Oggi, dopo più di un anno di opposizione,
dichiari di essere oppresso e schiacciato dal
gruppo politico di appartenenza, ove riscontri
il prevalere di posizioni a te non congeniali. A
parte il controverso episodio dell'ultimo
consiglio comunale, connotato anche da equivoci
sui quali mi soffermerò più avanti, resto
veramente sorpreso sulle altre tue affermazioni
e valutazioni. Ho sempre ritenuto che la tua
adesione alla compagine "Insieme per Telese -
Lista Liverini" sia stata un'adesione convìnta
ad un progetto politico di rinnovamento e
cambiamento per il nostro comune.
Tutte le decisioni e iniziative della lista,
nata da una felice intuizione e composta da
tante sensibilità politiche molto diverse tra
loro, sono state sempre discusse e condivise
democraticamente, raggiungendo dì volta in volta
il miglior punto d'equilibrio, anche grazie alle
necessarie mediazioni. Il risultato avuto non mi
è sembrato catastrofico, grazie all'impegno di
tutti i candidati. Anzi, personalmente lo reputo
di grande rilievo, pur avendo dovuto registrare
una sconfitta. Insinuare dubbi e sospetti mi
sembra veramente ingeneroso da parte tua. Tutte
le iniziative di opposizione sono state sempre
condivise da te, non ti sono state mai imposte.
Ricordo, anzi, che in qualche occasione,
allorquando per tuoi improcrastinabili impegni
di lavoro non hai potuto partecipare alle
riunioni di gruppo, sei stato puntualmente
informato.
Ti
abbiamo spesso lasciato, presso il tuo studio,
copia dei documenti redatti perché tu li potessi
esaminare e approfondire,. Ricordo anche, per
puro amore di verità, quando ti abbiamo
unanimemente difeso dalle lamentele e dalle
rimostranze di un cittadino che riteneva di
essere stato offeso da alcune tue dichiarazione
fatte, tempo fa, nel corso di un consiglio
comunale. Al contrario, ricordo bene che su
alcune posizioni di non unanimità l'intero
gruppo ha aderito alle tue indicazioni, come ad
esempio in occasione di nomine di rappresentanti
delle commissioni. Chi era su altre posizioni
avrebbe dovuto dire forse di aver subito la tua
volontà? Quindi, caro Rito, nessuno ti vuoi
mettere cappelli scomodi in testa. E' regola di
buona e sana democrazia che in un gruppo ci sia
dialettica, confronto e ragionamento.
L'aver deciso di autoisolarti, come dici di aver
fatto fin dalla campagna elettorale, e
continuare a farlo adesso senza condividere
alcuna progettualità, mi sembra veramente
riduttivo. I tuoi elettori ti hanno dato
il
loro consenso per un progetto: quello della
lista "Insieme per Telese -Lista Liverini". Per
questo motivo, da parte mia, continuerò a
rappresentare quella lista fino alla fine del
mandato, senza condizionamenti e imposizioni di
gruppi e di partiti politici, ai quali non
appartengo. Mi auguro che il tuo annunciato
desiderio di dissociarti dal gruppo non sia solo
un pretesto, da ascrivere a mie dichiarazioni
ritenute da te offensive. Se ciò è accaduto è da
attribuire esclusivamente ad equivoci e
strumentalizzazioni da parte di chi ne ha
interesse.
La
mia volontà nel rilasciare quelle dichiarazioni
è stata quella di voler riaffermare e dare forza
alle tesi sostenute in consiglio comunale da me
e da altri due consiglieri del nostro gruppo.
Volevo semplicemente dire che la tua posizione
non doveva dissociarsi dalla posizione
maggioritaria del nostro gruppo (tre su cinque),
il cui indebolimento (dovuto alla tua astensione
e al voto favorevole dell'altro consigliere) ha
prodotto di contro una maggiore facilità di
affermazione degli interessi perseguiti dai
nostri avversari. Non ritengo che all'ordine del
giorno vi fossero problemi attinenti alla
coscienza individuale di ciascuno di noi,
rispetto ai quali - sono d'accordo con te -
ognuno deve essere libero di fare le proprie,
insindacabili scelte. A tal riguardo, peraltro,
non riesco veramente a capire perché tu non
abbia sollevato questi problemi di coscienza
nella riunione della sera precedente,
allorquando eri anche tu d'accordo sulle nostre
posizioni.
Ciò che è accaduto successivamente, in una
concitata e distratta riunione svoltasi nel tuo
studio mezz'ora prima del consiglio, ti ha visto
impegnato in un dichiarato tentativo di
ricomposizione, non riuscito, con l'unico
consigliere di avviso completamente opposto.
Quanto verificatosi poi nel consiglio, per me è
davvero incomprensibile: senza neanche aspettare
il dispiegarsi di un dibattito, che ha
introdotto una accesa e vivace discussione, hai
fatto una dichiarazione di voto, subito dopo
quella fatta dall'altro consigliere dichiaratosi
favorevole alla proposta della maggioranza.
A
me è sembrato veramente incongruo esprimere un
voto basato solo sulle proprie convinzioni,
senza sentire le argomentazioni delle tante voci
contrapposte susseguitesi, anticipando
l'intervento del sottoscritto e cogliendo di
sorpresa tutto l'uditorio. Nessuno di noi
avrebbe mai immaginato il tuo colpo di scena.
Questa è la negazione del confronto, ed esprime
chiaramente una cultura della non tolleranza,
che tu invece vuoi addebitare a me
apoditticamente e solo, forse, per una presa di
posizione irragionevole. Inoltre, solo adesso,
apprendo dai tuoi scritti di riferire la tua
astensione ad un possibile conflitto d'interessi
per essere proprietario di un terreno sulla
Piana.
Se
così fosse stato avresti dovuto astenerti
completamente dalla votazione e dalla
discussione. Io, Michele Selvaggio e Gianluca
Aceto non siamo contro la costruzione del centro
pastorale, come tu sai più che bene. Abbiamo
detto e sostenuto la tesi opposta, chiedendo
alla maggioranza di sospendere per qualche
giorno tale decisione e procedere
preventivamente a tracciare e disegnare le linee
di sviluppo della contrada Piana, al fine di
evitare che le evidenti e note speculazioni
edilizie possano trovare una clamorosa e nefasta
accelerazione, devastando il territorio. Ci è
stato detto seccamente no, senza spiegazioni.
Quella variante di piano è stata approvata.
Adesso, quindi, il nostro impegno dovrà essere
rivolto alla salvaguardia di quel centro
pastorale, evitando che un'opera così importante
possa essere deturpata e immiserita da una corsa
sfrenata alle speculazioni edilizie, già in
atto, nei terreni circostanti. Pensiamo, invece,
e sono queste le garanzie che chiedevamo alla
maggioranza, che quei terreni circostanti
debbano essere impreziositi per accogliere spazi
verdi attrezzati, piccole strutture ricettive e
produttive da collegare anche ad una economia
agricola e servizi di qualità, per far sì che
diventino un cuore pulsante per una comunità che
rifiuta l'idea di veder trasformare il proprio
territorio in tanti quartieri-dormitorio.
Sull'altro punto da te evocato, anche questo
confusamente, ti ricordo che è stato proprio il
nostro gruppo a sollevare al sindaco, con una
interrogazione a risposta scritta, le
preoccupazioni che circolano tra la gente su un
tentativo di trasferire il liceo scientifico da
Telese in una cittadina limitrofa. E, infine,
quanto all'associazione alla quale non hai
aderito, essa è costituita da tante sensibilità
politiche, così come era caratterizzata la
lista. Per cui è davvero paradossale, oltre che
infondato e strumentale, vedere nei suoi
confronti dei condizionamenti a cui nessun altro
crede davvero.
L'associazione
vuoi far vivere una passione e un'idea, senza
avere connotazioni politiche. Per quanto mi
riguarda non ti porto nessun rancore, così come
sono sicuro che anche tu, che ti professi un
buon cattolico praticante, non ne avrai nei miei
confronti. Spero quindi, caro Rito, che le cose
accadute, se sono da ascrivere a mere
incomprensioni, non potranno interrompere quel
comune "stare insieme", per tentare di costruire
un progetto politico di alternativa all'attuale
governo di Telese.
GIANNI LIVERINI
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