La
clonazione dell'uomo.Conflitto tra etica e
ricerca.
E'
di qualche anno fa la notizia che in un
laboratorio americano sono state duplicate
cellule staminali umane,usando la stessa tecnica
gia sperimentata per il caso della pecora Dolly.
Si è scatenato il festival delle critiche e
delle approvazioni alle attività svolte in
laboratorio. Sono nati i partiti favorevoli e
contrari all'uso della Ricerca per la
generazione della vita umana o per la sua
duplicazione. Si è approvata una legge dello
stato che pone per la prima volta regole chiare
sulla fecondazione assistita e sulla
generazione/conservazione di cellule staminali
generate da embrioni geneticamente sani.
Non è un altro problema rispetto alla clonazione
umana :è comunque manipolazione della genetica
per curare o per generare individui sani. Fatta
la legge, per curare un bambino malato ,molte
famiglie decidono di mettere al mondo in Olanda
o in Turchia (per evadere la legge dello stato
italiano)un fratellino sano (con cernita di
embrioni sani selezionati ad hoc) per generare
cellule staminali sane e curare il fratellino
malato. E scoppia la polemica:il rimpianto della
situazione pregressa dove senza regolamentazione
,si poteva interpretare e permettere ogni evento
a dispetto dell'etica e del credo. In una
situazione cosi confusa ho una sola certezza
:non si può discutere l'onestà professionale di
chi si impegna nelle ricerche di ingegneria
genetica; non ha nessuna giustificazione
criminalizzare chi impegna le proprie risorse
intellettuali per scoprire i segreti della
riproduzione degli embrioni o la generazione e
l'accrescimento delle cellule. Però .
E'
anche risaputo che la ricerca nei laboratori è
finanziata da capitali privati ;chi finanzia le
attività presume ovviamente un ritorno
sull'investimento in termini di profitti
economici. Pertanto è ragionevole ipotizzare che
gli obiettivi di tale ricerca on siano solo
accademici,ma abbiano ritorni economici nel
breve- medio termine. In questa situazione ha
senso dubitare della purezza assoluta degli
scopi della Ricerca. La riproduzione delle
cellule staminali in laboratorio potrebbe avere
come conseguenza ultima la riproduzione
dell'uomo; tale riproduzione potrebbe generare
esattamente l'uomo che si vuole ;ciò significa
che sarà probabilmente possibile costruire
l'uomo a dosaggio prestabilito,pieno cioè di
quella percentuale di pregi e difetti che lo
scienziato creatore vuole riprodurre.
Si
afferma inoltre che tale Ricerca ha quale scopo
primario la riproduzione non dell'individuo Ma
di organi specifici perfettamente sani. In crisi
di donazione di organi la bontà di tale
obiettivo potrebbe da solo giustificare lo
sviluppo della Ricerca sulla riproduzione delle
cellule:anche accettando il rischio di
degenerazione degli obiettivi di riferimento.
Nella storia di tutti i tempi l'ingegno
dell'uomo si è sempre impegnato per il progresso
del genere umano:progresso nella scienza e nella
tecnica per migliorare la qualità della vita
umana. Anche questa pagina di ricerca genetica e
riproduttiva potrebbe essere scritta in questa
nobile sequenza. Purché non si degeneri. In
questa limitazione nascono i conflitti.
La
degenerazione in onnipotenza creativa è il
rischio nascosto in questa ricerca sugli
embrioni. In questo caso forse il primato della
scienza sull'etica è discutibile imporre per
legge un indirizzo e dei confini invalicabili
può diventare necessario e giustificato. E. vero
anche che imporre scelte per divieto
generalmente produce risultati opposti ; il
gusto del proibito invoglia sempre a valicare il
confine del consentito,lecito o illecito che
sia.
Mi
permetto di osservare che la Scienza deve
scoprire sempre nuovi orizzonti, senza limite
alcuno e non per smania di onnipotenza;come
diceva Socrate, sono certo che l'uomo
(Ricercatori e non) ha ancora viva in sé la
coscienza che .il vero sapere è sapere di non
sapere. Per questo è giusto continuare a
lavorare seriamente senza mettere barriere e
limiti invalicabili alla voglia di scoprire e di
capire.
FRANCESCO ORLANDI
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