Oberato dal lavoro e tormentato dalle zanzare,
(ma l’hanno fatta la disinfestazione quest’anno
o no?) dalla postazione internet della
nostra micro-azienda da 9 dipendenti (ce ne
vogliono almeno 15 per essere "grandi"
purtroppo!!!), stampando, e "non vivendo il
paese", trovo un minuto di tempo per leggere
l’intervista del “non caro” ingegnere
rilasciata al Sannio Quotidiano.
Senza entrare nello specifico del testo, che
non ha bisogno di commenti, e in cui
l’ingegnere parla, inveisce, ma risposte
concrete a legittimi dubbi non ne dà, (come
sempre), mi sovvengono alcune considerazioni.
Tralasciando la ventennale supponenza che
traspare da queste parole, una ormai
irrimediabilmente imperante convinzione da
parte del nostro "non caro" del fatto che il
suo operato sia insindacabilmente esente da
errori, non possiamo fare a meno di ammettere
che la splendida realtà telesina che ci ha
“DONATO” non sarà mai ripagata abbastanza.
Da
un palco, in campagna elettorale, definendo
“letteracce” due opinioni di chi non è suo
servo, citò la lettera di un mio compagno di
scuola, leggendo solo la prima parte, in cui
si diceva che telese era bellissima,
fornitissima, attrezzatissima, tralasciando
sbadatamente l'appena sottostante rigo in cui
si affermava che telese "sembrava proprio
Secondigliano all’ora di punta”.
…..“Secondigliano all’ora di punta”: e qui sta
il problema, caro pino…..pensare male e
brutto, ma qualche volta ci si azzecca…
E’
vero, da un articolo di giornale si è
scatenato un putiferio, ma è solo il punto di
sfogo, scritto, di “voci” e di
qualcos’altro oltre ai "delitti passionali"
che in questi anni hanno turbato il sonno dei
cittadini, cittadini onesti che leggendo la
tua intervista risposte non ne hanno avute.
Nessuno ha criticato il duro lavoro delle
forze dell’ordine, che sicuramente fanno il
loro lavoro con coscienza e dedizione, nessuno
si augura che telese sia già irrimediabilmente
fagocitata in “affari” poco puliti, ma se le
affermazioni di un pentito sono solo fesserie,
vorremmo averne la certezza, basata su fatti e
non sulla tua assicurazione incondizionabile
che “tutto è a posto”.
D’altronde le relazioni semestrali DIA (pure
queste sono fesserie???) parlano chiaro: il
beneventano e la valle telesina sono già da
tempo nelle mire dei clan, da cinque, da dieci
anni e con fatti certi e circostanziati: come
si fa a non considerarle?
Sai,
prevenire è meglio che curare….. e se
prevenire significa istituire commissioni che
indaghino (anche sull’operato di TUTTI quelli
che hanno amministrato), per stupide e
ridicole che siano, benvengano!!!
Poi
potremmo anche aver sbagliato a pensare male e
faremo pubblica ammenda, ma almeno dormiremo
sonni tranquilli nella nostra beneamata
“cittadina dei servizi” (se non collassa
prima!)
Sinceramente, non vorremmo arrivare al momento
in cui si presenterà un distinto signore in
azienda che ci consiglia caldamente di “farci
una assicurazione”o un paio di ceffi vadano in
giro per negozi a chiedere di infilare “’na
fell’ ‘e murtadell’ int’ ‘u panino” per dire
“…se ci fossimo allertati prima”: o è già
successo???
Giuseppe Esposito