AMOROSI. MURO CONTRO MURO TRA MAGGIORANZA E
OPPOSIZIONE
Elezioni 2004, riesplode la polemica
Dopo la sentenza del Tar, nuove accuse dei Ds su
giunta e Pro loco
VITTORIO BARBIERI
Amorosi.
La
battaglia politico-amministrativa tra
maggioranza e opposizione continua a colpi di
comunicati-manifesti.
E
gli spazi di negoziazione e di confronto tra le
parti sembrano restringersi sempre di più.
L'ultimo comunicato-manifesto dal titolo "Il
corso delle cose", col quale i diessini
riaccendono i fari della riflessione sulla
sentenza del Tar del 24 febbraio con cui si
dichiaravano valide le elezioni della primavera
scorsa, e sugli attacchi che avrebbero subito,
con due distinti comunicati, da parte
dell'amministrazione comunale e del presidente
della Pro loco. Secondo i rappresentanti del
partito della Quercia, l'amministrazione
comunale e il presidente della Pro loco
sarebbero incappati in un classico autogol.
Con le loro esternazioni, sempre a dire dei
diessini, avrebbero fatto ufficialmente
apprendere all'intera comunità che «l'attuale
maggioranza e la sua naturale appendice - cioè
la Pro loco - rappresentano solo ed
esclusivamente una parte, minoritaria, del paese
e non, come sarebbe doveroso, tutta la
collettività». Ribadiscono di aver condiviso
l'iniziativa dei consiglieri di minoranza di
proporre il ricorso elettorale al Tar.
E
ora, pur esprimendo massimo rispetto per la
sentenza del Tar, non ne condividono le
motivazioni che sarebbero «deboli rispetto alla
rilevante problematica oggetto della
controversia». Inoltre, esprimono
disapprovazione per il fatto che «all'indomani
dell'esito del ricorso magicamente è comparso in
piazza, che è bene ricordare essere di tutti,
uno striscione che chiunque avesse avuto
veramente rispetto di tutti i cittadini non
avrebbe mai pensato di esporre».
E,
in sintonia con il pensiero di Karl Marx,
ricordano che il diavolo si nasconderebbe nei
dettagli. Secondo il loro ragionare, i discorsi
sulla pacificazione sociale diventano poco
credibili e molto lontani dalla realtà amorosina.
In uno dei passaggi del comunicato-manifesto si
lamentano pure del fatto che il presidente della
Pro loco «non abbia creduto opportuno accettare
la leale manifestazione di solidarietà ma anzi
abbia preferito fare sgradevoli allusioni».
E
naturalmente sostengono «la necessità che la Pro
loco sia al di sopra delle parti e che i
cittadini abbiano percezione di ciò». Anche il
gruppo di maggioranza, a tempo di record, ha
provveduto a diffondere un altro
comunicato-manifesto dal titolo "La politica non
è matematica, e la matematica non è opinione",
per dare risposta tempestiva ai ragionamenti
sviluppati dai diessini. In verità, nella
comunità sta crescendo il numero delle persone
che reputano che alimentare il fuoco delle
polemiche possa, a lungo andare, ingessare gli
slanci ideali della politica, che, intesa come
servizio dovrebbe coinvolgere la più larga
partecipazione di popolo, non solo nel momento
elettorale, e la condivisione delle scelte
concepite e perseguite anche fuori della sede di
partito.
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