1 settembre 2004
Sagra del vino: assenti i produttori, piazza vuota
da Il Sannio Qutidiano

 

 

 

Pubblicato il 31-08-2004

Castelvenere / XXVI edizione della festa, l’operato della Pro Loco nel «mirino» delle etichette locali

 

Dalle cantine si irradia un giudizio unanime: «Nessuna valida prospettiva per la promozione»

di Pasquale Carlo

 

Il dato lampante dell’edizione 2004 della ‘Sagra del vino’ castelvenerese, così come era successo in occasione della passata edizione, è stata la mancata partecipazione dei produttori locali.

 

Ed è questo un dato di non poco conto se si considera che il piccolo centro della valle telesina conta circa quindici aziende imbottigliatrici (un numero che rappresenta una percentuale altissima sulle aziende attive in terra sannita). Si tratta di un ennesimo primato castelvenerese nel settore enologico: il paese, tra l’altro, si contraddistingue per essere il centro maggiormente «vitato» dell’intero Mezzogiorno.

 

Ma nonostante queste cifre si deve registrare la completa assenza dei produttori in piazza durante le due serate che hanno caratterizzato la XXVI edizione della festa castelvenerese dedicata al vino (gli occhi degli osservatori più attenti hanno notato, infatti, la presenza delle sole etichette di poche cantine). Aspetto che si è poi tradotto in una proposta eno-turistica di scarso interesse, con la piazza centrale del paese che nel corso delle due serate non ha fatto certamente registrare un consistente afflusso di visitatori. A fare da cornice all’evento, dunque, mancavano anche quest’anno i tradizionali stand delle numerose cantine castelveneresi.

 

Proprio attraverso la voce di alcuni rappresentanti del comparto enologico cerchiamo di comprenderne i motivi.»Ed è proprio questo aspetto - dichiara con forza Antonio Ciabrelli, titolare della ‘Fattoria Ciabrelli’ - che mostra con forza l’erroneità di affermazioni che vanno delineando eventuali fratture tra noi produttori. Niente di più falso. E’ vero, invece, che ci ritroviamo sempre più numerosi anche a manifestazioni di livello nazionale. Questo è il segnale che ci muoviamo lungo percorsi di promozione che nascono prendendo di mira identici obiettivi. Se i produttori non partecipano - continua - significa che già in partenza non intercettano nella programmazione una prospettiva valida per la promozione del territorio e dei prodotti».

 

Mancanza di programmazione. E’ quanto traspare anche dalle parole di Danilo Verrillo, titolare dell’azienda agricola ‘CasaldiVenere’: «La mancata partecipazione va letta come non condivisione delle linee di promozione seguite dall’attuale amministrazione della Pro Loco che ancora una volta ha agito - aggiunge Verrillo - senza tenere minimamente in conto quelli che sono i punti di vista che giungono dal mondo della produzione».Sulla stessa frequenza d’onda ecco Filippo Venditti che in rappresentanza dell’Azienda Agricola ‘Anna Bosco’ rimarca: «La mancanza di un’attenta programmazione si legge proprio nell’assenza di un «regolamento» della sagra. La stesura di un percorso di promozione va tracciata tenendo ben presenti gli obiettivi da raggiungere».

 

Dell’importanza di una comunione di intenti tra il mondo della produzione ed i rappresentanti delle istituzioni parla Salvatore Falato, amministratore unico di ‘Fontana delle Selve’. «Si nota una mancanza di programmazione per un’attenta ed efficace promozione del territorio castelvenerese e dei suoi prodotti». L’auspicio? «C’è molto da fare - rafforza il giovane produttore - nel rispetto delle competenze, dialogando, confrontandosi».

 

Questi stessi aspetti vengono rimarcati da Raffaele Assini dell’azienda agricola ‘Fratelli Assini’: «Mentre altri centri del comprensorio portano avanti valide iniziative nel comparto enologico Castelvenere, purtroppo, segna il passo. Le ultime due edizioni della sagra, anzi, hanno fatto registrare una marcia all’indietro. Tutto questo proprio nel momento di maggiore capacità «attrattiva» del mondo del vino che negli ultimi periodi è diventato uno dei settori più importanti per allestire valide offerte turistiche.

 

Le affollate serate di ‘Vinalia’ (la manifestazione che si è registrata ad inizio agosto a Guardia Sanframondi, ndr) sono la dimostrazione lampante di quello che si può organizzare intorno al vino ed ai prodotti che offre un territorio». Si tratta di un’azione certamente non semplice. «Anzi molto articolata - spiega Nicola Venditti della ‘Antica Masseria Venditti’.

 

Compito delle istituzioni deve essere quello di individuare precisi obiettivi da raggiungere. E da qui partire con una valida azione di programmazione che va individuata attraverso un percorso che dovrà toccare i «punti di incontro» tra i vari soggetti in campo». Il rammarico più grande? «Osservare che manifestazioni allestite in paesi limitrofi hanno ampliato la propria offerta.

 

Come ad esempio ‘Vinalia’, che nel corso delle ultime due edizioni - aggiunge - ha inserito importanti appuntamenti che si sono tenuti proprio a Castelvenere».

 

    

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