed accompagnarla verso uno
sviluppo adeguato, sostenibile e produttivo per
tutti.
Ma
è evidente che in provincia di Benevento la
polemica pubblica e privata ha sostituito il
confronto, tramutando le idee in pure battute di
spirito utilizzate per sdrammatizzare in caso di
evenienza.
Rosario Lavorgna
Giornalista
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