Il
segretario Biondi propone un luogo di confronto
per trovare una sintesi unitaria tra le diverse
anime
Un
coordinamento politico permanente. E' quanto
propongono i Democratici di sinistra
all'indomani delle polemiche insorte nel gruppo
di opposizione "Insieme per Telese".
L'insediamento del centro pastorale che vede i
diessini favorevoli, alla base di quella che è
vista la disgregazione del gruppo di opposizione
di "Insieme per Telese". "Per noi DS - si legge
in una nota diffusa dalla segreteria del partito
- l'espansione di Telese deve avvenire in
maniera graduale, privilegiando una edilizia
residenziale di qualità, strutture ricettive e
di servizio, prevedendo piazze, fontane e verde
pubblico, con il contemporaneo potenziamento e
adeguamento della rete fognaria, del sistema
viario e dell'illuminazione pubblica.
Se
fossimo noi ad amministrare, la Piana diverrebbe
il laboratorio per uno sviluppo completamente
diverso da quello a cui abbiamo assistito a
Telese negli ultimi dieci anni. L'attuale
amministrazione, invece - continua la nota -
sembra muoversi in continuità con le logiche del
passato, che hanno portato ad uno sviluppo
urbano caotico e irrazionale con una carenza
cronica di servizi e infrastrutture; allo
sperpero di danaro pubblico con un forte
indebitamento del Comune; ad una sempre maggiore
tassazione dei cittadini; ad un abbassamento
della qualità della vita. Questo modello di
sviluppo non deve estendersi anche alla Piana e
troverà nei DS una ferma opposizione". Il
partito condivide le preoccupazioni espresse in
Consiglio sul futuro delle aree circostanti al
centro pastorale, ma queste non sono di ostacolo
all'elemento di valorizzazione del territorio
che il centro costituisce. Prospettive della
coalizione politica che i Ds hanno contribuito a
costruire. "Occorre costruire gli strumenti e i
modi per trovare una sintesi tra le diverse
sensibilità".
Per i Ds è stato un errore andare divisi al voto
sulla nuova chiesa. Sarebbe stato meglio optare
per l'astensione, in attesa di futuri
chiarimenti da parte dell'amministrazione
comunale sugli insediamenti previsti nelle aree
circostanti al futuro centro pastorale.E'
mancato, a giudizio della Quercia, il
coordinamento tra le diverse forze che si sono
aggregate prima delle elezioni, dando vita alla
lista guidata da Gianni Liverini."Il gruppo
consiliare - scrivono i fassiniani, estendendo
l'analisi a tutto il primo anno di attività - è
vissuto in una sorta di autosufficienza,
scollegato dal confronto quotidiano con le forze
che hanno dato vita alla coalizione". E a questo
punto? E' necessario fermare le polemiche e
aprire una fase seria di riflessione all'interno
dell'opposizione.Il partito suggerisce di indire
rapidamente una riunione tra il gruppo
consiliare tutto, i partiti politici e gli altri
candidati della lista, per concordare i modi e
le forme per garantire un coordinamento politico
permanente della coalizione."Si tratta - afferma
il segretario dei DS Pasquale Biondi - di
costruire un luogo di confronto politico
stabile, una sorta di direttivo politico
dell'opposizione, che permetta di trovare di
volta in volta una sintesi unitaria tra le
diverse anime dell'alleanza, prima che si
svolgano i consigli comunali. Ma anche un luogo
idoneo a programmare una strategia politica di
lungo periodo".
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