Continuiamo a ricevere segnalazioni da parte dei
dipendenti del Consorzio "Terme di Telese", in
ordine all'eccessivo ritardo con cui sono
pagati. A lamentarsi maggiormente sono i
lavoratori stagionali, che qualche volta vengono
remunerati solo l'anno successivo a quello di
riferimento. Generalmente si ricevono i Soldi di
luglio ed agosto nel periodo natalizio, tranne
durante le campagne elettorali amministrative,
però, nelle quali i tempi della paga si
accorciano notevolmente (è un vero peccato che
si voti solo ogni cinque anni).
Per lo più si tratta di soggetti con un'economia
familiare debole, il più delle volte costretti
ad arrangiarsi con lavori occasionali per
"sbarcare il lunario". All'interno della
struttura termale, peraltro tenuta in pessimo
stato di manutenzione a parte lo spazio dove
ogni anno fa la passerella Mastella, i
dipendenti non possono certo ribellarsi a questo
stato di cose, pena la non riassunzione
nell'anno successivo.
Se
è per questo gli stessi dipendenti non hanno
neanche accesso al titolo d'inquadramento
riferito alla loro stessa assunzione, ne per
quanto tempo vengono assunti. Il tutto gli viene
ufficialmente comunicato solo a fine rapporto
stagionale. Ciò significa che se qualcuno
volesse "alzare un pochino la testa" per
rivendicare un proprio diritto, potrebbe
ritrovarsi ipso facto assunto per una sola
settimana e dopodichè licenziato in tronco.
È
solo un aspetto marginale degli equivoci
retroscena della gestione delle Terme di Telese,
che trova conforto e complicità
nell'amministrazione locale, soprattutto nella
chiacchierata figura dell'ex sindaco e
nell'atteggiamento omertoso di altre istituzioni
sannite non meno responsabili. Insomma, allo
stato, gli amministratori delle Terme di Telese
non hanno nulla da temere da nessuno. Come a
dite: gestire le terme è una vera e propria
"Pacchia".
Domenico Longo
L'altra voce - Dicembre 2004
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