13 dicembre 2004
Maggioranza in balìa delle rivalità
da Il Sannio Quotidiano - 12 dicembre 2004

 

 

 

Maggioranza in balìa delle rivalità

 

Telese Terme - Assetto interno tutt’altro che consolidato.

A sei mesi dalle elezioni si parla già di difficoltà

 

di Antonio Vecchiarelli

 

Maggioranza in fibrillazione? Le occasioni per creare malumori non mancano. Anche se dal «palazzo» non arrivano segnali certi in tal senso ovattati come sono dall’inopportunità del momento. Gli appuntamenti prossimi e gli appena sei mesi trascorsi dall’insediamento, non consentono di considerare «derive scissionistiche» o, peggio, tentazioni di azzeramento del quadro. Eppure...

 

Sembra che qualche consigliere della maggioranza Capasso, i piedi li abbia puntati per davvero. O, per essere più blandi nelle espressioni, pare che abbia ricordato al vertice dell’amministrazione le scadenze: quelle di gennaio, che avrebbero dovuto coinvolgerlo con un incarico in giunta al posto dell’assessore ai Lavori Pubblici, Giuseppe D’Occhio, destinato al vertice del consorzio idrotermale. Lui è Antonio Pucella, da sempre nel gruppo D’Occhio (quello che ha originato l’espressione Capasso alle elezioni di giugno), un «pacchettino» di voti che si è attestato sugli 85: buoni, se non altro, a far discutere se siano stati determinanti per la vittoria della lista conquistata con soli 113 di scarto, un futuro da assessore, date le congiunture, sempre più incerto.

 

Una circostanza, questa, avvalorata da una serie di elementi che ora proviamo a mettere insieme. Eccoli: il «contentino» che gli sarebbe stato offerto: una delega al «verde pubblico»; l’impossibilità di liberare il posto in giunta: senza l’approvazione del nuovo statuto del consorzio idrotermale (San Salvatore, a quanto pare, non ha nessuna intenzione di farlo passare così come lo ha approvato Telese) D’Occhio non potrà assumere la presidenza; l’annunciata prossima attuazione del progetto «Filiera Termale» (ammesso che la Regione garantisca per davvero le coperture finanziarie necessarie) al quale l’attuale assessore ai Lavori Pubblici tiene molto, potrebbe indurlo ad occuparsene da titolare della delega; la stessa ritrosia che potrebbe nascere in Pucella nell’accettare un ruolo (quello di semplice delegato) di peso ridotto rispetto a quello di assessore.

 

E se provassimo a sbilanciarci sugli «equilibri» attuali in maggioranza? Dovremmo parlare di «lavori in corso»: un tentativo che individuerebbe nella volontà di caratterizzare l’azione amministrativa più come quella del sindaco Gennaro Capasso che non come quella di D’Occhio che è stato l’inventore (dal punto di vista politico-amministrativo, s’intende) dell’attuale primo cittadino ed è stato colui che ha guidato le sorti di Telese per un ventennio.

 

Una manovra che includerebbe un’azione accattivante in crescita (quella di Capasso) verso i consiglieri con l’obiettivo di rafforzare la sua leadership. Un intento che, però, prefigurerebbe un confronto non certo semplice con lo spessore di un politico navigato come Giuseppe D’Occhio che non sarebbe certo a corto di contromisure.

 

E se volessimo allungare l’orizzonte a quel giro di boa dei due anni e mezzo di amministrazione, dovremmo ricordare altre «mine» (o scadenze che dir si voglia) posizionate nel bel mezzo della legislatura: lo scontento Salvatore Verrillo (non ha aderito, in Consiglio - lo ricordiamo - al gruppo unico di maggioranza) costretto a rinunciare al posto che era suo nell’esecutivo nella scorsa legislatura e uno scalpitante Michele Martucci che rivendicano il ruolo da assessore promesso.

 

Insomma... un presente ed un futuro prossimo assoggettabili, quanto meno, al mosso. E il segnale di un assetto interno ancora da trovare. D’altronde era proprio questa l’incognita maggiore del dopo D’Occhio.

 

    

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