22 novembre 2004
Avversione per Berlusconi a scuola
segnalazione di Davide Zoppi

 

 

A scuola la versione dal francese diventa avversione per Berlusconi.

<<Ci obbligano a vedere Fahrenheit 9/11>>

La denuncia degli studenti dei licei chiavaresi: l’ideologia prevale anche nelle lezioni.

di Ferruccio Repetti su il Giornale-Genova e Riviere

di domenica 21 novembre 2004

Saggio di francese, in un liceo di Chiavari: l’insegnante assegna la versione da tradurre come compito in classe, e gli studenti s’accorgono subito di dover affrontare un “classico”. Un classico dell’ideologia di sinistra. Niente a che fare, dunque, con Manzoni o Pirandello: la traduzione nella lingua d’oltralpe va fatta su un articolo tratto dal quotidiano “La Repubblica”, casualmente dedicato a un’invettiva contro Silvio Berlusconi, il governo e la Casa delle libertà.

C’è anche, nell’articolo – ma è sempre un caso -, un passaggio contro il presidente degli Stati Uniti Gorge W. Bush, e l’imperialismo americano finanziato dalla lobby dei petrolieri texani. <<Una maniera come un’altra per impratichirsi con l’attualità del linguaggio>> è la motivazione distribuita dal maestro ai discepoli.

<<Un tentativo, fin troppo scoperto, di contrabbandare messaggi politici a senso unico, rigorosamente rosso>> è invece l’interpretazione di Davide Zoppi, responsabile di Alternativa studentesca, l’associazione degli studenti liberi, e rappresentante della Consulta provinciale degli studenti di Genova.

<<E non è che questo dell’insegnante di francese sia un episodio isolato>> aggiunge Zoppi. Che spiega:<<La situazione nelle nostre scuole, da questo punto di vista, si sta aggravando, si può dire, di giorno in giorno. Esiste una fascia preponderante di docenti che esercita una pressione ideologica fortissima sui ragazzi. Diciamo che l’80 per cento, forse una percentuale anche superiore di insegnanti è orientata a sinistra, e quel che è peggio fa politica di sinistra anche nelle ore di lezione, inserendo l’analisi faziosa nell’ambito degli argomenti più diversi>>.

Al Liceo classico Delpino di Chiavari, ad esempio: qui l’esperienza di Zoppi è diretta in quanto personale. <<Non è vero – sottolinea l’esponente di Alternativa studentesca – che l’estremismo ideologico sia tramontato, tutt’altro. Esiste, eccome, ed è presente nei ragazzi anche perché alimentato dagli insegnanti>>. La riprova più recente è sotto gli occhi di tutti: quattro studenti hanno promosso una iniziativa da organizzare nell’ambito dell’assemblea periodica d’istituto, in programma il prossimo 29 novembre. La proposta riguarda la proiezione dell’ormai noto lungometraggio <<Fahrenheit 9/11>> del regista militante (a sinistra) Michael Moore, che ha suscitato tante polemiche dentro e fuori gli Stati Uniti, rivelandosi poi un formidabile flop a vantaggio dell’obiettivo politico che voleva andare a colpire.

<<Niente di male – sostiene comunque Zoppi – se si vuole mandare la gente al cinema. Ma qui le cose stanno in modo diverso: l’assemblea degli studenti è convocata al Teatro Cantero, dove al posto del dibattito sui temi scolastici si vedrà il film di Moore. A pagamento: 2 euro e mezzo a testa. Chi non vuole assistere allo spettacolo, deve portare la giustificazione scritta. Ma l’eventuale rifiuto di Fahrenheit 9/11 andrà a incidere sul cumulo di assenze che fanno mancare i punti di credito scolastico ! Se non è discriminazione ideologica questa…>>. Il bello è – si fa per dire – che l’iniziativa degli studenti ha ricevuto il regolare consenso delle autorità scolastiche: il preside, infatti, ha firmato la circolare di autorizzazione, anche se non è ancora dato sapere se si presenterà di persona in prima fila alla proiezione.

<<Ma se credono che ci dobbiamo rassegnare, sbagliano di grosso – conclude Zoppi – Anzi, di fronte alla malafede, capita che l’effetto sia contrario. E’ appena successo in America, succederà anche qui, nonostante le traduzioni pilotate di francese e i lungometraggi strampalati di Moore>>.

 

    

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