10 agosto 2004
E' morto Giovanni Vivenzio
 

 

 


 

10 agosto - Michele Massaro

 

Se ne è andato un amico di tutti.

Ma adesso la tristezza diventa veramente insopportabile.

Giovanni Vivenzio ti vogliamo bene. Riposa in pace.

 

 


 

10 agosto - Sandro Forlani

 

Che brutta e ingiusta storia.

Qual è la maledizione che ha colpito la nostra Comunità ?

Solo due ore fa lo zio mi aveva detto che era stazionario e che c'erano speranze !

Stringiamoci alle nostre famiglie e preghiamo per Giovanni e la sua famiglia. Fermiamo l'allegria per un po' e pensiamo alla tristezza di chi soffre.

 

 


 

10 agosto - Alessandro Liverini

 

In morte del compagno Giovanni

Cupa è la notte
del nostro cuore che batte.
Aspetta, o luna,
che io m'addormenti,
ho paura.

Rompe il silenzio
un vuoto; una voce
s'alza nel vento.
Un lamento.

Corri
è partita la vita,
senza saluti, né baci.

All'orizzonte
un pugno, nel cielo.

Giovanni.
 


 

10 agosto - Eliseo Vecchi

 

Qualche settimana fa viene fuori la notizia della malattia di Giovanni; l'ho presa molto male (porca miseria queste cose capitano sempre ai bravi ragazzi), per conoscenza so che queste patologie quando interessano il cervello sono molto spesso fatali, ma ho cercato di non abbandonarmi al pessimismo e ho sperato che questo caso potesse essere l'eccezione a conferma di una tragica regola.

 

Nei giorni che sono seguiti, con crescente apprensione, ho chiesto aggiornamenti sulle condizioni di salute di Giovanni, come risposta ho ricevuto il solito arcobaleno di notizie (coma, coma farmacologico, tumore benigno, tumore maligno ecc.), purtroppo le distorsioni del passaparola in questi casi sono inevitabili, ma verso le venti di stasera sono stato informato che nel primo pomeriggio di oggi tutte le congetture, le interpretazioni, le distorsioni ed anche purtroppo le speculazioni e lo sciacallaggi avevano fatto il loro tempo ed anche la vita del povero Giovanni era giunta al capolinea.

 

Conoscevo Giovanni da circa dieci anni, nessuna frequentazione assidua, lo incontravo spesso per strada, a volte qualche conversazione davanti ad un caffè o appollaiati sul muretto di Orfitelli, non perdevo occasione per scambiare qualche battuta, un paio di anni fa una cena insieme, con dannoso omaggio finale di tre litri del suo eccezionale (diceva lui) vino.

 

Senza tirarla troppo per le lunghe quel ragazzo mi era simpatico, mi faceva piacere incontrarlo e salutarlo, una cosa che mi sempre colpito, era il suo modo di camminare, con quel suo incedere un po' sornione era una presenza costante sulla tratta stazione (dove abitava) terme, lo avevo ribattezzato l'uomo che cammina, lo si poteva incontrare a qualsiasi ora del giorno sempre a piedi e sempre su quella strada, in alcuni periodi addirittura, era talmente presente che oramai associavo il Viale Minieri a Giovanni.

 

L'ultimo incontro qualche giorno prima della diagnosi, il sottoscritto in preda alla solita crisi ipoglicemica si era piombato con particolare determinazione nel Paiolo per il solito gelato, Giovanni nel mentre, si intratteneva davanti al bar con alcuni amici, avendo capito tutto, nell'attimo in cui mi sono allontanato dal bancone, dopo avervi riposto il gelato, con la complicità di Gianluca Serafini hanno fatto sparire il cornetto e si sono goduti la mia scenata di panico ridacchiandomi alle spalle.


 

10 agosto - Alessandro Grimaldi

 

La notizia di  Giovanni mi ha cambiato le vacanze.  Conoscevo Giò da diversi
anni, parlavo sempre e con molto piacere, spesso ci offrivamo un caffé.

Sono triste, la nostra comunità viene ancora segnata, stringiamoci al dolore familiare, e nel silenzio assoluto preghiamo per lui.


Ciao Giovanni.

 


 

11 agosto - Vincenzo Pacelli

 

Un altro ragazzo è scomparso...

 

Addio Giovanni...

12 settembre - Rosanna e Serafino

Ciao Gianni, siamo una coppia di Benevento, Rosanna e Serafino. Abbiamo conosciuto la tua vicenda attraverso le parole di una persona che ti e' stata molto vicina nei giorni in cui hai scoperto il male che ti affliggeva. Mia madre Assunta ( Rosanna ) ti ha conosciuto in ospedale e subito si e' affezionata a te per la tua dolcezza e la tua generosita'. Tu la cercavi, le manifestavi spesso il tuo affetto e lei ci raccontava di quanto sei speciale e altruista. Attraverso le sue parole abbiamo cominciato a sperare ogni giorno che il male sparisse al piu' presto. Ogni giorno le chiedevamo di te, abbiamo pregato affinche' tu riuscissi a guarire e abbiamo pianto quanto purtroppo te ne sei andato; potra' sembrarti strano che ci siamo affezionati a te senza nemmeno conoscerti. Ma e' cosi'. Ciao Gianni

 

Per intervenire: invia@vivitelese.it