COMUNICATO STAMPA
Il
gruppo consiliare “Insieme per Telese” ritiene
utile ritornare sul bilancio di previsione
approvato dalla maggioranza con i voti contrari
dell’opposizione, affinché tale importante
strumento di governo (o di mal governo) possa
essere conosciuto quanto più possibile da tutti
i cittadini. Con il bilancio di previsione
l’amministrazione comunale decide come reperire
e come spendere le proprie risorse finanziarie.
E’
di tutta evidenza, come nel caso del Comune di
Telese, che se le risorse sono limitate vi è la
necessità incalzante di fare scelte oculate e di
saper indirizzare le risorse su fattori di
sviluppo e di sostegno per chi più avverte
disagi e difficoltà.
Bisogna subito precisare che per un eccesso di
spese della precedente amministrazione, quella
dell’attuale assessore ai lavori pubblici.
Giuseppe D’occhio, oggi il comune di Telese è
classificato tra gli enti non virtuosi e quindi
non può avvalersi di un sistema premiante
riservato invece agli enti rientranti fra quelli
virtuosi. L’attuale amministrazione, in perfetta
comunione d’intenti con quella precedente, ha
approvato un bilancio di previsione che non
rispetta il patto di stabilità. Praticamente
sfora il limite imposto dalla legge finanziaria,
prevedendo una maggiore spesa di € 1.318.000.
Come pensa il sindaco Capasso di tagliare quella
somma,
in fase gestionale, per rientrare nei limiti di
spesa? E come pensa il sindaco di
Telese di poter rispettare anche il secondo
limite, e cioè quello dei pagamenti, che nel
2005 non devono superare i 5.276.000 euro?
I
dubbi che ci vengono sono forti e fondati se si
pensa che nel 2004 i pagamenti in argomento sono
stati di oltre 5.700.000 euro, e le attuali
esigenze di cassa sono notevolmente aumentate
visto che sono stati previste anticipazioni di
cassa presso il tesoriere per 2.500.000 euro,
che lasciano chiaramente intendere che vi sono
necessità di dover effettuare pagamenti non
altrimenti dilazionabili. Il mancato rispetto
del patto di stabilità produrrà ulteriori
limitazioni con conseguenze negative sulle
opportunità di sviluppo del nostro Comune.
I
cittadini di Telese dovranno sborsare tra tasse,
imposte e balzelli vari, euro 5.130.000 (dieci
miliardi di vecchie lire), mentre i soldi
provenienti da trasferimenti Statali e Regionali
sono di euro 621.000 circa.
Ci
limitiamo ad evidenziare le seguenti spese:
·
Personale circa
1.700.000 euro,
·
Rimborso di quote
per mutui e prestiti 808.326 euro,
·
Interessi passivi
e oneri finanziari 642.353 euro.
Per acquisto di beni di consumo e prestazioni di
servizi è prevista una spesa di circa 2.147.000
euro; la residua parte sono spese riferite ad
obblighi che non producono utilità.
Il
quadro appare desolante, soprattutto
considerando i tanti contenziosi, non iscritti
in bilancio, che si profilano all’orizzonte,
come quello promosso dall’Italmeco per un
credito di 650.000 euro.
La nuova amministrazione,
divorata dai vecchi debiti contratti da
D’occhio, non riesce a risollevarsi e si ostina
a perseguire purtroppo una strada senza
orizzonti di sviluppo, poiché non è in grado
di incidere su quei 2.147.000 di euro che si
riferiscono a spese telefoniche, al consumo
dell’acqua ed energia elettrica, alle
manutenzioni ordinarie eseguite a cottimo
fiduciario sui beni mobili ed immobili, alle
assicurazioni, all’assistenza e alla consulenza
tecnica, legale ed amministrativa, alle
indennità di carica e di presenza degli
amministratori, all’acquisto di cancelleria e
stampati.
Insomma le uniche risorse disponibili per
rilanciare lo sviluppo economico della nostra
cittadina vengono schiacciate e depotenziate.
Infatti le risorse destinate a funzioni
prioritarie per una cittadina che si candida ad
essere un territorio turistico-termale sono
risultate irrisorie e mortificanti: alla cultura
ed ai beni culturali euro 30.700, al campo
turistico euro 54.000, allo sviluppo economico
euro 15.000 e ai servizi produttivi euro 600.
E
a questo sconcerto se ne aggiungono altri: i
cittadini pagano un servizio di depurazione per
un depuratore che da anni non funziona, le
strade del nostro paese sono in completo
dissesto, le reti fognarie mai completate e
quelle che ci sono cominciano a dare i primi
segnali di inefficienza, strutture pubbliche
inesistenti (fin’anche l’aula del consiglio
comunale è di raro squallore) e da ultimo una
pista ciclabile recentemente inaugurata è stata
inondata dalle acque del torrente Grassano.
Il
primo atto di vera responsabilità che il sindaco
e gli assessori, come peraltro da loro promesso
in campagna elettorale, sarebbe quello di
rinunciare, in una fase così delicata, alle loro
sostanziose indennità.
Tuttavia, seppure sollecitati più volte, i
suddetti amministratori non si sono mostrati
affatto disponibili a prendere tale decisione.
Evidentemente ancora non si sono resi conto che
le casse del Comune di Telese versano in un
stato di coma profondo, nonostante tutti gli
sforzi di rastrellare altri soldi con l’aumento
dell’ICI (che è diventata una vera via crucis
dei cittadini) per i terreni agricoli, per i
suoli edificabili e con una annunciata, quanto
improbabile, serrata lotta all’evasione
fiscale.
Telese Terme, 31 maggio 2005
Gruppo Consiliare
“Insieme per Telese”
Da
Il Mattino dell'1 giugno 2005
Telese Terme, l’obiettivo adesso è la caccia
agli evasori
Il Consiglio comunale di Telese Terme ha
approvato il bilancio di previsione 2005 con
12 voti favorevoli, quelli dell'intera
maggioranza e 4 contrari dell'opposizione.
Una previsione, quella per l'anno 2005, che come
esposta dal primo cittadino Gennaro Capasso al
Consiglio comunale, dovrà servire soprattutto
per equilibrare gli investimenti effettuati dal
Comune negli anni scorsi, senza però pesare
ulteriormente sui cittadini.
L'obiettivo principale è quindi quello di non
gravare sulla pressione fiscale ai cittadini e
di non aumentare le tariffe a domanda
individuale. Nuove entrate nelle casse comunali
potranno aversi abbattendo l'evasione tributaria
e istituendo un canone per la pubblicità.
Razionalizzazione delle spese senza incidere
però sulla vivibilità.
Il
capogruppo di ”Insieme per Telese” Giovanni
Liverini ha definito il nuovo strumento
finanziario «un bilancio che dimostra una
cattiva gestione finanziaria». |