Consiglio, sì alla variante al PRG
San Salvatore Telesino / La modifica allo
strumento urbanistico con l’astensione dei
gruppi di minoranza L’opposizione: «Seri dubbi
sulla legittimità della nuova delimitazione di
approvabilità dell’articolo 28»
(vipa)
Consiglio Comunale particolarmente vivace quello
svoltosi qualche giorno fa presso la casa
municipale di Via Gioia. Avvisaglie di
schermaglie già al primo punto all’ordine del
giorno relativo alla lettura ed approvazione dei
verbali della precedente seduta. In merito, i
due gruppi di opposizione, «Nuovi Orizzonti»,
capeggiato da Fabio Romano, e «Un nuovo giorno
per San Salvatore», guidato da Emilio Bove,
hanno lamentato «sostanziali ‘mancanze’ nella
redazione dei verbali rispetto a quanto
dichiarato in aula». Bove, in particolare, ha
auspicato l’adozione, a breve, del sistema della
fonoregistrazione, «a tutela di tutti,
maggioranza e minoranza».
La
discussione è poi entrata nel vivo con la
trattazione del secondo punto posto all’ordine
del giorno relativo alla variante generale al
Piano Regolatore Generale. In merito si sono
susseguiti gli interventi di Romano e di Bove
che hanno fortemente dissentito da quanto
rappresentato negli indirizzi programmatici
precedentemente illustrati dall’assessore
all’Urbanistica, Luigi Di Virgilio. In
particolare, i due rappresentanti
dell’opposizione hanno evidenziato che «in
questi anni non c’è stato alcuno sviluppo
armonico degli insediamenti produttivi. Anzi c’è
stata una devastazione del territorio
sansalvatorese».
Critico ma improntato alla concretezza il
successivo intervento di Vincenzo Cicchiello il
quale ha precisato che «dopo un colpevole
ritardo è giunto il momento di intervenire in
maniera inderogabile sul PRG, facendo anche
delle scelte coraggiose». Ma, ad infiammare
l’assise è stato l’esame del terzo argomento di
trattazione relativo alla delimitazione
territoriale di applicabilità dell’articolo 28,
comma 6, del Piano Regolatore generale
disciplinante le costruzioni destinate alle
attività artigianali, commerciali e turistiche,
norma che richiama l’art.25 del PRG che, a sua
volta, disciplina la costruzione nelle zone
miste per artigianato e abitazione (cosiddette
D3).
In
merito i due gruppi di minoranza consiliare pur
manifestando favore per la delimitazione di
applicabilità della norma in questione, hanno
assunto una posizione netta ritenendo che la
stessa fosse non solo lacunosa in quanto
fortemente penalizzante per le piccole realtà
artigianali ma anche, così come prospettata,
illegittima da un punto di vista giuridico
(secondo l’opposizione si lederebbero diritti
già acquisiti e ciò darebbe adito alla
presentazione di una lunga serie di ricorsi
contro il Comune di San Salvatore). Sulla
questione, in un clima di incertezza e
disorientamento generale, si sono susseguiti
diversi interventi.
Quindi, dopo una sospensione di seduta
consiliare di oltre mezz’ora, richiesta,
peraltro, dal consigliere di maggioranza Leucio
Mazzarelli, il presidente del Consiglio, Luigi
Di Virgilio, dopo che il gruppo capeggiato da
Creta aveva apportato delle modifiche alla bozza
di deliberazione da approvare, ha ritenuto
opportuno porre ai voti l’argomento. Ovviamente
c’è stata l’astensione dei due gruppi di
minoranza i quali ritenendo preliminarmente che
«l’argomento doveva essere trattato in tutt’altro
modo anche con il coinvolgimento e la
partecipazione attiva dell’opposizione, hanno
confermato i dubbi di legittimità
precedentemente espressi ritenendoli non fugati
neanche a seguito della estemporanea variazione
alla proposta fatta dalla maggioranza che non
consente una approfondita valutazione riguardo
alla normativa vigente».
Successivamente il Consiglio ha approvato con
l’astensione delle minoranze la proposta di
riparto dei fondi Cipe e con il voto contrario
delle minoranze la convenzione del testo di
disciplina della rete «Informagiovani del
Distretto scolastico numero 9».
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