23 dicembre 2004
Fumo? NO grazie!
Sandro Forlani

 

 

In Italia finalmente si comincia a mettere un vero freno alla cattiva abitudine di rendere vittime del proprio vizio di fumare gli altri. Anche se le modalità di applicazione della nuova legge sono legittimamente contestate dai gestori dei locali pubblici,rischiamo di veder rinviata alle calende greche questo atteso provvedimento.

Sarebbe comunque solo un piccolo passo, e, insolitamente, tocca ad un paese del cosiddetto "terzo mondo" dare l'esempio di un divieto più drastico. E se invece di attendere i divieti,i fumatori non decidessero di buttare spontaneamente il fumo alle ortiche ? Proviamo a chiederlo,non si sa mai............magari solo nei locali pubblici ed in presenza di non fumatori. In privato, poi, per il momento, ognuno si diverte come vuole.

Sandro Forlani


Venerdi 17 Dicembre 2004 redazione@varesenews.it

Bhutan - È scattato il provvedimento annunciato un mese fa. Chi vorrà fumare, potrà farlo solo in casa propria. Multe salatissime per i trasgressori Fumo fuorilegge, Bhutan primo Paese al mondo

Il minuscolo regno del Bhutan, nell'Himalaya, è il primo Paese al mondo a aver imposto un bando totale al fumo in pubblico e alla vendita del tabacco.

«Un divieto totale sulla vendita e il fumo del tabacco è stato imposto nel Paese il 17 dicembre - ha detto Lily Wangchuk, portavoce dell'ambasciata del Bhutan in India - E' per il benessere della popolazione, per proteggere l'ambiente e preservare la nostra cultura». La riforma era stata annunciata ufficialmente un mese fa.

Chi proprio non riuscirà a togliersi il vizio, potrà importare il tabacco per uso personale, pagando una tassa del 100% e potrà accendersi l'agognata, semiclandestina sigaretta esclusivamente dentro casa. Per chi viola il divieto, sono previste pesanti sanzioni, con multe fino a 250 euro, pari a circa tre mesi di stipendio di un lavoratore medio.

I fumatori, comunque, sono solo l'1% dei 700.000 abitanti del regno a maggioranza buddista, chiuso fra Cina e India, e tanto geloso delle sue tradizioni da limitare drasticamente l'afflusso di visitatori stranieri. Il regime del Bhutan, da sempre attento a preservare la cultura locale, ha consentito l’introduzione della televisione nel 1999, mentre i telefoni cellulari, indispensabili nel nostro frenetico mondo “occidentale”, sono stati dichiarati legali solo lo scorso anno.

 

    

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