Se
ne è andato un amico di tutti.
Ma
adesso la tristezza diventa veramente
insopportabile.
Giovanni Vivenzio ti vogliamo bene. Riposa in
pace.
10
agosto - Sandro Forlani
Che brutta e ingiusta storia.
Qual è la maledizione che ha colpito la nostra
Comunità ?
Solo due ore fa lo zio mi aveva detto che era
stazionario e che c'erano speranze !
Stringiamoci alle nostre famiglie e preghiamo
per Giovanni e la sua famiglia. Fermiamo
l'allegria per un po' e pensiamo alla tristezza
di chi soffre.
10
agosto - Alessandro Liverini
In
morte del compagno Giovanni
Cupa è la notte
del nostro cuore che batte.
Aspetta, o luna,
che io m'addormenti,
ho paura.
Rompe il silenzio
un vuoto; una voce
s'alza nel vento.
Un lamento.
Corri
è partita la vita,
senza saluti, né baci.
All'orizzonte
un pugno, nel cielo.
Giovanni.
10
agosto - Eliseo Vecchi
Qualche settimana fa viene fuori la notizia
della malattia di Giovanni; l'ho presa molto
male (porca miseria queste cose capitano sempre
ai bravi ragazzi), per conoscenza so che queste
patologie quando interessano il cervello sono
molto spesso fatali, ma ho cercato di non
abbandonarmi al pessimismo e ho sperato che
questo caso potesse essere l'eccezione a
conferma di una tragica regola.
Nei giorni che sono seguiti, con crescente
apprensione, ho chiesto aggiornamenti sulle
condizioni di salute di Giovanni, come risposta
ho ricevuto il solito arcobaleno di notizie
(coma, coma farmacologico, tumore benigno,
tumore maligno ecc.), purtroppo le distorsioni
del passaparola in questi casi sono inevitabili,
ma verso le venti di stasera sono stato
informato che nel primo pomeriggio di oggi tutte
le congetture, le interpretazioni, le
distorsioni ed anche purtroppo le speculazioni e
lo sciacallaggi avevano fatto il loro tempo ed
anche la vita del povero Giovanni era giunta al
capolinea.
Conoscevo Giovanni da circa dieci anni, nessuna
frequentazione assidua, lo incontravo spesso per
strada, a volte qualche conversazione davanti ad
un caffè o appollaiati sul muretto di Orfitelli,
non perdevo occasione per scambiare qualche
battuta, un paio di anni fa una cena insieme,
con dannoso omaggio finale di tre litri del suo
eccezionale (diceva lui) vino.
Senza tirarla troppo per le lunghe quel ragazzo
mi era simpatico, mi faceva piacere incontrarlo
e salutarlo, una cosa che mi sempre colpito, era
il suo modo di camminare, con quel suo incedere
un po' sornione era una presenza costante sulla
tratta stazione (dove abitava) terme, lo avevo
ribattezzato l'uomo che cammina, lo si poteva
incontrare a qualsiasi ora del giorno sempre a
piedi e sempre su quella strada, in alcuni
periodi addirittura, era talmente presente che
oramai associavo il Viale Minieri a Giovanni.
L'ultimo incontro qualche giorno prima della
diagnosi, il sottoscritto in preda alla solita
crisi ipoglicemica si era piombato con
particolare determinazione nel Paiolo per il
solito gelato, Giovanni nel mentre, si
intratteneva davanti al bar con alcuni amici,
avendo capito tutto, nell'attimo in cui mi sono
allontanato dal bancone, dopo avervi riposto il
gelato, con la complicità di Gianluca Serafini
hanno fatto sparire il cornetto e si sono goduti
la mia scenata di panico ridacchiandomi alle
spalle.
10
agosto - Alessandro Grimaldi
La
notizia di Giovanni mi ha cambiato le vacanze.
Conoscevo Giò da diversi
anni, parlavo sempre e con molto piacere, spesso
ci offrivamo un caffé.
Sono triste, la nostra comunità viene ancora
segnata, stringiamoci al dolore familiare, e nel
silenzio assoluto preghiamo per lui.
Ciao Giovanni.
11
agosto - Vincenzo Pacelli
Un
altro ragazzo è scomparso...
Addio Giovanni...
12 settembre - Rosanna e Serafino
Ciao Gianni, siamo una coppia di Benevento,
Rosanna e Serafino. Abbiamo conosciuto la
tua vicenda attraverso le parole di una
persona che ti e' stata molto vicina nei
giorni in cui hai scoperto il male che ti
affliggeva. Mia madre Assunta ( Rosanna ) ti
ha conosciuto in ospedale e subito si e'
affezionata a te per la tua dolcezza e la
tua generosita'. Tu la cercavi, le
manifestavi spesso il tuo affetto e lei ci
raccontava di quanto sei speciale e
altruista. Attraverso le sue parole abbiamo
cominciato a sperare ogni giorno che il male
sparisse al piu' presto. Ogni giorno le
chiedevamo di te, abbiamo pregato affinche'
tu riuscissi a guarire e abbiamo pianto
quanto purtroppo te ne sei andato; potra'
sembrarti strano che ci siamo affezionati a
te senza nemmeno conoscerti. Ma e' cosi'.
Ciao Gianni
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