TELESE TERME / La crisi nel gruppo di
opposizione «Insieme...» Di Mezza non sbatte la
porta, ma chiede autonomia e flessibilità
Valuta positivamente l'insediamento del centro
pastorale sulla contrada Piana sia per la storia
della cittadina, sia per gli sviluppi culturali
derivanti, sia per le caratteristiche proprie di
Telese Terme: città di servizi. Giuseppe Di
Mezza, colui che con il voto favorevole in
Consiglio al progetto della nuova chiesa e
l'annesso centro pastorale, ha gettato in crisi
il gruppo di minoranza di "Insieme...", difende
la sua scelta, difende la sua storia politica (è
stato sindaco di Telese negli anni '80 e già
allora la necessità di un centro parrocchiale
era stata avvertita dalla sua amministrazione)
dagli attacchi che gli sono stati indirizzati.
Parla degli interessi della comunità da
raccordare - data l'esiguità del territorio
telesino - con gli interventi programmati dai
paesi confinanti, parla del suo moderatismo
messo a dura prova in un gruppo che si è
costituito unendo storie diverse su di un
programma. "Un programma che non possiamo
realizzare - commenta Di Mezza - perché abbiamo
perso le elezioni ed è mutata la nostra azione.
Il mio suggerimento al gruppo è stato: siccome
la pensiamo in modo diverso, accordiamoci sulle
cose da fare e stabiliamo il comportamento che
dobbiamo tenere su ogni singola argomentazione.
Questo non è stato possibile ottenerlo".
E'
mancato quello che il consigliere definisce "il
grande lavoro di mediazione sui problemi",
necessario in una coalizione dove i rischi di
uno spostamento a sinistra o di appiattimento su
Rifondazione che dir si voglia, non mancano.
Chiede "autonomia e flessibilità": un criterio,
questo, più che necessario laddove sensibilità
diverse si accomunano. E lo fa anche in una
lettera indirizzata al capogruppo della lista
"Insieme per Telese-Lista Liverini", ai
candidati e per conoscenza ai consiglieri
comunali del gruppo e alla sezione dei D.S. di
Telese Terme. "A seguito della discussione
avvenuta nell'ultimo Consiglio Comunale -scrive
Di Mezza - a proposito dei "Lavori di nuova
costruzione della Chiesa" e delle conseguenti
prese di posizione di taluni componenti del
gruppo sull'argomento, anche con dichiarazioni
alla stampa; tenuto conto della
strumentalizzazione che si è fatto del caso...;
ti chiedo, questa volta in via formale ed
ufficiale (tante altre volte l'ho già fatto in
via informale senza ottenere risultato alcuno)
che tu convochi il gruppo per una discussione
serena ed approfondita,, sulla "linea politica
(amministrativa) che il gruppo deve osservare da
qui in avanti..."
Nella riunione - aggiunge Di Mezza - io sosterrò
il criterio della "Autonomia e Flessibilità"
sulle posizioni da assumere in Consiglio,
autonomia e flessibilità che tengano conto della
storia politica di ognuno di noi e della volontà
di ognuno di noi di decidere al meglio tenendo
presente solo gli interessi della comunità
telesina e non altro". Nessuna rottura,
insomma... in attesa della convocazione della
riunione.
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